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Festa dell’Olio Novo di Trequanda 2023

Festa dell’Olio Novo di Trequanda 2023

Dopo due settimane dense di appuntamenti tra Castelmuzio, Petroio e Trequanda, è giunta a conclusione l’edizione 2023 della Festa dell’Olio Novo. I tre borghi hanno celebrato le produzioni tipiche del territorio con mercatini, concerti, feste in piazza e un convegno dedicato all’olio, coinvolgendo le associazioni dei paesi e presentando l’ultima annata olivicola.

Nel pomeriggio di domenica 22 ottobre si è svolta la consegna del premio Giordana Carpi “Oliva d’Oro” che viene tradizionalmente riservato a un produttore locale, che si sia contraddistinto per la qualità del proprio olio. Al termine delle votazioni della giuria, che nei giorni precedenti ha assaggiato le nuove produzioni di olio, il premio è stato assegnato all’azienda agricola Carraia di Franco Bardi. La giuria che ha valutato le produzioni olivicole di eccellenza è stata presieduta da Antonietta Mazzeo, direttrice del consorzio olio EVO dell’Emilia Romagna.

Durante i giorni di festa ha fatto gli onori di casa il Sindaco di Trequanda, Andrea Francini; erano presenti anche i Comuni gemellati di Marone (BS) e di Poggio San Marcello (AN), con i rispettivi sindaci, Alessio Rinaldi e Giuseppina Spugni, con cui sono stati effettuati gli scambi dei prodotti tipici dei diversi territori. La Festa dell’Olio Novo è organizzata dal Comune di Trequanda, in collaborazione con l’associazione Castelmuzio Borgo Salotto, società sportiva Valentino Mazzola, libreria Libraccio di Firenze, Pro Loco Trequanda, Strada Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese, Arci Trequanda, SS Voluntas Trequanda, gli assaggiatori Aicoo e la Società Astronomica Poliziana. 

La manifestazione era cominciata nella seconda metà di ottobre a Castelmuzio, con un weekend di festa che ha coinvolto le associazioni locali. Particolarmente interessanti sono state le presentazioni di libri legati al tema dell’olio e dell’enogastronomia, per un ciclo chiamato “Ma domani che si mangia? Futuro del cibo, agricoltura e sostenibilità” in cui Marco Ginanneschi ha dialogato con Piero Bevilacqua, autore del libro “Un’agricoltura per il futuro della terra” (Slow Food); Alberto Grandi, autore del libro “Storia delle nostre paure alimentari. Come l’alimentazione ha modellato l’identità culturale” (Aboca); e Luca Cesari, autore del libro “Storia della pasta in dieci piatti. Dai tortellini alla carbonara” (Il Saggiatore).

Riflessioni molto importanti hanno accompagnato le presentazioni dei libri nella splendida cornice della terrazza del Belvedere di Castelmuzio. L’attenzione alla valorizzazione delle eccellenze locali e lo sviluppo delle produzioni tipiche, infatti, se da una parte può favorire la crescita economica e turistica dei piccoli paesi e delle zone rurali, dall’altra può anche portare all’aumento di paure alimentari infondate e irrazionali, basate sul rifiuto del nuovo e del diverso, alla costruzione di legami identitari tradizionali che non hanno una reale valenza storica.

Durante l’ultimo weekend si è svolto anche il tradizionale convegno dedicato all’Olio Novo, che quest’anno ha avuto un focus sulle “Storie di oleoturismo”. Organizzato dalla Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese, l’incontro ha offerto al pubblico uno spaccato di esperienze di successo in cui l’olio EVO è stato utilizzato per operazioni di marketing da parte di aziende produttrici, ristoratori, tour operator. L’olio può diventare un volano per il turismo, così come è stato per il vino, anche se con le dovute differenze.

Al convegno hanno partecipato Luigi Caricato di Olio Officina, uno dei massimi esperti a livello mondiale del settore olivicolo; Paolo Morbidoni, Presidente della Strada Regionale Olio Dop Umbria; Caterina Tulino della Fattoria La Maliosa di Saturnia (GR) e Tommaso Vatti del ristorante La Pergola di Radicondoli (SI). Gli interventi si sono incentrati sul giusto modo di raccontare l’olio EVO nelle esperienze turistiche, fornendo importanti indicazioni anche ai produttori locali.

In conclusione la Festa dell’Olio Novo ha raggiunto ancora una volta l’obiettivo prefissato, grazie al coinvolgimento delle tante associazioni locali che hanno permesso la buona riuscita della manifestazione. Trequanda, Petroio e Castelmuzio hanno avuto la possibilità di mostrare al pubblico le loro produzioni di eccellenza e hanno saputo trovare dei momenti per rinsaldare le relazioni sociali dei tre borghi attorno a quello che viene definito come “l’oro verde”.

La presenza dei Comuni gemellati, durante i momenti di festa condivisi, non è soltanto il segno di un legame tra piccoli paesi collegati da una produzione apprezzata come quella dell’olio EVO, ma anche la volontà di valorizzare le esperienze locali ad esso legate, che mostrano un felice connubio capace di portare un valore sociale e culturale alle rispettive comunità, oltre a quello economico.

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