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Il fascino di Coppelia Theatre, tra poesia e tecnologia

Il fascino di Coppelia Theatre, tra poesia e tecnologia

Varcare la soglia del Torrino di San Casciano significa entrare già in un’atmosfera magica. Prima ancora che Ilenia e Valentina, le fondatrici di Coppelia Theatre, possano mostrarmi le loro marionette da polso o i loro progetti artistici multimediali, sono già affascinato dal loro carisma e dalla loro professionalità. Come se il teatro avesse invaso la vita stessa, ma senza diventare una messa in scena artificiale.

“Se non c’è passione, non inizi a fare qualcosa” mi dicono. E in effetti questa passione è ben visibile, sia dagli splendidi pupazzi scolpiti nel legno e dipinti a mano, dalla volontà di coniugare tecnologia e poesia, dall’ingegneria robotica che si sposa con una regia cinematografica fatta di magia, fascino, mistero, misticismo e un pizzico di follia.

Questa è la lunga intervista che Ilenia e Valentina mi hanno gentilmente concesso, in uno splendido pomeriggio invernale a San Casciano dei Bagni, tra i preparativi frenetici per l’inaugurazione dell’atelier del Torrino e i gatti che sonnecchiavano tra le marionette da polso e le macchine da scena. Buona lettura!

Partiamo dal nome: cos’è Coppelia Theatre e cosa significa?

La nostra compagnia teatrale è nata nel 2010. Il nome si riferisce al Dottor Coppelius, un personaggio de “L’uomo della sabbia” di Hoffman, che indaga il tema dell’automa. Crediamo nella trasversalità dell’esperienza artistica, nella necessità di congiungere il linguaggio teatrale con quello delle altre arti, come il cinema, la pittura, la scultura, la musica e la fotografia.”

Che cosa avete fatto in questi ultimi anni?

Abbiamo viaggiato molto, portando il nostro spettacolo di marionette da polso “Due Destini” in tanti teatri, tra cui Bergamo, Avignone, Parma. Adesso siamo a San Casciano e lavoriamo in Italia e all’estero per vendere il nostro spettacolo, oltre a produrre macchine da scena. Il nostro progetto quindi è a metà tra una compagnia teatrale e un laboratorio artistico multimediale.”

metafisica delle molle

Perchè avete scelto proprio San Casciano dei Bagni e la Valdichiana?

Questo posto ci è sempre piaciuto, è una delle parti più belle della Toscana. Dopo nove anni dalla prima visita abbiamo deciso di cercare un laboratorio in questo splendido borgo e la soluzione del Torrino è stata la migliore.”

Raccontateci qualcosa su di voi e sulle vostre esperienze precedenti. Chi sono Ilena e Valentina?

Valentina ha cominciato con la passione per il montaggio, con l’idea di dare il tempo alle immagini. Ha iniziato la formazione nel 2003, con una laurea in Storia del cinema e una tesi sul teatro ottico, intraprendendo un percorso artistico autonomo con la sperimentazione di diverse tecniche e modalità espressive. Ci conosciamo da vent’anni e Coppelia Theatre rappresenta una sorta di rinascita artistica. Ilenia ha esplorato diverse esperienze artistiche prima di giungere alle marionette da polso. Laureata in Scienze delle Religioni, con una tesi sul teatro di animazione e sui burattini nei primi secoli dell’era cristiana. Ha cominciato a scolpire il legno seguendo i consigli del burattinaio bergamasco Daniele Cortesi, completano la formazione con il costruttore Stephen Mottram e con l’ingegnere robotico siberiano Zakharov Yakovlevich.”

Di cosa parla il vostro spettacolo “Due Destini”?

Questo spettacolo può essere messo in scena in due versioni, una destinata al teatro e una destinata all’esterno. Il nostro non è un teatro di marionette per bambini, è un teatro che adora unire tecnologia e poesia. “Due Destini” ovvero “La metafisica delle molle” è ispirato alla pittrice surrealista spagnola Remedios Varo, da noi poco conosciuta: oltre al piacere dello spettacolo, quindi, c’è anche l’intento di far conoscere una figura storica che ci appassiona.”

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Stiamo lavorando a un nuovo spettacolo con l’attore Marco Cavicchioli. Inoltre stiamo preparando una riduzione cinematografica dello spettacolo di marionette, più orientata al teatro per bambini, assieme al regista Federico Alotto. Ci piacerebbe anche portare avanti un cortometraggio in stop-motion con la “Frammenti” di Torino.”

coppelia 3

Per quanto riguarda il Torrino, in che progetto si inserisce il vostro atelier?

Abbiamo presentato un progetto chiamato “Araneum Artis”, la ragnatela delle arti. Si tratta di una rete di centri specializzati, compagnie teatrali, laboratori multimediali per favorire la formazione teatrale e cinematografica, mettendo in collegamento professionisti in arti sceniche. Ne fa parte la nostra società, “Horror Vacui”, che produce la compagnia Coppelia Theatre qui a San Casciano dei Bagni. Inoltre ne fa parte “La Casa delle Storie” di Soleminis, specializzata in produzione teatrale e musicale; lo “Spazio Teatro Magazzini della Lupa” di Tuscania, che è il centro sperimentale di arti sceniche di Ilaria Drago, e il “Lavoratorio” di Firenze che è un centro dedicato al teatro d’innovazione di Andrea Macaluso.”

Perchè questa rete? Cosa c’è alla base del progetto?

La sopravvivenza nel terrificante settore artistico e culturale italiano del 2015. Il nostro progetto aiuterà a raggiungere canali ufficiali, una distribuzione artistica seria, far girare artisti e prodotti tra vari territori. Un circuito di presentazioni, servizi formativi, residenze artistiche e organizzazione di eventi culturali, soprattutto in territori come questi. I progetti di “Araneum Artis” sono accomunati da luoghi incantevoli, progetti di alto livello in posti meravigliosi, in cui la vita è più piacevole.”

Com’è stata l’accoglienza istituzionale?

Meravigliosa. Siamo basite! Spesso le difficoltà maggiori per progetti di questo tipo vengono dalle amministrazioni comunali o dalle istituzioni locali. Invece a San Casciano abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza sia da parte del Sindaco Morelli che dalla Vicesindaco Carletti. Sono stati tutti fantastici, e non vediamo l’ora di cominciare.”

L’appuntamento è per il weekend del 6-8 marzo all’atelier Il Torrino di San Casciano. Un appuntamento che vi consiglio di non perdere, perchè Ilenia e Valentina sembrano unire la passione e il sogno dell’età giovanile alla serietà e alla concretezza dell’età matura. Una combinazione che nel settore dell’arte è tanto rara quanto affascinante.

Un grande augurio di buona fortuna, quindi, per Coppelia Theatre e il progetto Horror Vacui. La chiusura non può che essere affidata a una frase che vorremmo fare nostra anche in redazione:

“Una follia così grande non avremmo potuto farla in un posto diverso”

(credits photo by Mauro Sini)coppelia 2

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