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Cetona: approvato il bilancio di previsione 2014

Cetona: approvato il bilancio di previsione 2014

Il Consiglio Comunale di Cetona, presieduto dal Sindaco Eva Barbanera, nella seduta del 5 agosto ha approvato il bilancio di previsione 2014. La manovra complessiva di bilancio per l’anno 2014 ammonta a 4 milioni e 339mila euro. Questo il comunicato ufficiale inviato dall’amministrazione comunale sulle scelte fondamentali del bilancio di previsione per il comune di Cetona:

Il contesto in cui nasce il bilancio di previsione per il triennio 2014-2016, non è solo caratterizzato dalla grave crisi sociale ed economica che negli ultimi anni ha investito tutti i settori, ma anche dalla costante incertezza normativa in cui ci troviamo ad operare. Oltre alla riduzione di risorse disponibili rispetto agli anni precedenti, il quadro legislativo in continua evoluzione costringe gli enti locali a districarsi in un groviglio di norme che complicano l’attività amministrativa rallentando procedimenti e azioni. La recente normativa in materia di tributi locali ne è l’esempio principe. A ciò si deve aggiungere un panorama molto incerto sul loro futuro degli enti locali, sia in termini di risorse disponibili sia per ciò che concerne la riforma in atto.

bilancio di previsione 2014 cetonaPertanto, date le molteplici variabili in atto si è scelto di agire nella predisposizione del bilancio di previsione 2014- 2016 determinando le voci di entrata e di spesa con il criterio della massima prudenza. Con uno sforzo importante sono stati mantenuti inalterati i servizi erogati sia in termini di quantità che di qualità e il finanziamento delle attività sul territorio mediante la riorganizzazione di alcuni servizi ed una continua e costante razionalizzazione della spesa. Nei piccoli comuni come Cetona la spending review viene applicata costantemente da anni perché la revisione della spesa è un tassello importante del nostro programma di governo che abbiamo introdotto in tempi non sospetti.

Ciò che incide pesantemente sulla capacità di spesa è il rispetto del patto di stabilità nazionale, imposto dallo Stato, vincolo che impedisce ai Comuni di poter disporre di parte delle proprie risorse che devono obbligatoriamente essere accantonate per il risanamento della finanza pubblica. Lo Stato Italiano ha assunto in sede comunitaria un impegno per il quale anche i Comuni devono contribuire alla riduzione del debito pubblico nazionale, osservando di anno in anno regole sempre più restrittive.

La legge di stabilità 2014 ha introdotto la IUC, imposta unica comunale. La novità legislativa interessa in maniera particolare i cittadini, ripartendo la contribuzione locale in tre componenti, quella patrimoniale, costituita dall’imposta municipale propria (IMU), quella per i servizi indivisibili (TASI) destinata al finanziamento dei servizi storicamente forniti dalle amministrazioni comunali (es. illuminazione pubblica, servizi anagrafici, manutenzioni) e quella destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (TARI).

L’Amministrazione ha deciso di agevolare i cittadini del Comune di Cetona prevedendo per ogni singolo fabbricato il pagamento di un solo tributo tra IMU e TASI, evitando la proliferazione delle scadenze e la possibilità di confusione normativa a carico dei contribuenti. L’IMU viene applicata alle abitazioni principali solo in caso di immobili di lusso che vedono l’applicazione dell’aliquota del 6 per mille; per gli altri fabbricati l’aliquota è stabilita al 10,6 per mille, mentre è applicato il 9,6 per mille per gli immobili non produttivi di reddito fondiario.

La TASI graverà solo sulle abitazioni principali e relative pertinenze con un’aliquota pari al 2,5 per mille, avendo azzerato l’aliquota su tutte le altre categorie. L’Amministrazione non si è avvalsa della facoltà di aumentare ulteriormente l’aliquota con la maggiorazione dello 0,8 per mille prevista dallo Stato, per non gravare eccessivamente sui cittadini. Nonostante, inoltre, la legge lasci facoltà ai Comuni di non inviare i moduli precompilati per il versamento della TASI gravando sul contribuente l’onere di provvedere al conteggio e alla compilazione dei medesimi, il Comune di Cetona provvederà ad inviare a ciascun contribuente il modulo per il versamento della TASI già precompilato.

Un grosso lavoro è stato fatto per quanto riguarda la TARI, tassa sui rifiuti, che da quest’anno sostituisce il vecchio regime impositivo TARSU. Lo sforzo, anche in questo caso, è stato quello calmierare gli aumenti delle tariffe dovute sia al metodo diverso di imposizione sia all’aumento dei costi del gestore. Nel nuovo Regolamento per la disciplina dell’imposta unica comunale (IUC), sono state previste una serie di detrazioni ed agevolazioni che erano assenti con il vecchio regime impositivo.

Per prima cosa è stata introdotta una detrazione di € 100,00 per ogni famiglia con un nucleo familiare composto da almeno tre figli di età non superiore ai 26 anni. In secondo luogo è stata deliberata una detrazione di € 200,00 per le famiglie che abbiano all’interno del nucleo familiare un figlio soggetto portatore di handicap di età inferiore ai 30 anni. Infine, relativamente alle utenze non domestiche che risentono maggiormente del passaggio al nuovo metodo di prelievo, è stato deciso di fissare un limite massimo del 50% dell’incremento di tariffa rispetto all’anno precedente, considerando che per alcune categorie di attività produttive l’applicazione della nuova TARI avrebbe prodotto in alcuni casi anche la quadruplicazione degli importi rispetto alla precedente TARSU.

Tutte queste misure ovviamente comportano uno sforzo ed un impegno da parte del Comune, dovendo reperire le risorse necessarie per coprire, con fondi propri di bilancio, tali agevolazioni nella convinzione però di aver agito nell’interesse della comunità per una maggiore sostenibilità del carico fiscale sia per le famiglie che per le imprese.

In ultimo, da ricordare la scelta di non aumentare le tariffe per i servizi a domanda individuale quali la mensa scolastica, il trasporto o il servizio delle lampade votive che sono rimasti invariati rispetto al 2013; l’aliquota Irpef di spettanza comunale è stata mantenuta ferma allo 0,4%.

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