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Beni comuni, Regione e Anci Toscana firmano un protocollo per la valorizzazione

Beni comuni, Regione e Anci Toscana firmano un protocollo per la valorizzazione

La Regione e Anci Toscana, sezione regionale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, hanno sottoscritto insieme all’Associazione Labsus, laboratorio per la sussidiarietà, un Protocollo per la valorizzazione di beni comuni, la promozione della coesione sociale e della cittadinanza attiva. A farlo sono stati il presidente Eugenio Giani, il direttore di Anci Toscana, Simone Gheri, e il presidente di Labsus, Pasquale Bonasora.

“Intendiamo in questo modo – spiega il presidente, Eugenio Giani – favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà, così come è previsto dall’articolo 118 della Costituzione repubblicana. È lo stesso statuto della Regione Toscana che mette tra le priorità dell’ente che presiedo la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, intesi quali beni materiali, immateriali e digitali che esprimono utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali della persona, al benessere individuale e collettivo, alla coesione sociale, alla vita delle generazioni future e alla promozione di forme diffuse di partecipazione nella gestione condivisa e nella loro fruizione”.

“Anci Toscana è impegnata fortemente sul tema dei beni comuni, dell’economia civile e partecipativa – sottolinea il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni – L’innovazione sociale e le buone pratiche sono ormai nell’agenda di quasi tutti i Comuni della regione, ed Anci Toscana è al loro fianco, in una sfida per costruire comunità più solidali e coese. Questo accordo è importante perché consolida una proficua collaborazione già in atto con la Regione con molte iniziative condivise su questo tema; e siamo certi che l’apporto dell’Associazione Labsus porterà un valore aggiunto decisivo. Gli enti locali possono muovere molte leve amministrative, procedurali, informative per governare il cambiamento verso una nuova frontiera della partecipazione, attraverso progettualità concrete”.

Il protocollo, la cui validità copre l’intera legislatura regionale, mira ad ottenere il miglioramento del livello dei servizi, il superamento delle disuguaglianze economiche e sociali e a favorire la collaborazione dei cittadini e delle formazioni sociali, secondo le loro specificità, ai fini della valorizzazione della persona e dello sviluppo solidale delle comunità. 

“I soggetti protagonisti – aggiunge l’assessore regionale alla partecipazione e ai rapporti con gli enti locali, Stefano Ciuoffo – sono considerati tutti coloro che vivono sul territorio regionale, sia come singoli, sia attraverso formazioni sociali compresi gli enti del Terzo settore. Sono loro che chiamiamo ad esprimere, secondo le rispettive caratteristiche di ognuno, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, in linea con i principi ispiratori della Regione Toscana. Ci proponiamo infatti, grazie al loro fondamentale contributo, di valorizzare i beni materiali, immateriali e digitali, ed in generale di tutelare e salvaguardare più compiutamente il patrimonio pubblico e privato inutilizzato. C’è molto da fare in tema, soltanto per fare un esempio, di rigenerazione socio urbana e di rispetto dell’ambiente, attraverso iniziative che costruiscano esperienze di rinnovamento degli strumenti di governo”.

“Parole come beni comuni, consumo consapevole, sviluppo sostenibile, welfare civico non sono più solo buone intenzioni – afferma da parte sua il sindaco di campi Bisenzio Emiliano Fossi, delegato di settore di Anci Toscana – Ogni iniziativa che porta avanti questi temi non può che vederci partecipi e motivati. Il protocollo tra l’altro ci aiuterà a condividere informazioni e scambio di buone prassi, a costruire percorsi formativi per i dipendenti degli enti locali e per i cittadini che partecipano ai patti di collaborazione, e a promuovere azioni di animazione nei territori e di comunicazione per far conoscere queste esperienze”.

“L’associazione Labsus Laboratorio per la sussidiarietà – afferma il presidente Bonasora – da anni è impegnata nel promuovere forme di collaborazione tra Istituzioni e cittadini attraverso l’applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale previsto dall’art. 118, 4° comma della Costituzione. Nel nostro Paese sono circa 300 i comuni che hanno adottato il Regolamento per l’amministrazione condivisa e più di 6000 i Patti di collaborazione sottoscritti.  Questi numeri segnalano la rilevanza dei progetti di cura dei beni comuni e la necessità di sostenere i percorsi avviati dagli Enti locali. La Regione Toscana, forte delle sue tradizioni di civismo, solidarietà e buon governo non solo ha inserito nel suo Statuto norme che promuovono il principio di sussidiarietà orizzontale ma con la legge 71 del 2020 sul Governo collaborativo dei beni comuni e del territorio ha definito principi criteri e strumenti per sostenere i percorsi di enti locali, cittadini attivi e formazioni sociali che hanno deciso di intraprendere questa strada. La sottoscrizione di un protocollo con Regione e Anci Toscana, unico di questo genere in Italia, rappresenta l’occasione per promuovere la cultura dell’Amministrazione condivisa attraverso attività che vanno dalla condivisione e scambio di buone prassi alla formazione, all’accompagnamento attraverso la definizione di linee guida per la cura dei beni comuni. Tali attività permetteranno di monitorare l’efficacia e lo stato di applicazione della Legge regionale e dare impulso e sostegno a quelle forme collaborative tra istituzioni e comunità indispensabili per promuovere la tutela, la salvaguardia e la rigenerazione dei beni comuni a tutela dell’interesse generale”.

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