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The Bad Mexican – “Due”: seconda prova dei messicani della Chiana

The Bad Mexican – “Due”: seconda prova dei messicani della Chiana

Sabato 11 ottobre, alla Trattoria della filiera di Trequanda, per la serata “Night of Electroducted Brains”, i The Bad Mexican presenteranno il loro ultimo album “Due”, distribuito sotto l’etichetta Lizard Records. Abbiamo incontrato la band, molto conosciuta al livello locale, che ci ha parlato del loro ultimo progetto.

Per chi non vi conoscesse, chi sono The Bad Mexican?

Noi, Filippo Ferrari (voce e basso), Tommaso Dringoli (voce e chiatarra) e Matteo Salutari (batteria) ci formiamo ufficialmente a Montepulciano nel 2009, quando decidiamo di passare dai patinati palchi del death metal ad un genere più psichedelico e sperimentale. Influenzati da vari generi musicali, tra cui kraut-rock, jazz, elettronica e psichedelia, diamo origine nel 2010 al nostro primo lavoro intitolato “This Is The First Attempt Of A Band Called The Bad Mexican“, che riscuote un notevole successo tra la critica underground italiana ed estera, guadagnandosi l’interesse dell’etichetta indipendente Lizard Records. Nel 2011 noi tre incontriamo Davide Vannuccini (sax ed elettronica), con il quale inizia, prima in fase live poi in studio, una nuova sperimentazione musicale. Sempre nello stesso anno partecipiamo e vinciamo il “3d_contest” che ci vede protagonisti sia durante la Festa della Musica di Chianciano Terme sia al Live Rock Festival of Beer di Acquaviva. Riusciamo nel 2012 ad autoprodurre il tour del nostro primo lavoro, che ci porterà ad esibirsi sul palco del Crazy Mama di Budapest.

Da dove viene l’idea di chiamarvi The Bad Mexican?

Il nome nasce una sera durante le prove parafrasando la tecnica sessuale Dirty Sanchez, spiegata per filo e per segno nella traccia omonima del nostro primo album. Oltre al significato vero e proprio, che ha dato origine al nome, ci piaceva tutto quello che ti può piacere di un suono o di un nome scritto, quindi la musicalità e la simmetria.

Parliamo di “Due”, il vostro ultimo album.

Il disco, che uscirà anche in distribuzione digitale, nasce in tre anni di duro lavoro, tempo necessario per  arrivare ad un prodotto più maturo rispetto al precedente “This Is The First Attempt Of A Band Called The Bad Mexican”, dove la composizione era nella maggior parte dei casi pura sperimentazione musicale senza badare a tagli o arrangiamenti studiati per far uscire un prodotto omogeneo e di facile digeribiltà. Tutte le tracce di “Due” sono state stravolte, arrangiate e riarrangiate a più tempi per cercare di dare ad ogni singolo riff o ad ogni singola nota, un significato particolare e questo ci auguriamo che si percepisca. Abbiamo lavorato  molto anche sulla produzione, quindi sul missaggio, eseguito insieme ad Emanule “Bio” Ferrari al “B-Side Studio” di Chianciano Terme, e sul mastering eseguito in uno studio dedicato al White Sound Mastering Studio di Scandicci da Tommy Bianchi, esperto mastering engineer del settore.

Mi stavate dicendo che questa fase della registrazione è stata importante per voi.

Sì. Il fatto di eseguire la fase finale di produzione in uno studio dedicato ci ha portato in un certo senso fortuna. Il caso vuole che Tommy Bianchi (figlio di “Foffo” Bianchi, storico fonico di Elio e Le Storie Tese) abbia apprezzato da subito il nostro lavoro, mettendoci in contatto, dopo pochi giorni, con Gherardo Monti per firmare un contratto di ditribuzione digitale con Aesoterical Audio/Audioglobe.

Per produrre il disco vi siete serviti di un metodo ancora poco conosciuto.

Sì è vero, tutto questo è stato reso possibile grazie alla nostra campagna di crowdfunding intrapresa sulla piattaforma di Musicraiser dove, oltre ogni aspettativa, circa ottanta persone hanno finanziato il nostro progetto, dandoci la possibilità di produrre un lavoro professionale. Siamo estremamente soddisfatti, lo ascoltiamo e riascoltiamo senza stancarci e questo, per una band che ascolta il proprio album, non è poco.

Allora non ci resta che venirvi a vedere questo sabato?

Sì, vi diamo appuntamento questo Sabato 11 Ottobre avremo il piacere di suonare al “Night of Electroducted Brains” alla Trattoria della Filiera di Trequanda insieme ai Nosober, serata organizzata in collaborazione con il nostrano Birrificio Olmaia. Sarà l’occasione per bere buona birra, mangiare le prelibatezze del cuoco della trattoria, dagli hamburger di chianina ai pici in tutte le salse, il tutto accompagnato dalla nostra musica e da quella dei Nosober. Per noi sarà l’evento di presentazione del nuovo album e l’occasione per distribuire i premi ai raisers che hanno contribuito al nostro progetto.

Ringraziano i The bad Mexican per l’intervista e per maggiori info sul gruppo: www.facebook.com/thebadmexican

www.hebadmexican.com
https://soundcloud.com/thebadmexican

Intervista a cura di Matteo Biagi

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