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Buon compleanno, pensando al futuro

Buon compleanno, pensando al futuro

Era una calda giornata di maggio quando “La Valdichiana” pubblicò il suo primo articolo. Per la precisione, il 3 maggio 2013: l’articolo era la prima parte della “Breve storia della Valdichiana”, una rubrica di approfondimento sulla storia locale, che già faceva capire il taglio che volevamo dare al nuovo prodotto editoriale. Una testata online per parlare del nostro territorio, senza essere schiavi dell’attualità o inseguire l’emergenza della cronaca, per poter offrire ai lettori degli approfondimenti di qualità.

Sono passati quattro anni, e oggi “La Valdichiana” festeggia uno splendido compleanno. Quattro anni possono essere un periodo breve, per certi versi; d’altra parte, nel settore dell’editoria online, quattro anni sembrano un’eternità. Rubriche, storie, eventi dal vivo, cause di beneficienza… in questi anni il nostro obiettivo è stato il territorio in tutti i suoi aspetti, attraverso una serie di iniziative che hanno cercato di rendere il giornale una creatura viva e attenta, capace di aggregare una comunità di persone curiose e interessate. Ed è stato proprio questo, forse, il segreto del suo crescente successo in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi (che è quello che più ci preme, perché i numeri contano poco se i contenuti non valgono niente!)

“La Valdichiana” iniziò come quotidiano online, per poi evolversi in magazine settimanale dopo un paio d’anni. Diretto fin dagli albori dalla giornalista Valentina Chiancianesi, ha potuto contare sulla collaborazione di tante persone, da redattori a blogger, a semplici appassionati; nel corso di questi quattro anni ha contribuito alla formazione di altri giornalisti, che fanno parte tuttora della redazione o hanno proseguito la carriera presso altre testate editoriali. Una redazione che si è sempre contraddistinta per la massiccia presenza di under 35 (che costituiscono anche la totalità dei soci fondatori e di coloro che tuttora ne fanno parte) e per una forte maggioranza femminile. Queste caratteristiche ci hanno sempre resi orgogliosi, perché non era scontato riuscire a sopravvivere per quattro anni con un progetto editoriale del genere, nel sud della Toscana.

I nostri valori

Abbiamo sempre creduto nel giornalismo e nella necessità di recuperare serietà e autorevolezza, mettendo al centro il lettore. I valori su cui abbiamo costruito “La Valdichiana” sono gli stessi di quattro anni fa, e costituiscono la guida della nostra professione. Ci siamo adattati agli eventi, abbiamo affrontato le avversità e ci siamo messi sempre in discussione, ma abbiamo mantenuto i capisaldi di ciò che ci ha spinto a intraprendere quest’esperienza.

Etici: vogliamo dare voce ai protagonisti del nostro territorio, che brulica di vita e di creatività, attraverso un giornalismo trasparente, votato a un approccio costruttivo. Poca attenzione alla cronaca, alle diatribe politiche e all’attualità, nessuna critica distruttiva che non sia accompagnata anche da una proposta positiva.

Indipendenti: non abbiamo ricevuto finanziamenti pubblici e ci sosteniamo unicamente attraverso gli sponsor e i contributi dei lettori. Siamo riusciti a mantenere il magazine gratuito, fino ad adesso, e contiamo di riuscire a farlo anche in futuro. La mancanza di finanziamenti da parte delle amministrazioni pubbliche garantisce l’autonomia e l’indipendenza del nostro giornalismo.

Viaggiatori: vogliamo scoprire cose nuove e farci coinvolgere, non vogliamo convincervi di ciò che già sappiamo. Ci occupiamo di arte, tradizione, storia, enogastronomia, sport e ambiente, e tanto altro che può suscitare interesse. Ci piace conoscere in prima persona le realtà che raccontiamo, e siamo sempre pronti a viaggiare in lungo e in largo per la Valdichiana: perché siamo una testata online, ma incontrarci dal vivo è più bello!

Ascoltatori: ci sono ancora tante storie da raccontare. Siamo sempre all’ascolto: chiunque può contattarci e raccontarci qualcosa, purché costituisca un valore aggiunto per la comunità chianina. Non tutto è adatto a essere pubblicato sotto forma di articolo: per questo abbiamo sviluppato format alternativi, dalla web tv alla radio, che ci permettono di dedicare spazio a tutti.

Rivoluzionari: ci siamo concentrati principalmente sulla Valdichiana Senese, perché è il nostro territorio di origine e la maggior parte dei redattori vive in questi comuni. Ma abbiamo sempre considerato la Valdichiana unita, senese e aretina: non bastano un canale o una provincia per dividerci.

Sperimentatori: siamo una redazione curiosa e pronta a sperimentare nuove idee. Accogliamo i nuovi strumenti tecnologici come un’opportunità per creare qualcosa di nuovo, cercando di dare sempre il nostro meglio in termini di qualità dei contenuti. Dal canale su Telegram ai programmi in diretta su Facebook, la testata ha un intero ecosistema digitale che ruota attorno al sito web!

Giornalismo e sostenibilità

Avere belle idee e affrontare le sfide con tenacia ed entusiasmo, purtroppo, non è sufficiente. L’editoria affronta una crisi precedente a quella economica globale, e il giornalismo non vive i suoi giorni migliori. Per una testata locale come “La Valdichiana” è difficile raggiungere una sostenibilità economica; tanti esperimenti non sopravvivono che qualche mese, di fronte alle difficoltà dei bilanci. Aver compiuto quattro anni ed entrare nel quinto anno significa che siamo riusciti a trovare un equilibrio e la testata ha cominciato a camminare con le sue gambe, diventando una realtà sempre più concreta.

Come già accennato in precedenza, “La Valdichiana” è una testata libera e indipendente: non può contare su finanziamenti pubblici, e questo non può che provocare una difficoltà maggiore dal punto di vista economico. Per massima trasparenza, quindi, ci teniamo a spiegare come la testata riesce a sopravvivere e come può retribuire il lavoro della redazione e dei suoi collaboratori. Non esiste una ricetta segreta per tutte le testate: nel nostro caso, abbiamo tre settori che garantiscono la sostenibilità e permettono di guardare al futuro.

Il primo settore è quello più classico: la vendita degli spazi pubblicitari. Come ogni testata editoriale, e come la quasi totalità dei siti web, anche “La Valdichiana” mette a disposizione degli spazi attraverso dei banner pubblicitari alle attività commerciali del territorio che desiderano raggiungere il vasto pubblico. Tuttavia, abbiamo sempre mantenuto i banner in sezioni non invasive del giornale, a costo di perdere appetibilità per gli sponsor, per non disturbare la lettura; e non ci siamo mai sottomessi alle metriche quantitative, cercando di raggiungere elevati volumi di traffico per aumentare le visualizzazioni dei banner. Questo sarebbe stato a nostro avviso un errore, perché la ricerca della quantità avrebbe costretto a sacrificare la qualità, e a cadere nel corto circuito di articoli click-baiting che avrebbero fatto perdere tutta l’autorevolezza e la serietà della testata; da un punto di vista più strettamente commerciale, l’incremento dell’utilizzo degli adblock rende necessario per tutte le testata online la ricerca di mezzi alternativi.

Il secondo settore è quello del branded content: lo avrete notato in alcuni speciali realizzati dalla redazione, principalmente per gli eventi. Non abbiamo mai apprezzato il giornalismo che si presta alle marchette, ma pensiamo che si possa comunicare in maniera efficace e trasparente: attraverso il branded content, il cliente non commissiona un pezzo, ma sponsorizza la redazione per la creazione di un contenuto editoriale creato appositamente per raccontare i suoi valori o le sue caratteristiche. Nella pratica, un’azienda di vino non acquisterà uno spazio per scrivere ciò che vuole della sua attività commerciale, ma acquisterà un contenuto editoriale che parlerà del vino, lasciando alla redazione completa autonomia editoriale. Ciò garantisce la massima trasparenza per il lettore, che deve sapere che tale contenuto è stato sponsorizzato da un cliente, ma al contempo è cosciente che ciò che viene scritto non è stato commissionato, bensì è frutto dell’autorevolezza e della professionalità dei redattori. Questa tecnica, che avviene attraverso la società Valdichiana Media (editrice del giornale e fondata dai redattori), consente la massima resa anche per il cliente, che potrà comunicare i propri valori in maniera più efficace e autentica rispetto alla normale pubblicità.

Infine, il terzo settore è quello del finanziamento diretto da parte dei lettori: nello specifico, abbiamo scelto Patreon. Inutile girarci attorno: il giornalismo costa, e la qualità va pagata. Abbiamo deciso di mantenere “La Valdichiana” gratuita per tutti i lettori, evitando quindi di chiuderla ai soli abbonati, ma abbiamo comunque attivato delle forme di finanziamento dal basso che possano aiutarci a rendere sostenibile la testata o ampliare i suoi contenuti. Attraverso Patreon, i nostri lettori possono sostenerci direttamente attraverso una donazione mensile: al raggiungimento di determinate soglie, la redazione attiverà nuovi servizi (inchieste e reportage aggiuntivi, eventi di beneficenza e così via) che consentiranno la crescita costante della testata.

Questo è ciò che siamo riusciti a fare in quattro anni, e speriamo di continuare a fare per molti anni ancora: ma niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza di voi, che avete apprezzato e sostenuto il nostro forzo. A tutti voi vanno i nostri più sinceri ringraziamenti per il quarto compleanno de “La Valdichiana” e l’augurio di continuare a osservare il territorio con sguardo curioso ed entusiasta.

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