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Arrestato imprenditore della Valdichiana per frode milionaria allo Stato

Arrestato imprenditore della Valdichiana per frode milionaria allo Stato

I Reparti del Comando Provinciale di Siena sono sempre impegnati nella lotta contro frode milionaria a danno dello Stato. Dopo le rilevanti frodi agroalimentari scoperte di recente, eccon un ”grande inganno” messo in atto da un noto imprenditore della Valdichiana, le cui iniziali sono S.S., di anni 46.

I militari della dipendente Tenenza di Montepulciano hanno scoperto un pericoloso sistema di frode milionaria, ideato dall’imprenditore al fine di poter ottenere ingenti finanziamenti comunitari e, contemporaneamente, evadere il Fisco.

Le complesse indagini eseguite hanno avuto origine grazie all’intuito investigativo delle Fiamme Gialle che, nel corso di un’articolata attività di polizia tributaria, hanno individuato il meccanismo di truffa attraverso il quale l’imprenditore, grazie al ricorso ad un impianto contabile rivelatosi artefatto in quanto costituito da simulati contratti di fornitura di materia prima e false fatture, ha ottenuto dall’A.R.T.E.A., organismo pagatore dei contributi comunitari per la Regione Toscana, indebiti finanziamenti per oltre 6 milioni di euro, nel settore, in particolare, della trasformazione dei foraggi essiccati.

Lo stesso S.S., oltre a percepire illecitamente i cospicui finanziamenti, era riuscito ad aggirare il Fisco attraverso la costituzione di varie società, a lui intestate e/o riconducibili, emettendo fatture false per oltre 6 milioni di euro con l’unica finalità di abbattere il reddito della società destinataria dei contributi comunitari consentendogli così di evadere più di 3 milioni di euro.

Sulla base delle risultanze investigative scaturite dalle indagini delle Fiamme Gialle di Montepulciano, il GIP del Tribunale di Siena, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dottor Andrea Boni, ha potuto disporre, nei confronti di S.S., la misura coercitiva degli arresti domiciliari nonché il sequestro preventivo per equivalente delle somme, quote societarie e beni mobili e immobili per un importo di oltre 4 milioni di euro, tra cui anche titoli PAC (titoli che danno diritto alla percezione di finanziamenti nell’ambito della Politica Agricola Comune) nella disponibilità dell’indagato.

Foto: comandante GdF Luca Albertario

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