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Nuovo regolamento regionale per l’igiene delle piscine

Nuovo regolamento regionale per l’igiene delle piscine

Le piscine pubbliche e le piscine private a uso collettivo hanno bisogno di garantire adeguati livelli di sicurezza e di igiene, nell’ottica del rispetto della normativa regionale. La disciplina che regola i requisiti igenici e sanitari della Regione Toscana riguarda i seguenti casi:

  • Piscine pubbliche e private aperto al pubblico
  • Piscine private ad uso collettivo
  • Impianti destinati al gioco acquatico

Sono quindi esclusi le piscine a usi speciali come le piscine termali o le piscine collocate all’interno di strutture di cura e riabilitazione. L’applicazione della legge regionale ha però incontrato alcune difficoltà per gli aspetti strutturali e organizzativi, soprattutto per quanto riguarda il riciclo, il rinnovo e il reintegro delle acque in rapporto agli utenti e il mantenimento dei parametri chimici e fisici delle acque.

La Legge Regionale n.84 del 23 dicembre 2014 è intervenuta per garantire delle agevolazioni nelle procedure e negli adempimenti per garantire l’igiene, la sicurezza e la salute degli utenti delle piscine. La nuova legge favorisce le procedure di autocontrollo e interviene a modificare la Legge Regionale n.8 del 9 marzo 2006. Queste le principali novità:

  • Sono previsti dei casi in cui l’adempimento delle prescrizioni delle Asl locali in merito ai requisiti strutturali, gestionali, tecnici e igienico-ambientali escludono la sanzione pecuniaria da 500,00 a 3.000,00 euro;
  • Per le piscine private a uso collettivo, l’area totale di insediamento può comprendere anche banchine perimetrali alla vasca di balneazione realizzate in manto erboso;
  • Sempre per le piscine private a uso collettivo, se utilizzate esclusivamente dagli ospiti della struttura, non è obbligatoria la presenza dell’assistente ai bagnanti;
  • Le piscine in esercizio alla data di entrata in vigore del regolamento regionale, emanato con D.P.G.R. 26 febbraio 2010 n.23/R, hanno tempo per adeguarsi alle disposizioni legislative entro il termine del 31 marzo 2016.

Sarà quindi necessario provvedere, da parte di tutti i proprietari delle piscine interessate a queste novità legislative, all’adeguamento degli impianti e delle attività alla nuova normativa, al fine di garantire gli standard necessari di sicurezza e igiene.

Per approfondimenti e informazioni, potete consultare il sito web di Qualità e Sviluppo Rurale

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