Un altro appuntamento organizzato dall’Istituto per la Valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana in occasione della presentazione di una nuova plaquette della collana “Ad Loca Mariana”, che approfondisce la storia e l’architettura degli edifici di culto dedicati alla Vergine in Toscana. La struttura sacra a cui è dedicata questa pubblicazione è l’Eremo di Santa Maria di Belverde, a Cetona. Il testo appare anche nel volume “Itinera ad Loca Mariana”, che propone un percorso presso i luoghi mariani in Toscana e non solo, con i contributi di storici dell’arte ed esperti in materia di architettura sacra.
L’incontro si è svolto Venerdì 20 Agosto 2021 alle ore 18:00, presso la chiesa di San Michele Arcangelo, alle pendici del Monte Cetona, in seguito alla Santa Messa celebrata dal vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza Stefano Manetti. Sono poi intervenuti il sindaco di Cetona Roberto Cottini, il Parroco di Cetona don Piero Barbieri, il vescovo Stefano Manetti e Paolo Tiezzi Maestri, presidente dell’Istituto Valorizzazione Abbazie Toscane. Successivamente, don Domenico Zafarana e Giovanni Mignoni hanno presentato i contenuti della pubblicazione dedicata all’Eremo di Santa Maria di Belverde, insieme all’autore della stessa, Massimo Cinelli. L’iniziativa si è ovviamente svolta nel pieno rispetto delle normative vigenti per la prevenzione del contagio da Covid-19.
«Grazie al lavoro dell’Istituto di Valorizzazione delle Abbazie Toscane, si ha la possibilità di scoprire questi luoghi che sono siti di cui i comuni del nostro territorio si fregiano – afferma il Sindaco di Cetona Roberto Cottini – L’approfondimento e il lavoro di ricerca svolto in queste plaquette forniscono la possibilità di avere un’esperienza non solo con la spiritualità e la religione, ma anche con la Storia. Una storia stratificata, che attraversa i secoli e ci fa comprendere non solo la ricchezza culturale, ma anche la civiltà che si è strutturata in questi territori. Civiltà che è sinonimo di valori come la solidarietà e la coesione tra le comunità, che ancora oggi sono necessari».
«Dietro il progetto “Ad Loca Mariana” c’è sì la volontà di valorizzare edifici e strutture sacre dal punto di vista artistico e architettonico, ma anche di valorizzare una memoria storica – aggiunge il vescovo della diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza Stefano Manetti – C’è una familiarità con i luoghi dedicati alla Madonna che fa parte del nostro popolo e del nostro territorio, che è fortemente e storicamente legato alla madre di Dio. Luoghi mariani come gli eremi, le edicole sacre, i santuari, sono tutti luoghi legati alla quotidianità della gente. Basta pensare ai loro nomi: “Madonna della Quercia”, “Madonna della Fonte”, “Madonna dell’Olivo”, fino ad arrivare alla “Madonna del Latte” che abbiamo visto proprio a Cetona, nella raffigurazione della Chiesa di Santa Maria di Belverde. I luoghi di Maria suono luoghi vissuti dai suoi figli, sono luoghi che risentono di una familiarità che ancora oggi è percepita dalla gente. Le ricerche presentate nella collana “Ad Loca Mariana” lo testimoniano».
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