Doppio appuntamento culturale, nella giornata di domenica 11 luglio, per l’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana. Entrambi gli eventi, che rientrano nel progetto “Toscana Terra di Libri Antichi”, sono stati ospitati dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore: un’oasi di spiritualità immersa nel verde e nelle crete senesi, a metà strada fra Buonconvento e Asciano. La Congregazione Olivetana ha scelto il giorno in cui ricorre la memoria liturgica di San Benedetto da Norcia, il padre dei monaci occidentali, per i due incontri pubblici che si sono svolti nel pieno rispetto delle normative vigenti per la prevenzione del contagio da Covid-19.
Nel corso del primo appuntamento, a partire dalle ore 16:30, è stato presentato il settimo numero dei Quaderni dell’Istituto, interamente dedicato alla trascrizione di un manoscritto sull’Archicenobio – cioè il monastero – dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Il testo, risalente al Settecento, era rimasto finora inedito. Della trascrizione nel Quaderno, intitolato “Memorie Istoriche del Sagro Eremo di Mont’Uliveto Maggiore”, si è occupato don Roberto Donghi, priore dell’Abbazia.
L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali. Erano presenti don Diego Rosa, abate generale della Congregazione Benedettina Olivetana; Lucia Angelini, vicesindaca del Comune di Asciano; Elena Rosignoli, consigliera regionale e membro della Commissione Cultura della Regione Toscana; Paolo Tiezzi Maestri, presidente dell’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana. La presentazione del Quaderno n. 7 è stata affidata a Marco Fagiani (Università degli Studi di Siena). L’iniziativa ha avuto luogo grazie alla collaborazione dell’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana con la Congregazione Benedettina Olivetana e il Comune di Asciano. La pubblicazione è in memoria di don Celso Bidin, monaco olivetano e parroco della frazione di Chiusure, recentemente scomparso.
A seguire, alle 17:30, è stata la volta della plaquette n. 13 della collana “Ad Loca Mariana” sul Santuario della Madonna delle Grazie di Chiusure. Un’opera della Dott.ssa Laura Martini e del Dott. Francesco Brogi, il cui testo fa parte del primo volume “Itinera ad Loca Mariana”, presentato lo scorso 22 maggio nel Tempio di San Biagio a Montepulciano.
Nel corso dell’incontro, di cui è stato relatore Enzo Mecacci (Accademia Senese degli Intronati), hanno preso la parola Antonio Acquaviva, presidente del Serra Club Siena, e Andrea Brettoni, originario di Chiusure e proprietario del resort Villa Cicolina, che ha contribuito alla pubblicazione. Le presentazioni si sono chiuse con la celebrazione dei Vespri solenni in onore di San Benedetto, nella chiesa dell’Abbazia.
“Siamo profondamente legati a Monte Oliveto e ai suoi monaci” – ha dichiarato Paolo Tiezzi Maestri, presidente dell’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana. “E siamo lieti e onorati di poter periodicamente collaborare con loro. Dopotutto il primo Quaderno è stato presentato proprio qui e distribuire oggi, a soli due anni di distanza, il numero 7 è, per noi, il miglior carburante per proseguire il cammino.”
“La collaborazione stretta con svariati Ordini religiosi – oltre a quelli monastici, come gli olivetani, i vallombrosani e i silvestrini, vogliamo ricordare i francescani o, per quelli femminili, le Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena della beata Saviana Petrilli –, oltre che con le varie Diocesi e i Comuni, sta dando frutti copiosi ed interessanti. Basta guardare all’elenco delle pubblicazioni e dei convegni. Tra questi ricordo, importantissimo, quello che si terrà i prossimi 16 e 17 settembre a Montepulciano, per celebrare i 400 anni dalla morte di San Roberto Bellarmino, al quale parteciperanno illustri studiosi provenienti da tutta Europa, buna parte di quali membri della Compagnia di Gesù.”
L’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana è un’associazione costituita nel 2016 da sette Comuni e Diocesi della Toscana che oggi conta più di 40 Comuni, Diocesi e Ordini religiosi aderenti, oltre a un centinaio di studiosi e cultori della materia. Ha come finalità lo studio e la promozione della storia della Toscana e del suo patrimonio artistico e religioso, soprattutto attraverso la storia degli Ordini religiosi. Edita diverse collane, una delle quali con la casa editrice Olschki di Firenze e la serie dei “Quaderni”. Possono aderire all’Istituto sia singoli cittadini che associazioni culturali, oltre che Comuni e Diocesi.
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