Il presidente Enrcio Rossi ha definito l’ingente stanziamento di fondi da parte della giunta – circa 70 milioni, di cui 30 dal Miur – destinati a due diversi bandi per promuovere da un lato progetti congiunti imprese-università, e dall’altro progetti nel settore delle scienze della vita che coinvolgono aziende ospedaliere e istituti di ricerca con la partecipazione delle imprese.
“La Toscana assegna un grande ruolo – ha aggiunto Rossi – alla ricerca e all’impresa che insieme possono dare vita a un sistema di altissima qualità. Con 70 milioni sarà possibile generare, con il cofinanziamento delle imprese, una leva per un investimento complessivo stimabile in circa 140 milioni. 51,4 milioni (di cui 30 dal Miur) sono indirizzati verso settori strategici dell’economia (robotica, sensori, Ict, fotonica ed energia). Altri 14,6 milioni vanno al settore della sanità con il bando Fas salute 2014. Nella ricerca c’è il futuro delle nostre industrie e università. E dalla ricerca devono venire nuove opportunità di lavoro per i disoccupati”.
“Uno sforzo grosso che troverà, sono sicuro – ha aggiunto ancora Rossi – una corrispondenza importante da parte del mondo della ricerca e delle imprese. La Toscana è forte in tutti e due i settori, come dimostrano i recenti dati della Banca d’Italia, e vogliamo dare un contributo a rafforzare sia la capacità di ricerca e progettazione degli organismi di ricerca e delle aziende ospedaliere, sia il mondo delle imprese legato alla fondamentale spinta alla produzione e alla capacità di produzione. E questo è solo un primo assaggio, perché il resto verrà dai fondi europei, di cui stiamo discutendo. Attivare 70 milioni prima dei fondi comunitari è un colpo che si farà sentire”.
“Il bando Fas salute con 14, 6 milioni stanziati per promuovere l’attività di ricerca in 4 filiere fondamentali per il sistema toscano – ha detto l’assessore Luigi Marroni – è il frutto di una strategia pluriennale della Regione che trova in questo progetto un motore importante di sviluppo nei campi delle neuroscienze, della microchirurgia, della malattie rare e ‘orfane’ e della medicina personalizzata. La Toscana del resto è da sempre impegnata sul fronte della ricerca e annualmente destina 30-35 milioni come supporto alla ricerca delle aziende ospedaliere, e da quest’anno anche delle Asl. Ricerche di valore, grazie anche all’impegno dei tre Dipint (Dipartimenti integrati interistituzionali con i tre atenei toscani), soprattutto nel campo delle sperimentazioni cliniche e quelle sui nuovi farmaci”.
“Il nostro obiettivo – è intervenuto l’assessore Emmanuele Bobbio (scuola, istruzione, ricerca, università) – è stimolare la collaborazione e la sinergia tra le imprese, grandi, medie e piccole, e gli organismi di ricerca. Il bando da 51,4 milioni, che sarà pubblicato entro il mese di agosto, per progetti congiunti imprese, che saranno capofila, ed università, punta a costruire una filiera completa, dalla generazione di idee al prodotto da lanciare sul mercato creando occupazione di qualità. Gli ambiti che abbiamo scelto, fotonica, robotica, Ict e nuove energie, rientrano nella strategia regionale di accrescimento delle potenzialità di sviluppo. Uno sviluppo che deve essere legato al territorio ed avere ricadute sul tessuto economico toscano. Per questo le imprese partecipanti devono avere sede in Toscana. E questo anche grazie alla presenza di giovani ricercatrici e ricercatori che in Toscana sviluppano idee ed innovazione”.
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