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Arte e vino rinforzano il loro legame a Passkey Art Festival

Arte e vino rinforzano il loro legame a Passkey Art Festival

L’arte e il vino sono considerate, fin dai tempi dei tempi, due punte di diamante della nostra cultura e della nostra storia, due simboli dell’Italia nel mondo. Il vino, protagonista principale o semplice comparsa, ha sempre avuto importati riferimenti nella letteratura, nella scultura e nell’arte di ogni genere e di tutto il mondo. Soggetto preferito di molti artisti, attraverso le loro opere hanno avuto il potere di far diventare immortale questo prezioso nettare.

Una relazione perfetta, dunque, che è cresciuta sempre di più nella storia, un legame che si trasforma, si adegua ai tempi e alle mode che si impongono, e che nonostante tutto resiste. Questi cambiamenti hanno portato vino e arte ad essere osservati in maniera diversa. L’arte che da sempre ha ospitato il vino nei suoi luoghi, adesso diventa a suo volta ospite e il vino non è più un semplice soggetto da ritrarre, ma diventa un veicolo, un ospitante che presta la sua dimora all’arte, restituendo allo spettatore una visione unica e inscindibile dalla quale nè l’una, né l’altra parte può più fare a meno.

10671423_651773861604212_8256989022213703457_nQuesta visione è stata catturata da Passkey Art Festival che ha allestito nelle Cantine Storiche di Montepulciano: Contucci, Crociani, De Ricci Ercolani, Fanetti, Gattavecchi e Talosa, percorsi di pittura e scultura che seguono proprio questo concetto, regalando al pubblico un viaggio affascinante, dove l’opera d’arte contemporanea trova collocazione in un ambiente inatteso, non di certo pensato per ospitare opere d’arte, ma a suo modo adatto a custodirle.

“Under the ground” è questo il nome della mostra di artisti under 35 che con le loro opere si alternano alle imponenti botti dormienti di Nobile e Rosso di Montepulciano. La mostra, dalla forte valenza culturale e sociale, ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale ed enogastronomico del territorio. Le opere esposte sono di Francesco Battaglini, Matteo Benetazzo, Gioia Bernalotti, Anna Capolupo, Lorenzo Casini, Vanni Cenerini, Carmelo Cutuli, Sarah Del Giudice, Tobia Fasoli, Nicoletta Gemignani, Jacopo Ginanneschi, Gloria Gusella, Giulia Huober, Andra Lucchesi, Elia Mauceri e Elisa Zadi.

Colori, soggetti e materiali diversi creano un legame tra giovani artisti, arte contemporanea e territorio della produzione vinicola, come espressione della cultura e dell’identità dei luoghi. Un modo per rendere vivo un luogo che da l’idea di essere addormentato, ma che in realtà risulta essere vivo, efficiente e produttivo.

La Valdichiana, in un pomeriggio di caldo autunno, ha fatto un giro per le sette cantine e agli addetti ai lavori ha chiesto cosa ne pensano del fatto del legame arte e vino, e come hanno reagito i visitatori alla vista di opere, tra botti, tombe etrusche e fossili.

“Il connubio arte e vino è un percorso da intraprendere e sviluppare sempre di più, è un percorso nuovo che la gente apprezza. E’ insolito trovare delle opere d’arte contemporanea in un luogo particolare come una cantina e la gente, sia italiani che stranieri, ne rimane impressionata e gradisce questo binomio” – ha dichiarato Ginevra Contucci della Cantina Contucci.

“L’arte insegna che il vino è stato uno dei soggetti più presenti nell’arte e quindi la relazione tra i due funziona benissimo – è il commento di Andrea Santiapichi della Cantina di Talosa – L’esposizione ha riscosso una buona affluenza ed i visitatori hanno apprezzato il fatto di vedere comparire, quasi inaspettatamente tra le botti, tele e sculture”.

“Per quanto riguarda la mostra allestita nella nostra cantina – spiega Fabiola Conti della Cantina De Ricci – sta andando molto bene, ci sono molti visitatori che si soffermano ad osservare le opere collocate in posti imprevedibili all’interno dello spazio. Devo dire che è un’ottima idea unire vino ed arte e personalmente ho apprezzato, ed apprezzo Passkey, le mostre termineranno il 2 novembre, perché è un’iniziativa a cui non siamo abituati ma che sta riscuotendo molto successo.”

10735645_10204907810360001_1075475858_nAnche Maurizio Petri della Cantina Gattavecchi, Elisabetta Fanetti della Cantina Fanetti e Roberta Tiradritti della Cantina Crociani, si dicono compiaciuti dell’idea di coniugare arte e vino e Passkey Art Festival è una bella novità:

“Abbinare arte e vino è una grandissima cosa, un’idea molto bella ma che richiede una certa preparazione, perché spiegare ai visitatori che cosa rappresenta quella determinata tela oppure perché una data scultura è stata inserita in una tomba etrusca non è semplice e soprattutto non è semplice far passare il giusto messaggio che l’autore vuole dare.”

“La mostra sta andando molto bene e il festival oltre ad essere una novità per Montepulciano, è molto bello e rappresenta un’opportunità per i giovani artisti che possono godere del fatto di vedere le proprie opere esposte in luoghi particolari come può essere una cantina.” – ci dice Silvia Gambi della Città Sotterranea Ercolani.

Sembra proprio che Passkey Art Festival abbia colto i gusti del pubblico e abbia messo d’accordo tutte le cantine del centro storico. E’ riuscito è captare quel legame indissolubile tra arte, che sia astratta, contemporanea o realistica, al vino, proponendo una visione particolare e inaspettata delle opere, rafforzando il legame già inseparabile tra queste le due entità, che il passare del tempo non può solo che rafforzare.

Un ottimo veicolo per promuovere l’arte contemporanea nel nostro territorio. La mostra è aperta fino al 2 novembre prossimo.

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