In alcuni comuni le elezioni amministrative si fanno sempre più vicine, mentre altre si avvicinano alla naturale scadenza del mandato. Noi cittadini non possiamo di certo farci trovare impreparati ,motivo per cui con Chiara & Civica stiamo cercando di spiegare le elezioni comunali a coloro che voteranno, ma anche a coloro che vorranno candidarsi in futuro! La scorsa volta abbiamo parlato del funzionamento delle elezioni comunali e e della figura del Sindaco, questa volta parleremo del Consiglio Comunale e della Giunta e di come queste operino nelle scelte e negli obiettivi del Comune.
Cosa fanno i consiglieri comunali?
Poniamo che vi siate candidati alle elezioni amministrative e siate risultati tra i consiglieri comunali eletti, avendo raggiunto un numero di preferenze adeguate per entrare in lista: a seconda del numero di consiglieri previsti, in base alle dimensioni del Comune e della lista risultata vincitrice alle elezioni, avrete quindi l’opportunità di sedere in Consiglio Comunale per cinque anni.
I consiglieri comunali sono dei pubblici ufficiali e hanno diritto a una indennità di funzione o gettone di presenza, a seconda della dimensione del Comune e del conseguente impegno. La principale attività dei consiglieri è infatti quella di partecipare ai Consigli Comunali e alle commissioni ad essi collegate; possono anche ricevere deleghe specifiche, soprattutto se fanno parte della maggioranza, similmente agli assessori di cui parleremo più avanti.
Cosa è il Consiglio Comunale?
Chi sia il Sindaco e cosa faccia è abbastanza chiaro a tutti, ma spesso se si parla di Consiglio Comunale si fa confusione con tutte le altre parole che abbiamo sentito usare in politica per rivolgersi a dei gruppi: la giunta, la lista, gli amministratori, i delegati i vice etc.
Per essere chiari il Consiglio Comunale è l’assemblea pubblica rappresentativa di ogni Comune. Deve quindi definire le linee guida alle quali gli altri organi si devono attenere per il proseguimento dei fini dell’ente. Viene definito come l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Comune.
Ma come fa a operare?
Si tratta di un piccolo Parlamento, con consiglieri di maggioranza e opposizione, che si confrontano sui vari temi riguardanti la vita e l’amministrazione cittadina. Una volta che il Sindaco presenta il suo programma al Consiglio, il medesimo lo approverà e agirà tenendo conto delle indicazioni generali e delle decisioni del suo Presidente (una figura che di norma è eletta dai Consiglieri Comunali nella prima seduta del Consiglio e svolge funzioni di garanzia e direzione dei lavori del Consiglio).
Per operare nel concreto vengono istituite delle sedute durante le quali vengono iscritte delle proposte di deliberazioni relative al programma, al bilancio o al rendiconto generale. I consiglieri comunali hanno la possibilità di dibattere e votare sulle singole istanze, o proporne di proprie, seguendo le direttive politiche personali o del gruppo di appartenenza, cercando di rappresentare la cittadinanza attraverso il proprio ruolo. Dalle decisioni del Consiglio Comunale seguono delibere attuative che verranno poi messe in atto dai funzionari pubblici del Comune, a seconda delle rispettive competenze, o impegni di lavoro nei confronti degli assessori e del Sindaco.
Come è formato il Consiglio Comunale?
Il Consiglio Comunale viene formato quando si eleggono e quindi si votano i consiglieri comunali attraverso un sistema di tipo maggioritario. I consiglieri comunali non sono sempre dello stesso numero, in quanto questo può variare da città a città in base alla popolazione, ciò che è certo è che la loro elezione avviene contestualmente a quella del Sindaco.
Cosa sono gli assessori?
Il Sindaco non è da solo al governo del proprio Comune: viene affiancato da una serie di assessori, assieme ai quali forma la Giunta Comunale. Gli assessori vengono nominati dal Sindaco: possono essere interni, ovvero scelti tra i consiglieri comunali, oppure esterni (fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere). Nei casi dei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti la carica di assessore è incompatibile con quella di consigliere comunale: il consigliere che diventa assessore decade automaticamente come consigliere, lasciando il posto in Consiglio Comunale al primo dei non eletti della propria lista elettorale.
Cosa è la Giunta Comunale?
La prima cosa da capire è che la Giunta Comunale non è il Consiglio Comunale, infatti questa è l’organo esecutivo del Comune. È formata dal Sindaco che la presiede e da un numero variabile di assessori nominati dallo stesso Sindaco, secondo il regolamento comunale..
Quali funzioni svolgono gli assessori della Giunta Comunale?
Le funzioni della giunta consistono nel governo del comune, insieme al Sindaco, attraverso le deliberazioni collegiali; inoltre svolge tutte quelle attività di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, che non competano al consiglio comunale; rientrano nelle competenze della giunta le materie relative all’ordinamento, alla programmazione, ai bilanci, alla pianificazione urbanistica, aliquote di tributi e tariffe dei servizi, piani di lottizzazione, statuto e regolamenti dei tributi comunali, collaborazione istituzionale per la sicurezza e beni culturali.
In maniera simile ai ministri di un Governo, a ciascun assessore è solitamente attribuita la “delega” per un determinato settore dell’attività amministrativa dell’ente, da cui segue l’esercizio di poteri esterni. Ad esempio esistono le deleghe alla scuola, ai lavori pubblici, ai servizi social, allo sport e così via. Ogni assessore segue in maniera prioritaria le rispettive deleghe, interfacciandosi con i funzionari pubblici dei rispettivi settori e con le relative commissioni di lavoro a cui partecipano i Consiglieri comunali, cercando di rispondere ai bisogni e alle richieste della cittadinanza in quello specifico ambito. Comunque sia, l’assessore non ha piena autonomia amministrativa, ma agisce in maniera collegiale con la Giunta Comunale: la delega è una semplice ripartizione organizzativa.