Un outlet a Siena in zona Taverne/Isola d’Arbia. Ad annunciarlo via Facebook direttamente un post di Eugenio Neri, dopo l’annuncio del sindaco Valentini ad un meeting del Lions Club.
Le risposte delle due principali associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, non si sono fatte attendere. “In una fase di crisi acuta dei consumi – interviene Confcommercio – accentuata da tutte le disgrazie che hanno colpito la città negli ultimi due o tre anni, com’è possibile che venga in mente una simile idea? La città è stufa dei mega progetti annunciati dove l’unico vantaggio che si produce riguarda chi si dedica alla speculazione del mattone. – continua ancora Confcommercio – Ricordiamo che nel recente passato qualcuno ha tentato di spacciare un insediamento di 9000mq in pieno centro come un’operazione funzionale allo sviluppo della città”.
A questa dichiarazione fa eco la Confersercenti di Siena, con il Presidente Comunale Leonardo Nannizzi, il quale ha dichiarato:
“Il Comune di Siena ha intenzione di sostenere la realizzazione di un grande Outlet alla porta della città? Che sia vero o falso è importante fare chiarezza. È una prospettiva che appare come un fulmine a cielo già cupo per chi fa del commercio il proprio lavoro in questa città e che allo stesso tempo ci sembra capace di portare aria buona per l’economia cittadina in generale considerando le numerose chiusure che si susseguono nella nostra città e nei comuni della nostra provincia. Duplicare l’offerta cittadina può portare solo ad un impoverimento dell’imprenditoria e dell’occupazione indotta; è ormai conclamato nella grande distribuzione se ne perdono 2,5 nella piccola e media. Inoltre gli outlet per sostenersi hanno bisogno di grande viabilità e grandi bacini d’utenza: non è certo il caso di Siena”.
A queste affermazioni si sono aggiunte quelle del Nuovo Centrodestra di Siena, i quali hanno affermato:
“A essere inaccettabile è un sindaco che non coinvolge la città e le associazioni di categoria in un progetto di recupero di una parte importante della città, non certo i commercianti che sono costretti ad alzare i toni per farsi ascoltare dall’amministrazione. – la nota continua – Al sindaco che si lamenta perché Confcommercio non manterrebbe ‘i corretti rapporti istituzionali’, rispondiamo che la colpa è proprio dell’amministrazione che ha mancato di trasparenza e non ha avviato un confronto con gli operatori del commercio prima di avviare l’iter del progetto. Non entriamo nel merito del progetto, ma nel frattempo ci farebbe piacere che questa amministrazione si ingegnasse anche per rilanciare il piccolo commercio cittadino con azioni e interventi che possano aiutare chi ogni mattina si alza per tirare su una saracinesca. Finora infatti le uniche iniziative di successo sono state quelle lanciate da comitati spontanei di esercenti mentre da parte dell’amministrazione non abbiamo visto alcuna idea utile a dare ossigeno alle attività. In questi ultimi mesi il rilancio della città è rimasto appeso alla candidatura per la capitale europea della cultura, in una corsa che ha visto poi Siena uscire sconfitta. Ebbene non vorremmo che ora a giustificare l’immobilismo della giunta ci sia il ‘contentino’ della promessa della nomina a capitale italiana della cultura. Nel frattempo caro sindaco si può fare qualcosa per aiutare il turismo e il commercio della città o come sempre restiamo in attesa di buone nuove da Firenze o Roma?”
La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere, il Sindaco Valentini ha ribadito, infatti, l’importanza di un recupero della zona sud del territorio, maggiormente esposta al degrado soprattutto per la presenza di capannoni ormai inutilizzati da tanti anni. Al momento si è svolta solamente una Conferenza di Pianificazione, soggetto interistituzionale costituito da rappresentanti della Regione, della Provincia e da undici comuni dell’area interessata dal progetto. Successivamente, una eventuale variante del Regolamento Urbanistico dovrà essere approvata dal Consiglio Comunale.
Staremo a vedere come andranno a finire le cose.