Un finanziamento da 250 mila euro per la manutenzione straordinaria del tratto senese del Sentiero della bonifica. E’ quello che il Ministero dello sviluppo economico ha concesso alla Provincia di Siena, nell’ambito della rimodulazione delle risorse del Patto Territoriale Vato, su un progetto che prevede una serie di interventi di messa in sicurezza, sistemazione e imbrecciatura di alcuni tratti del sentiero ciclopedonale di 62 chilometri che unisce Chiusi con Arezzo.
Il progetto prevede inoltre l’installazione di segnaletica turistica per mettere in collegamento il Sentiero della Bonifica con la Via Francigena utilizzando strade a basso flusso veicolare. L’intervento si inserisce in una progettualità più ampia che mira a sviluppare la mobilità dolce nella Provincia di Siena e il turismo attivo in Valdichiana. Il Sentiero della Bonifica rappresenta una punta di eccellenza per la promozione del turismo attivo e il grande interesse manifestato fino ad oggi ha già comportato uno sviluppo sostenibile dell’area e un valore aggiunto per gli operatori.
“Il finanziamento – sottolinea il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini – ci permette di intervenire sul fronte della manutenzione straordinaria realizzando interventi migliorativi al percorso, pensato per chi viaggia lentamente, in bici o a piedi. L’antica strada utilizzata per la manutenzione del canale e delle chiuse costituisce infatti un tracciato naturale che ben si addice al turismo lento: quella che noi, nelle Terre di Siena, chiamiamo mobilità dolce. L’approccio a un turismo sostenibile è in linea con la natura stessa della domanda, sempre più caratterizzata da un viaggiatore “colto”, in grado di apprezzare non soltanto le bellezze naturali e culturali, ma anche la qualità dei servizi e la gestione della risorsa ambientale.
“Il percorso – conclude Bezzini – rappresenta una meta particolarmente ambita dai naturalisti perchè attraversa le due uniche aree umide della Provincia di Siena – i laghi di Chiusi e Montepulciano – e valorizza anche il progetto delle Riserve Naturali. Il percorso è stato giustamente definito un “museo a cielo aperto” che lungo il suo percorso è in grado di proporre itinerari misti e di grande livello culturale e storico che valorizzano le origini etrusche, le eccellenze enogastronomiche, quelle termali, quelle naturalistiche e ambientali dell’intera area della Valdichiana”.