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Carta nazionale per il deposito nucleare, tra le opzioni spunta Trequanda

Carta nazionale per il deposito nucleare, tra le opzioni spunta Trequanda

***Aggiornamento conclusivo: con la pubblicazione dell’elenco di aree idonee del 13/12/2023 l’ipotesi del sito di Trequanda esce definitivamente dalla possibilità di ospitare il Deposito Nazionale***


La Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) pubblicata sul sito della Sogin inserisce anche il territorio comunale di Trequanda tra i potenziali siti idonei allo smaltimento delle scorie nucleari.

La società pubblica incaricata dello smaltimento degli impianti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, la Sogin, ha pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee, ovvero un elenco di 67 siti in tutta Italia tra cui selezionare quello che ospiterà in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività.

La proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) è stata validata da ISIN e dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. I criteri per l’elaborazione dei 67 siti che risultano idonei ad ospitare il Deposito nazionale (a cui sarà affiancato anche un Parco Tecnologico, ovvero un centro di ricerca sullo smantellamento delle installazioni nucleari e sulla gestione dei rifiuti radioattivi) sono stati formulati per individuare aree dove sia garantita l’integrità e la sicurezza nel tempo del Deposito Nazionale. I criteri sono suddivisi in:

  • 15 Criteri di Esclusione, per escludere le aree del territorio nazionale le cui caratteristiche non permettono di garantire piena rispondenza ai requisiti di sicurezza (tra cui le zone a elevato rischio vulcanico o sismico, le aree interessate da fagliazione del suolo o dissesto idreologico, le aree situate oltre i 700 m s.l.m. e sotto i 20 m s.l.m, quelle con pendenza maggiore del 10% e quelle che si trovano a meno di 5km dalla costa, la presenza di impianti di sfruttamento del sottosuolo)
  • 13 Criteri di Approfondimento, per valutare le aree individuate a seguito dell’applicazione dei criteri di esclusione. La loro applicazione può condurre all’esclusione di ulteriori porzioni di territorio all’interno delle aree potenzialmente idonee e a individuare siti di interesse (tra cui la presenza di habitat animali a rischio, di luoghi di interesse archeologico e storico, la disponibilità di vie di comunicazione primarie)

Al termine di questa fase di studio è stata quindi compilata la lista delle 67 località potenzialmente idonee su tutto il territorio nazionale, su cui effettuare la scelta finale per costruire il Deposito che dovrà ospitare circa 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attività che provengono sia dalle centrali nucleari, sia dal mondo civile e da quello medico e ospedaliero.

La mappa con le 67 località potenziali

Nei prossimi mesi questi siti verranno ulteriormente studiati e analizzati, dal momento che si aprirà una fase di consultazione pubblica. Le prime reazioni non hanno tardato a farsi sentire, dal momento che tra i 67 siti opzionati c’è anche una porzione di circa 180 ettari del territorio comunale di Trequanda.

“Trequanda lavora da anni sui temi della sostenibilità ambientale, sulla valorizzazione dei prodotti tipici e del turismo rurale. – commenta il Sindaco Roberto Machetti – Siamo il primo Comune toscano iscritto nel registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, in un territorio pieno di attrattive e che valorizza il proprio patrimonio storico, ambientale e culturale, anche attraverso riconoscimenti internazionali. L’inserimento di Trequanda tra i possibili siti della Carta, quindi, è in controtendenza con le scelte operate dalle nostre amministrazioni e dai sentimenti delle nostra comunità.

È importante sottolineare che la Carta pubblicata sul sito ufficiale non indica il punto in cui costruire il Deposito nazionale, ma delinea i 67 luoghi in cui sono state valutate le migliori condizioni tecniche per costruirlo. Trequanda si trova nella “fascia media”, rispetto ad altre zone in Italia considerate più adatte ad ospitare tale deposito. La pubblicazione della Carta serve quindi a ravvisare la disponibilità da parte dei rispettivi luoghi a ospitare questa complessa struttura di valore nazionale, e il Comune di Trequanda ribadisce prontamente la contrarietà a tale prospettiva, così come le amministrazioni comunali delle aree confinanti.

“Si tratta di una proposta irricevibile e non negoziabile e che non riteniamo di non poter prendere nemmeno in considerazione in un territorio come il nostro patrimonio mondiale dell’umanità Unesco e ad alta vocazione turistica. Una notizia che abbiamo appreso solo questa mattina, improvvisa e inattesa”. Lo sottolineano all’unanimità i sindaci della Val d’Orcia (Castiglione d’Orcia, Pienza, Montalcino, San Quirico d’Orcia e Radicofani) e della Valdichiana (Trequanda, Sarteano, Chianciano Terme, Chiusi, Cetona, San Casciano dei Bagni, Montepulciano, Sinalunga e Torrita di Siena) “Ci adopereremo in tutte le sedi opportune, regionali e nazionali, che il confronto democratico consente, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e delle nostre imprese, per dire no ad una proposta che ci vede nettamente contrari”.

La porzione di territorio di Trequanda individuata dalla Carta

Si è inoltre costituita una task-force composta da amministratori pubblici e tecnici per presentare la documentazione entro i 60 giorni previsti dal percorso di consultazione pubblica prima della scelta finale. Il pool composto dai sindaci e dai tecnici dei Comuni di Trequanda, Pienza e Montepulciano è incaricato di individuare gli errori di valutazione nel progetto della Sogin e presentare la documentazione con le osservazioni contro l’ipotesi del deposito nucleare.

“Tutto il territorio è contro tale ipotesi – commenta il Sindaco Machetti – Trequanda ha costituito un pool operativo con gli altri sindaci e i tecnici comunali, sia della Valdichiana che della Val d’Orcia: siamo al lavoro per presentare la documentazione necessaria e le osservazioni di tutta la comunità, comprese le associazioni e gli elementi della società civile, disponibili a dare una mano. Tutta la comunità sta lavorando su un obiettivo comune, superando le differenze in un momento così difficile, perché dobbiamo far capire il valore del nostro territorio, dei patrimoni Unesco e dei Paesaggi Rurali Storici, a chi evidentemente non li conosce abbastanza.”


Aggiornamenti

LaV Live – Il dilemma delle scorie nucleari (18/01/21)

Il territorio tra Trequanda e Pienza inserito tra i possibili siti idonei ad ospitare il Deposito nazionale delle scorie nucleari: come funziona il processo decisionale e quali azioni sono state intraprese? E inoltre, come possiamo risolvere il problema dei rifiuti radioattivi e di altre discariche che nessuno vuole nel proprio territorio ma che tutti produciamo? Ne abbiamo parlato nel nostro programma di approfondimento.

Unione dei Comuni, dossier contro l’idoneità di Trequanda-Pienza per il Deposito Nazionale (19/01/21)

Il consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese ha espresso netta contrarietà alla proposta di idoneità dell’area tra Trequanda e Pienza per ospitare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari e sta preparando il dossier con tutta la documentazione integrativa

Deposito scorie nucleari, il lavoro della task force prosegue con l’incontro con i geologi (02/02/21)

La task force, avvalendosi di un gruppo di professionisti ed esperti, sta lavorando con due obiettivi a breve termine: il primo la proroga dei 60 giorni disponibili, il secondo quello di acquisire i necessari elementi tecnico-scientifici coinvolgendo professionalità e figure di spicco che già hanno effettuato studi e approfondimenti sul territorio interessato.

Prorogato il termine per la presentazione delle osservazioni (22/02/21)

Grazie a un emendamento inserito nel Decreto Milleproroghe, i Comuni avranno più tempo per fare le loro osservazioni sulla mappa delle aree utilizzabili per il deposito delle scorie nucleari: il termine passa da 60 a 180 giorni utili per la consultazione dopo la pubblicazione della carta. Il seminario nazionale, propedeutico all’adozione della nuova carta, si svolgerà invece dopo 240 giorni, anziché dopo 120.

Le associazioni di tutela territoriale presentano le osservazioni alla Sogin (13/03/21)

Le Associazioni di tutela territoriale e paesaggistica Il Bersaglio di Montepulciano, ARIA di Chiusi e
Opera Val d’Orcia di San Quirico d’Orcia, hanno presentato le Osservazioni alla proposta di
individuazione di un sito potenzialmente idoneo ad ospitare il Deposito Nazionale delle scorie
radioattive nel Comune di Trequanda.

Deposito scorie nucleari, prudente ottimismo: una mozione per escludere il sito di Trequanda (28/04/21)

Grazie all’approvazione di una specifica mozione in Parlamento, tra i criteri di approfondimento su cui dovrà essere effettuata la scelta finale, è stata inserita la discriminante dei territori con particolari colture di pregio, riconosciute a livello nazionale e locale, e le aree naturali protette nazionali e regionali.

Unione dei Comuni, campagna contro il deposito nazionale a Trequanda (02/05/21)

Il Consiglio dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, dopo essersi espresso nettamente contrario alla proposta di idoneità dell’area, ha messo a punto anche una campagna massiccia di sensibilizzazione per ribadire il “No al deposito unico nazionale di scorie radioattive” con manifesti e locandine distribuite in tutto il territorio.

Scorie nucleari: formalizzato il no di sindaci e Regione allo smaltimento in Toscana (08/07/21)

La Regione ha formalizzato la propria contrarietà allo smaltimento di rifiuti nucleari in Toscana: l’assessora Monni e i sindaci di Pienza, Trequanda e Campagnatico, con l’invio delle osservazioni, hanno negato la disponibilità ad ospitare il deposito nazionale.

Rifiuti radioattivi: al via il seminario sul Deposito Nazionale (15/09/21)

È cominciato il Seminario nazionale che ha l’obiettivo di approfondire, con tutti i soggetti interessati, gli aspetti tecnici legati al progetto del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco tecnologico, a seguito della pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee.

Seminario sul Deposito di scorie nucleari: piena contrarietà dalla Toscana (05/11/21)

Durante il Seminario nazionale, organizzato per approfondire gli aspetti tecnici legati al progetto del Deposito Nazionale delle scorie nucleari e dei rifiuti radioattivi, la Toscana ha ribadito la piena contrarietà relativa ai due siti potenzialmente idonei identificati nel proprio territorio: uno in Maremma e l’altro tra Trequanda e Pienza.

Seminario sul Deposito di scorie nucleari: pubblicati gli atti conclusivi (15/12/21)

Gli atti del Seminario Nazionale sul Deposito di scorie nucleari, svoltosi dal 7 settembre al 24 novembre, sono stati pubblicati dalla Sogin, la società pubblica incaricata dello smaltimento degli impianti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi.

Deposito Nucleare, Trequanda esce dalle aree potenzialmente idonee (13/12/23)

Dopo due anni di attesa, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato l’elenco delle aree idonee a ospitare il Deposito Nazionale delle Scorie Nucleari; nell’elenco definitivo delle 51 aree non compare più quella ubicata nel Comune di Trequanda al confine con il Comune di Pienza, che venne inizialmente inserita nelle “aree potenzialmente idonee”. Finisce così l’ipotesi che per quasi tre anni ha visto anche il sito di Trequanda tra le aree che potevano ospitare il Deposito Nazionale.

(ultimo aggiornamento giovedì 14 dicembre 2023 ore 10:20)

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