Scommettere sulle proprie passioni, realizzare progetti ambiziosi e promuovere la creatività: questa è la storia di Amniosya, un gruppo di cinque architetti che hanno unito le loro professionalità al servizio del fashion design e delle nuove tecnologie. Abbiamo intervistato Marco Carratelli, uno dei fondatori di Amniosya, che ha vissuto molti anni tra la Valdichiana e la Valdorcia.
Prima di cominciare, puoi parlarci brevemente di te?
Il mio nome è Marco Carratelli, sono un giovane Architetto di Firenze nato a Siena, vissuto fino all’età di 18 anni a Pienza, e parte della mia formazione è legata al Liceo Scientifico di Montepulciano. I miei studi hanno avuto prosieguo a Firenze, laureandomi in Architettura con il Prof. Marino Moretti, con il quale ho intrapreso un percorso in grado di aprire i miei orizzonti creativi. La mia voglia di ricercare nuovi frontiere nel campo dell’ architettura, in particolare nel campo dell’ architettura digitale, mi ha spinto a partecipare a due workshop di specializzazione in Italia e ad un master internazionale a Vienna.
Oggi faccio parte di un gruppo di ricerca e sperimentazione, AmniosyA, che da 2 anni si occupa di ricercare e sviluppare nuovi approcci al mondo del design, del fashion design e dell’ architettura, il tutto legato all’ utilizzo di nuove tecnologie, come stampa 3D, macchine a controllo numerico e sistemi interattivi.
Che cos’è AmniosyA e com’è nata?
AmniosyA nasce a Firenze nel 2011 dalla collaborazione di diversi Architetti. I suoi attuali membri Marco Carratelli, Lucia Lunghi, Elvira Perfetto, Leonardo Pilati dopo un individuale percorso di ricerca svolto durante gli studi presso la Facoltà di Architettura di Firenze decidono insieme al Professore Marino Moretti di fondare un gruppo di ricerca basato su una condivisa passione per il design e dall’esigenza di dar ascolto alla propria creatività. I quattro designer provenienti da diverse città Italiane quali Pienza, Perugia, Benevento e Firenze hanno deciso di unire le proprie energie scegliendo come sede base del loro studio Firenze, dalla quale seguono con grande attenzione ricerche di respiro internazionale.
Di cosa vi occupate?
Lo studio attualmente lavora nel campo dell’architettura e del design attraverso una ricerca focalizzata su nuove espressioni digitali, in grado di generare attraverso un pensiero non convenzionale e legato alle “nuove” tecnologie morfologie alternative.
Il nostro metodo di lavoro si organizza intorno a continui scambi tra i componenti al fine di moltiplicare i punti di vista ed affrontare i percorsi progettuali confrontandosi con molteplici interpretazioni. Le suggestioni che caratterizzano ogni singolo progetto sono ogni volta diverse e nascono da contaminazioni legate a volte all’arte, altre a studi scientifici o biologici mantenendo costante l’attenzione alle nuove tecnologie ed all’innovazione in ogni sua forma.
Quali sono le idee su cui fondate la vostra attività?
La filosofia si basa sull’esplorazione di nuove possibilità spaziali, e sulla generazione di suggestive esperienze tridimensionali, in grado di coinvolgere nuove configurazioni strutturali, suggestive possibilità tecnologiche e ricerca di materiali innovativi.
Avete già maturato delle esperienze da condividere?
Abbiamo partecipato a vari concorsi nazionali ed internazionali conseguendo nel tempo varie premiazioni e menzioni d’onore. Lo studio inoltre ha partecipato alla Biennale del di Design ad Amsterdam, al 3D printing Fashion show a Tokyo ed in Malesia, in particolare a Varsavia al Przemiany Festiwal 2013, a Firenze all’evento Past Shock organizzato dalla rivista City Vision e alla mostra organizzata da Source sul design autoprodotto, alla Limonaia di Villa Strozzi.
Attualmete abbiamo vinto il premio di migliori designer dell’ anno per quanto riguarda la stampa 3d ed esporremo presso la fiera VicenzaOro nel mese di Gennaio. Le altre attività sono incentrate nell’organizzazione e partecipazione a workshop, istallazioni, lectures e seminari. Attualmente i cinque membri dello studio sono costantemente impegnati in ambito Accademico, essendo cultori della materia presso la Facoltà di Architettura di Firenze.
Avete dei progetti anche in Valdichiana o delle idee per il nostro territorio?
Attualmente seguiamo progetti prevalentemente all’ estero o a Firenze, ma ci piacerebbe molto portare le nostre idee nell’ intero territorio toscano, a cui siamo molto legati, e in particolare nel territorio dove io sono cresciuto.
Sito web: Amniosya