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I segreti del cimitero monumentale di Foiano della Chiana – seconda parte

I segreti del cimitero monumentale di Foiano della Chiana – seconda parte

Nella prima parte di questo affascinante viaggio alla scoperta del cimitero di Foiano della Chiana vi ho mostrato le bellissime “catacombe” della cappella centrale. Conservate in queste cripte si possono ammirare stupende opere d’artigianato, forgiate tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900.

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di chiedervi chissà quali personaggi sono sepolti nel cimitero del vostro paese. È una domanda alla quale, non di rado, le persone più anziane sanno rispondere. Sono custodi di vicende appassionanti e misteriose o storie che, con il passare dei decenni, hanno assunto i contorni di leggende. Ho provato, quindi, a raccoglierne alcune in modo che non se ne perda la memoria. Ma non solo. Trovo importante che le nuove generazioni conoscano i loro antenati, che hanno vissuto e lasciato un segno nella storia del proprio paese.

Fin da piccolo ho letto molti libri di storia foianese che parlano di ragazze e ragazzi, uomini e donne protagonisti dei più importanti avvenimenti della zona. Perciò, ho deciso di ricercare le loro tombe che, in alcuni casi, restano l’unica presenza concreta della loro esistenza. Guidato dal custode del cimitero Stefano Valdambrini, ho potuto avvicinarmi e conoscere meglio chi ci ha preceduto su questa terra.


Iacopo Del Soldato

“Guardia d’onore di Napoleone I
Ufficiale nei cacciatori a cavallo
si distinse nel 6 marzo 1813
al passaggio del ponte sull’Elba
riportandone grato ricordo di gloriosa ferita
consigliere camarlingo gonfaloniere
operaio del monastero di S. Stefano
direttore dello spedale
spese l’intera sua vita
a vantaggio del proprio paese
nacque il 31 agosto 1790
morì il 30 giugno 1873
gli addolorati figli”

Quella di Iacopo Del Soldato è una delle tombe più antiche del cimitero. È sufficiente leggere l’epigrafe, che subito si viene proiettati indietro nel tempo di 200 anni. La Guardia d’Onore italiana, della quale faceva parte il soldato foianese, venne creata da Napoleone in persona il 26 giugno 1805 a Mantova, poco dopo essere stato incoronato imperatore. In Francia questo corpo militare (Garde impériale) era considerato la migliore unità di fanteria degli eserciti dell’Impero napoleonico. Formata reclutando agguerriti e fedeli veterani degli eserciti rivoluzionari, divenne una delle formazioni più temute sui campi di battaglia europei del XIX secolo.

Del Soldato, come recita la scritta commemorativa, si distinse nella battaglia sul fiume Elba. Un tentativo di difesa dei confini dopo il disastroso fallimento della campagna di Russia del 1812. Fu inoltre Gonfaloniere di Foiano dal 1847 al 1848. Si trattava di una prestigiosa carica dei comuni medievali e rinascimentali italiani, che veniva utilizzata per indicare un magistrato con varie attribuzioni anche amministrative.


Francesco Natale Seriacopi

“Cultore passionato di s[c]ienze fisiche e di arti
in sé e per esse consumò la vita
Genio acuto inventivo
tra le opere sue primeggia
ammira[t]o dai d[o]tti per novità di congegni e di effetti
l’organo della Collegiata
Citt[ad]ino raro per meriti pubblici e private virtù
amato stimato e sinceramente rimpianto
in età di anni LXXII il III di aprile MDCCCXCI
posava placido nel s[i]gnore la famiglia desolata
[***]”

A Foiano il nome di Francesco Natale Seriacopi viene associato all’organo della Collegiata, la chiesa dei santi Martino e Leonardo edificata entro le mura cittadine. Costruito nel 1857 lo strumento fu dichiarato “dai maggiori componenti dell’epoca cosa meravigliosa più unica che rara“. Si spense nel 1891.


Omero Corti

“Lieve sia la terra
al prode garibaldino del 1860
Omero Corti
mancato ai vivi
il 13 febbraio 1913
dopo 72 anni
di vita proba e operosa
da tale modesta tomba
si tragga un esempio
di ogni civica virtù i figli riconoscenti
[***]”

Omero Corti è stato una Giubba Rossa: un soldato di Giuseppe Garibaldi. Foiano aveva già incrociato il destino dell’Eroe dei due Mondi nel 1849 durante la sua marcia da Roma verso la Repubblica di Venezia, che stava resistendo alle potenze restauratrici e reazionarie. Il garibaldino foianese prese parte alla Spedizione dei Mille che da Quarto (Genova) avrebbe unificato l’Italia a partire dalla Sicilia. Si tratta di una tomba unica. Questo fa pensare che Corti fosse l’unico volontario del paese a essere partito con Garibaldi per unificare la Penisola. Nella foto al centro della lapide si può notare chiaramente la divisa e il berretto in dotazione ai volontari dell’esercito garibaldino. Sopra il ritratto è scolpito proprio lo stesso famoso cappello.


Aviatori caduti

Purtroppo non mancano nella storia di Foiano tragiche morti. Durante la Prima guerra mondiale, lungo la Via del Filo in località Pratoni, venne costruito un campo scuola per piloti d’aerei militari. Il 15 agosto 1918 tre giovanissimi aviatori stavano rientrando da una ricognizione. Durante la fase di atterraggio i tre soldati colpirono un albero con l’ala del velivolo, facendolo fracassare a terra. Un errore che costò la vita a tutti e tre. È una storia che si tramanda da padre in figlio da ormai cento anni.


Gherardi Gino – La Guardia Rossa

Il fatto che su questa lapide manchi l’epigrafe è significativo della storia di questo ragazzo. Il foianese Ezio Raspanti, che fu partigiano combattente all’età di 16 anni, ricordava Gino Gherardi con l’appellativo di Guardia Rossa.

Le Guardie Rosse furono una formazione di difesa proletaria attiva in Italia durante il biennio 1919-1920. Il Partito Comunista definiva questo combattente come “un proletario armato e l’arma che adopera deve incutere spavento non ai lavoratori ma alla borghesia – essa deve godere la stima ed il rispetto dei compagni perché difende i diritti del popolo. Unico scopo comune è la libertà e il comunismo e la difesa delle conquiste della Rivoluzione“. Il PCd’I, avendo ipotizzato l’imminenza della rivoluzione, ritenne necessario preparare una milizia proletaria allo scopo di “opporre una valida difesa e vigilanza attiva contro gli attacchi delle forze militari e della polizia” che spesso caricavano con violenza i cortei operai e coloro che scioperavano nelle fabbriche.

Gherardi Gino era un giovane calzolaio aretino di orientamento anarchico. All’età di 24 anni venne sequestrato con l’accusa di essere una guardia rossa e, pare, per un presunto litigio con un fascista di nome Roselli Aldo, studente di 18 anni. Il giorno successivo ai Fatti di Renzino, il 18 aprile 1921, il Gherardi venne condotto a Foiano insieme a due funzionari del Partito Socialista e a un suo esponente per “far luce sulla vicenda”. Nei pressi del paese chianino il giovane anarchico cercò di fuggire. Il tentativo fu vano. Raggiunto dalle camicie nere venne assassinato con 27 colpi di arma da fuoco.

Continua…


Fonti

AA VV, Antifascisti raccontano come nacque il fascismo ad Arezzo, Litostampa Sant’Agnese, Arezzo, 1974

Enzo Gradassi, Galliano Gervasi. Da Renzino al Parlamento, Editrice Grafica l’Etruria, Cortona, 1990

Ezio Raspanti e Giovanni Verni, Foiano e dintorni, EE VV, Firenze, 1991

Ezio Raspanti, a cura di Enzo Gradassi, Ribelli per un ideale, Edizioni Argonautiche, Foiano della Chiana, 2010

Giorgio Sacchetti, L’imboscata, Foiano della Chiana 1921, un episodio di guerra sociale, Arti Tipografiche Toscane, Cortona, 2000

La Guardia Reale Italiana, Guardia d’Onore – Sez.Storica Napoleonica, https://www.alfamodel.eu/storia-ed-uniformologia/smartsection_items_36/

Luca Ceccobao, il Valdarno e la Valdichiana aretina attraverso le vicende processuali (1919-1924), tesi di laurea in Scienze politiche, Università degli studi di Siena, a. a. 1993-1994

Palmerini Francesco, Un paese toscano Foiano della Chiana, Giardini, Agnano Pisano, 1964

Partito Comunista d’Itlaia, Circolare n. 7 Riservatissima. Scopi e fini delle Guardie Rosse, Milano 18 febbraio 1921

Wikipedia, Guardia imperiale (Primo Impero), https://it.wikipedia.org/wiki/Guardia_imperiale_(Primo_Impero)

Wikipedia, Cacciatori a cavallo, https://it.wikipedia.org/wiki/Cacciatori_a_cavallo

Wikipedia, Cavalleria napoleonica, https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalleria_napoleonica

Wikipedia, Battaglia di Möckern, https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_M%C3%B6ckern

Wikipedia, Campagna di Russia, https://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_Russia

6 comments

  1. M. Letizia Castra says:

    Ciao Francesco mia mamma è di Foiano sono ormai tanti anni che abitiamo a Tarquinia..quando ero piccola andavo spesso al cimitero con i miei nonni ed anch’io mi sono domandata che gente importante cosa avrà fatto?oggi leggendo questo articolo mi hai fatto emozionare tornare indietro nel tempo…grazie scusami sono Letizia

  2. Letizia mi fa tanto piacere che abbia apprezzato questa ricerca. Saranno 4 puntate totali sul cimitero di Foiano, perciò ci segua! Un saluto

  3. Passata molte volte davanti a queste lapidi e mai mi sono soffermata a leggere le effigie….ancora grazie.

    Enrica

  4. Angiolo Marcelli says:

    Mio padre Silvio,appassionato di storia, mi rammentava spesso questi personaggi di cui Lei parla e quando almeno una volta l’anno ritorno come in pellegrinaggio a Foiano mi soffermo al cimitero e oltre ai miei cari, ricerco queste persone, e anche chi insegnava alle scuole (avviamento e tecniche) negli anni 945-49 che io ho frequentato. In particolare ricordo uno il Sig. Caiani di falegnameria.

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