“1944-2014 Siena Ricorda. La Liberazione dal nazifascismo dei 36 Comuni della provincia”. E’ questo il titolo del documentario realizzato dal giornalista Juri Guerranti che sarà presentato oggi, giovedì 24 aprile alle ore 17 nella Sala del Consiglio della Provincia di Siena, in piazza Duomo, in apertura delle tre giornate di celebrazioni senesi dedicate al 25 Aprile. Alla prima proiezione pubblica saranno presenti il presidente della Provincia, il sindaco di Siena, il prefetto di Siena, Renato Saccone e la presidente del Comitato di coordina-mento provinciale senese per la celebrazione del 70esimo anniversario della Resistenza e della guerra di Li-berazione, Simonetta Pellegrini.
Il documentario, realizzato grazie al contributo dell’amministrazione provinciale, di Acquedotto del Fiora Spa ed Estra Spa, sarà trasmesso nella giornata di venerdì 25 aprile dalle emittenti tv locali che hanno manifestato disponibilità e collaborazione e sul canale YouTube della Provincia di Siena, provinciadisienaTV, e nella home page del sito www.provincia.siena.it. Il lavoro curato da Juri Guerranti, inoltre, sarà proiettato anche nelle scuole secondarie di secondo grado del territorio.
Il documentario. Lungo 90 minuti, è stato realizzato con l’obiettivo di far uscire la storia dagli archivi e dai libri per raggiungere, attraverso il linguaggio audiovisivo, soprattutto i giovani, talvolta ignari come i grandi avvenimenti del passato abbiano interessato direttamente i territori in cui vivono. Nel suo lavoro, il giornalista cerca di ricostruire la storia dei dieci mesi di occupazione tedesca e del governo fascista di Salò nella provincia senese, a cavallo tra il 1943 e il 1944, mesi drammatici in cui i lutti furono all’ordine del giorno. Per raccontare questo periodo, che culmina con la Liberazione di tutto il territorio senese, Juri Guerranti ha intervistato 35 persone fra studiosi e docenti di storia locale e militare, partigiani e semplici cittadini testimoni degli eventi narrati, ma ha voluto ‘far parlare’ anche le carte: nel documentario, infatti, vengono mostrate decine di documenti d’epoca conservati all’Archivio di Stato senese. Completano il lavoro le immagini conservate nell’archivio dell’Istituto storico della Resistenza – età contemporanea di Siena. Grazie alla Biblioteca comunale senese, inoltre, vengono mostrati giornali d’epoca che permettono di ricostruire le vicende attraverso la narrazione giornalistica del periodo, mentre altri contributi in termini di materiale sono arrivati dall’Archivio arcivescovile senese, dal circolo giuridico – fondo Ciampolini della Facoltà di Giurisprudenza di Siena e dal Memoriale della Seconda Guerra Mondiale di Washington, visitati dalla telecamera dell’autore.
Tanti gli argomenti trattati nel video, tra cui l’occupazione tedesca di Siena; la nascita del Fascio repubblicano nel Senese, con approfondimento sulla figura del prefetto della Rsi, Giorgio Alberto Chiurco; la Resistenza al nazifascismo da parte dei partigiani, con un focus sulle diverse brigate che operavano in provincia, da quelle ‘azzurre’ a quelle ‘garibaldine’; gli eccidi di partigiani, come quelli di Scalvaia e Montemaggio; le vittorie partigiane, con un focus su quella di Monticchiello; i bombardamenti su Siena e provincia; le contestazioni al regime fascista come quelle ad Abbadia San Salvatore; il progetto di Siena città ospedaliera; le violenze tedesche sulla popolazione, come la strage di civili a Palazzaccio d’Arceno; l’avanzata delle truppe alleate nel territorio; la liberazione dei vari paesi; la mancata insurrezione a Siena città; le violenze dei soldati marocchini liberatori sulle donne in campagna; la resa dei conti con i fascisti; il soggiorno di Churchill a Siena e il processo di Montemaggio. Per rintracciare i testimoni degli eventi, l’autore si è servito della collaborazione di varie sezioni Anpi della provincia e dell’Asp città di Siena.
“E’ difficile – spiega Juri Guerranti – sintetizzare tutti questi eventi in 90 minuti e il mio scopo primario è stato quello di avvicinare più gente possibile all’argomento trattato, anche chi è digiuno di storia nazionale e locale. Sono passati 70 anni, ma la memoria è ancora viva in tante persone che all’epoca hanno vissuto certe situazioni in prima persona. Per questo ho voluto intervistare partigiani e cittadini comuni, perché ognuno ha particolari ricordi che meritano di essere tramandati. Oltre a loro ho intervistato dieci autori di libri sulla storia locale e mi sembrava giusto valorizzare anche il loro lavoro di ricerca su questi temi. Essendo ossessionato dalle fonti, infine, ho inserito molti documenti d’archivio, alcuni mai mostrati precedentemente, che testimoniano i fatti narrati”.
Juri Guerranti presenta documentario Liberazione