Il terremoto del 24 agosto 2016 è stato un evento sismico di magnitudo 6.0 che ha interessato la regione appenninica a cavallo tra Lazio, Marche e Umbria; i gravissimi danni subiti da cittadine come Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto hanno fatto registrare quasi trecento vittime e una situazione ancora ben lontana dall’essere risolta.
Questi, finora, i fatti: a distanza di una settimana dal drammatico evento, possiamo parlare di un terremoto che ha causato ingenti danni, distrutto paesi e causato centinaia di vittime. Ma ricostruire i fatti non è così facile come sembra, e il nucleo di informazioni dell’evento accaduto lo scorso 24 agosto può essere difficile da raggiungere. Perché fin dalla mattina successiva al terremoto si sono susseguite notizie, smentite, commenti e opinioni; tra televisioni, giornali, radio e social network, la sovrabbondanza di informazioni ha amplificato, assieme ai fatti, anche errori e notizie non verificate.
Per spiegare l’importanza della verifica delle fonti cercherò di ricostruire l’operato della nostra redazione proprio a partire dal caso del terremoto. Quando siamo di fronte a un’emergenza, la necessità di informare rapidamente tutti gli utenti interessati è continuamente minacciata dal timore di compiere errori o di diffondere notizie false per inseguire la velocità: e questo è un rischio tanto più grande quanto è pronta la redazione a gestire i rapporti con le emergenze. Quello che la nostra redazione ha seguito per trattare l’argomento è stato il Verification Handbook, la guida alla verifica dei contenuti digitali, da poco tradotta in italiano grazie all’associazione Slow News.
La mattina del 24 agosto, come prevedibile, il mondo dell’informazione era scosso dal terremoto del centro Italia: tutte le redazioni dovevano confrontarsi con quello che era accaduto durante la notte, con le sue conseguenze, e con le richieste dei lettori alla ricerca di maggiori informazioni. La nostra redazione si occupa di Valdichiana, quindi trattiamo informazioni locali: nei casi di emergenza nazionale offriamo informazioni relative ai rapporti tra questo territorio e il contesto generale. In questo caso, quindi, la nostra linea editoriale era chiara: capire se in Valdichiana c’erano stati danni, indagare sulla presenza di persone dalla Valdichiana nei luogi dell’emergenza, informare correttamente sulle modalità con cui gli abitanti della Valdichiana potevano aiutare i terremotati.
La mattina dopo il terremoto, nelle testate web e sui social network sono rimbalzati commenti e notizie sull’onda dell’emozione; addirittura un giornale locale è uscito nella versione online parlando di danni anche in provincia di Siena (l’articolo è stato poi rimosso, quando era ormai chiaro che la notizia non era verificata). La nostra direttrice si è limitata a riportare la notizia che il terremoto era stato avvertito anche nell’area della Valdichiana, uscendo in ritardo rispetto agli altri, ma incrociando i lanci delle agenzie con le informazioni provenienti dalla Protezione Civile e dai responsabili locali. Nel frattempo abbiamo scoperto che un gruppo di circa 70 ragazzi di Chianciano Terme si trovava in campeggio proprio nei pressi di Amatrice: come prevedibile, il rischio di panico era notevole, perché la Valdichiana rischiava di essere coinvolta direttamente nel terremoto. Anche in questo caso la direttrice ha ritardato le pubblicazioni, evitando i titoli sull’onda dell’emozione e del click-baiting, seguendo con correttezza l’ordine degli avvenimenti per tranquillizzare i genitori locali.
Dal momento che sui social network continuavano a susseguirsi gli allarmismi e le richieste di opere di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto, abbiamo fatto un ragionamento interno alla redazione e abbiamo pensato di pubblicare un articolo che chiarisse come si stava muovendo il nostro territorio a livello istituzionale e pubblicare un’infografica sui social network per dare informazioni utili. Abbiamo trovato una serie di linee guida sui comportamenti da tenere in caso di terremoto, ma prima di condividerla abbiamo utilizzato Google Images per verificarne la paternità e siamo risaliti fino alla fonte, seguendo le indicazioni del Verification Handbook.
Nel tardo pomeriggio del 24 agosto è arrivata una notizia sconvolgente da oltreoceano: la ABC, uno dei colossi media degli Stati Uniti, inseriva Montepulciano tra le città distrutte dal terremoto. Attraverso l’intervista a un presunto testimone oculare, uno dei notiziari più importanti a livello internazionale diffondeva una notizia completamente falsa. Nel giro di poche ore agli uffici turistici locali sono giunte richieste allarmate di americani che volevano chiedere maggiori informazioni sul terremoto o annullare le prenotazioni per le vacanze, sull’onda della falsa informazione trasmessa dalla ABC News. Le smentite da Montepulciano sono arrivate con forza, ma la ABC non ha ancora ufficialmente rettificato, né chiesto scusa per l’errore. Eppure, nei giorni del Bravìo delle Botti, la cittadina è stata visitata da migliaia di persone, e tutti hanno potuto constatare con i loro occhi l’errore compiuto dalla redazione statunitense.
Le vicende successive al terremoto del 24 agosto ci insegnano che anche una piccola redazione locale può fare molto per la verifica delle fonti e per offrire al lettore informazioni utili. Anche la redazione di una grande testata giornalistica può sbagliare: un testimone può raccontare una bugia, oppure può trattarsi di un mitomane alla ricerca di visibilità. Quel che conta è l’approccio, la responsabilità di compiere un passo ulteriore per verificare le fonti a discapito della rapidità di pubblicazione. L’operato della nostra redazione durante il terremoto della scorsa settimana è stato premiato dai lettori, siamo stati ringraziati personalmente da alcuni utenti; l’ufficio stampa di Montepulciano ci ha chiesto aiuto nei rapporti con la ABC, dimostrando apprezzamento per il nostro operato. Credo quindi che le lezioni imparate dal Verification Handbook siano state utili, e che un’informazione corretta e verificata sia sempre la scelta vincente, a discapito della velocità e del click-baiting. Se tratti i tuoi lettori con rispetto, ne otterrai reputazione e soddisfazione, e la consapevolezza di aver svolto un buon lavoro.