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Cancellata l’Imu: al suo posto, la Service Tax

Cancellata l’Imu: al suo posto, la Service Tax

Queste le parole del primo ministro, Enrico Letta, in seguito al Consiglio dei Ministri, che ha decretato la cancellazione della tassa IMU di settembre e dicembre.

“Crediamo di aver fatto un lavoro importante. Il governo ha fatto un grande passo avanti e dimostra coesione e gioco di squadra. In coscienza, sostengo che abbiamo fatto il lavoro più equilibrato possibile in queste condizioni”.

Il vice ministro, Angelino Alfano, rassicura: “Per la cancellazione dell’Imu, non sono aumentate altre tasse”. Per evitarlo, e per coprire questa cancellazione, si farà conto del gettito derivante dall’Iva, in seguito al pagamento immediato di 10 miliardi di crediti delle imprese verso la Pubblica Amministrazione. Altre coperture verranno garantite dai “tagli alla spesa pubblica e altre scelte virtuose” spiega Alfano, scelte virtuose che comprendono anche la tassazione del mondo dei giochi.

La tassa sulla prima casa è stata sostituita, con l’introduzione della cosiddetta Service Tax, in abbinamento alla tassa sui rifiuti, la Tares. Ironia sul nome che doveva assumere, ovvero Taser, come la pistola stordente, subito accantonato. La Service Tax sarà composta da due fasi: la prima componente, la Tari, dovrà essere pagata da chiunque occupi locali o aree suscettibili alla produzione di servizi urbani, le cui aliquote saranno calcolate dal Comune; l’altra componente, la Tasi, sarà pagata da chiunque occupi fabbricati e sarà sempre a discrezione del Comune scegliere, come base imponibile, la superficie o la rendita catastale e sarà a carico del proprietario di tali fabbricati e pure degli occupanti, in quanto fruitori di questi beni.

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