E’ stato arrestato dalla Polizia il Presidente dell’ATC 19 Alfio Sanchini, 66enne di Montepulciano, provincia di Siena.
Negli ultimi mesi dell’anno scorso è stata avviata una complessa attività d’indagine nei confronti di Ambito Territoriale Caccia 19, un organismo di diritto pubblico di promanazione dell’Amministrazione Provinciale di Siena attuativo delle attività faunistico-venatorie, con competenze anche nella gestione di gare d’appalto/licitazioni private. Dagli accertamenti investigativi della Polizia è emersa, sin da subito, la responsabilità del presidente Sanchini per turbata libertà degli incanti con mezzi fraudolenti, in relazione alla quale, nel mese di gennaio 2014, è stata effettuata una serie di perquisizioni nella sua abitazione, nella sede dell’ente e negli uffici del commercialista, conclusasi con la denuncia dello stesso Sanchini.
Il copioso materiale, sia cartaceo che elettronico, sottoposto a sequestro in seguito alle perquisizioni dei poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato P.S. di Chiusi – Chianciano Terme, è stato vagliato attentamente nei mesi successivi, insieme alla Guardia di Finanza di Montepulciano e alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Siena, con il coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena Aldo Natalini, titolare delle indagini.
In particolare, sono state esaminate le gare d’appalto indette dall’ATC negli ultimi tre anni, per un totale di circa € 500.000,00/600.000,00 e sono state raccolte dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza le testimonianze di più di 40 soggetti, con vari incarichi, sia all’interno dell’ente che gravitanti intorno alla figura del Presidente Sanchini. Gli accertamenti hanno portato gli uomini dell’Investigativa anche in Regioni limitrofe, come l’Umbria o addirittura in Emilia Romagna e Puglia, per addivenire a prove certe nella turbativa delle aste, perlopiù assegnate negli uffici di ATC 19 dal suo presidente, che faceva in modo di trovare o far trovare “sulla carta” almeno altri due soggetti compiacenti da far comparire come partecipanti alla gara, che si sarebbe comunque svolta al solo fine di farla apparire veritiera. Dalle indagini è, infatti, emerso che alcuni soggetti invitati non avevano nessun titolo per partecipare alle gare che, quindi, venivano puntualmente vinte da soggetti vicini al presidente.
Il Sanchini è stato arrestato, oltre che per turbativa d’asta, anche per il reato di peculato, dato che avendo la disponibilità delle somme dell’ente, depositate in conto corrente bancario, ne ha distratte una parte per finalità estranee alla pubblica funzione rivestita, utilizzandole per interessi propri. Le indagini hanno quindi evidenziato, ad oggi, la sua responsabilità per turbativa d’asta, peculato, abuso d’ufficio e falsità ideologica, in concorso con altri soggetti, quattro dei quali denunciati per sei gare d’appalto.
Ieri, lunedì 9 giugno, nei confronti di Alfio Sanchini, è stato eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Gip di Siena Ilaria Cornetti su richiesta Sostituto Procuratore della Repubblica Aldo Natalini che coordina le indagini tuttora in corso, e che vedono impegnati gli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi – Chianciano Terme e quelli della Tenenza della Guardia di Finanza di Montepulciano per le attività di competenza specifica.