La scorsa settimana sono stati giocati tre ATP 250, uno su erba, due su terra battuta. La Valdichiana li ha analizzati uno per uno.
ATP BASTAD
Nella splendida cornice svedese di Bastad, il cui comune costa solamente 14 mila abitanti, il torneo maschile di tennis ha riservato moltissime sorprese. La terra rossa era la superficie, e come di consuetudine gli spagnoli non potevano che partire favoriti. Le prime tre teste di serie erano in ordine David Ferrer, Tommy Robredo e Fernando Verdasco. Ferrer e Robredo vincitori già due volte del torneo, lo sciupafemmine Nando finalista l’anno scorso. Gli outsider non erano neanche presi in considerazione.
E invece alla prima partita giocata Robredo esce sconfitto da Renzo Olivo, 226 del mondo, e Ferrer fa poco meglio rimediando un mesto doppio 63 da Carlos Berlocq. In finale ci arrivano Pablo Cuevas, giustiziere di Nando in semifinale, e Sousa Joao. Oltre a non essere la partita che gli spettatori si auguravano, il tutto si è rivelato un semplice allenamento per l’uruguagio Cuevas, che con un 62 61 si è diplomato per la prima volta in carriera campione.
ATP NEWPORT
Newport è la sede della Hall of fame del tennis, e il torneo in onore dei più grandi non poteva che essere in erba. Parto dalla conclusione: Lleyton Hewitt è diventato campione vincendo il 30esimo titolo in carriera. Tra i tennisti in attività è solo il quarto a raggiungere questo magnifico traguardo, gli altri tre non sto neanche a scriverli per intero ( RF,RN,ND).
L’australiano che ha 21 anni aveva vinto Wimbledon non perde l’abitudine di vincere on the grass, e lo fa sconfiggendo l’uomo dei missili aria-terra Ivo Karlovic. Dal tabellone non era possibile leggere grandi nomi, ma sicuramente uomini grandi prendevano parte al torneo. Testa di serie n1, e a fare gli onori di casa, era John Isner, 208cm di poca dinamicità. La sua eliminazione per mano di Sock ha garantito un’autostrada a Lleyton, che si è gustato la vittoria del torneo che lo aveva visto perdente in finale nei due anni precedenti. Contemporaneamente ha vinto anche il terzo torneo in carriera in doppio: settimana fortunate.
ATP STOCCARDA
Il favorito alla vigilia era il nostro Fabio Fognini, vincitore nel 2013 e testa di serie n.1. Fabio non è riuscito a ripetere l’impresa dello scorso anno, impattando in semifinale contro il futuro vincitore del torneo Bautista Agut.
Lo spagnolo è in un grande momento di forma, è il numero 18 del mondo e la sconfitta dell’italiano non è niente di impossibile da accettare. Bautista vince il terzo torneo in carriera, il secondo nel 2014 dopo s-Hertogenbosh, battendo in finale Lukas Rosol.
(articolo a cura di Giovanni Marchi)