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La civiltà etrusca candidata a Patrimonio Unesco

La civiltà etrusca candidata a Patrimonio Unesco

Pochi giorni fa, la città di Chiusi ha aderito al progetto di candidatura a Patrimonio Unesco delle città etrusche, una iniziativa che mira ad ottenere, dunque, il prestigioso riconoscimento per tutta l’area che costituiva nell’antichità la “dodecapoli” etrusca.

La candidatura verterà su tre dei sei criteri previsti dalla Convenzione del 1972 Unesco e precisamente: mostrare un importante scambio di influenze all’interno di un periodo considerato, o di un’area culturale determinata, in relazione allo sviluppo dell’architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, della pianificazione urbanistica o della progettazione del paesaggio; apportare una testimonianza eccezione di una tradizione culturale o di una civiltà ancora vivente, o scomparsa, ed infine, offrire un esempio eccezionale di un tipo di costruzione, o di un insieme architettonico, tecnologico, o del paesaggio che illustri una fase o dei periodi significativi della storia dell’umanità.

“La nostra amministrazione –dichiara il primo cittadino Stefano Scaramelli – crede che la cultura e la storia siano la prima chiave di volta per superare i momenti difficili dei giorni nostri ed è per questo che fin dall’inizio della nostra esperienza amministrativa abbiamo sempre investito in cultura e adesso aderiamo al progetto dodecapoli del Comune di Perugia. La storia etrusca e non solo è per Chiusi un grande patrimonio da valorizzare”.

Il Comune di Chiusi investe ancora una volta nella sua storia, per aprirsi ad un presente e ad un futuro che valorizzi al massimo la cittadina etrusca. Il progetto “dodecapoli” al momento, è in fase di studio ed è stato predisposto un Comitato Scientifico, che dovrà elaborare a titolo gratuito il documento preliminare da presentare all’Unesco e far diventare così a tutti gli effetti anche la storia e la civiltà etrusca un patrimonio dell’umanità.

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