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Uno rubava e l’altro spacciava. Arrestata dalla polizia “una strana coppia”

Uno rubava e l’altro spacciava. Arrestata dalla polizia “una strana coppia”

Una strana coppia formata da due stranieri sono stati arrestati dalla Polizia di Stato. I due, Roland Duria e Aurel Lika di 33 e 26 anni, entrambi di nazionalità albanese e regolari sul territorio, convivevano da circa un mese in un appartamento del centro storico di Siena, utilizzato per svolgere un’intensa attività di spaccio in comune.

Non sono sfuggiti agli investigatori della Squadra Mobile della Questura che, coordinati dal dirigente Sabatino Fortunato, da tempo seguivano le loro mosse, nell’ambito di una più ampia attività finalizzata a prevenire e reprimere il traffico di stupefacenti. In particolare gli uomini della sezione antidroga della Squadra Mobile erano sulle tracce del Duria, noto per i suoi precedenti specifici, che è stato fermato all’esterno della propria centralissima abitazione, non molto distante da Piazza del Campo. Lo straniero ha indicato agli agenti il vecchio indirizzo, negando di abitare lì, nel tentativo evidente di depistarli.

Gli uomini della Questura non gli hanno però creduto e, dopo averlo perquisito hanno trovato nelle tasche dei suoi pantaloni le chiavi dell’abitazione nella quale sono poi entrati insieme a lui per un controllo.
La perquisizione dell’intero appartamento, che l’albanese divide con altri due connazionali e due studenti camerunesi, tre dei quali estranei ai fatti, ha dato esito positivo nelle due camere occupate dagli arrestati.

Nella stanza del Duria, i poliziotti hanno trovato circa 112 grammi di cocaina, nascosta dentro le scarpe e avvolta in involucri di plastica trasparente, oltre a tre coltelli intrisi di droga, 1750,00 euro in contanti, verosimilmente provento dello spaccio, un cellulare e un’agendina utilizzata probabilmente per annotare le stesse attività illecite.

Nella stanza del Lika invece, più noto per i suoi precedenti per furto, sono stati trovati circa 40,00 grammi di marijuana suddivisa anch’essa in dosi, nascosta dentro l’armadio, una bilancina di precisione e alcuni rotoli di pellicola trasparente. Ma la sua attività non si svolgeva soltanto nel campo degli stupefacenti. All’interno della sua camera sono stati infatti trovati diversi oggetti di probabile provenienza furtiva, come un computer portatile due collanine da donna e un orologio di marca, circa 1700,00 euro in contanti e gli strumenti del mestiere, tra i quali una torcia, un binocolo, delle pinze, alcuni cacciaviti, uno scalda collo e numerosi guanti da lavoro. Lo straniero, assente al momento del blitz, è stato rintracciato in una via del centro storico dagli stessi investigatori.

Al termine degli accertamenti entrambi sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati accompagnati in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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