Noi che viviamo nei paesi disseminati per la Valdichiana, a volte, non sappiamo con precisione le origini di ciò che ci circonda. Eppure, le campagne e le pietre dei nostri centri storici sono intrise di vicende storiche importanti, degne di essere raccontate e tramandate.
Un esempio perfetto è Valiano, borgo di trecento anime circa, che costituisce una delle frazioni del comune di Montepulciano. Valiano è stato un antico castello feudale di fondamentale importanza come avamposto militare fin dal XIII secolo. Anche se adesso è una piccola frazione, il suo passato è stato fondamentale per il nostro territorio.
Il castello di Valiano sorge su una collina che domina la Valdichiana senese e la Valdichiana aretina. Le sue origini possono essere fatte risalire addirittura all’epoca etrusco-romana, per via delle tombe rinvenute a Palazzo Vecchio. Le prime notizie dell’utilizzo militare del castello di Valiano risalgono invece al XIII secolo, grazie al Comune di Perugia, che cercava degli avamposti in posizione strategica all’interno del territorio di Cortona. Il castello di Valiano, che in alcuni documenti è indicato anche come “Valiana”, era inizialmente affidato ai Marchesi del Colle, per poi diventare feudo dei poliziani Del Pecora. Il castello di Valiano costituiva un importante avamposto nei territori paludosi della Valdichiana, costituendo un punto di passaggio obbligato per le truppe; inoltre, grazie a un sistema di torri comunicanti, permetteva segnalazioni diurne con specchi riflettenti assieme ai castelli di Montalera e di Montegualandro, per tutto il territorio che si apriva dal Lago Trasimeno al Monte Cetona e al Monte Amiata.
L’importanza del castello di Valiano, quindi, era dovuta principalmente alla sua posizione strategica tra i comuni della Toscana e dell’Umbria, lo Stato Pontificio e il successivo Granducato di Toscana. All’interno del castello era presente una posta, ovvero una stazione intermedia, tipica delle ville medievali, che servivano a controllare il traffico delle merci tra le città più lontane e aiutare le attività dei corrieri a cavallo, oltre a permettere la riscossione dei dazi doganali. La posta di Valiano aveva autorità anche sulle merci che transitavano sul porticciolo della Chiana, presso il Lago di Montepulciano e il Chiaro di Chiusi.
Il castello di Valiano passò sotto Firenze nel 1502, mantenendo però la sua condizione di comune libero, finché il Granduca Leopoldo di Toscana non decise di unirlo definitivamente al comune di Montepulciano nel 1774. Grazie alle opere di bonifica della palude, l’agricoltura della zona ebbe un grande sviluppo e la conseguente crescita di popolazione portò alla fondazione di una grande fiera per il giorno del 10 agosto 1782. Tale fiera divenne sempre più importante nel territorio, anche in virtù della presenza dei buoi di razza Chianina; tuttora la tradizionale fiera di San Lorenzo continua a svolgersi all’interno di Valiano, dopo più di due secoli, a dimostrazione dell’importanza del passato nella costruzione della nostra identità.
Dell’antico castello di Valiano, oggi, si può ancora osservare una delle torri e il cassero con il campanile. Il centro storico mantiene la struttura medievale, con le vie strette all’interno delle mura e la posta sulla Via Lauretana. È presente anche l’antica Pieve di San Lorenzo, restaurata nel 1804, con un crocefisso del XVI secolo, e il palazzo dei Del Pecora che domina la piazza cittadina.
A Valiano il passato è ricordato con orgoglio: dalle pendici del colle ti immagini arrivare, ancora oggi, i mercanti a cavallo diretti alla posta.