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Chiara Sacco, testa e cuore per il canottaggio

Chiara Sacco, testa e cuore per il canottaggio

A poco più di due giorni, il 6 e il 7 settembre per la precisione, dal tentativo di record del mondo sulle 24H di remo ergometro (simulatore di voga) nel team Italia Indoor Rowing Team che si svolgeranno all’Isola d’Elba, abbiamo incontrato Chiara Sacco, 31 anni di Chiusi e promessa del canottaggio italiano.

Ma conosciamola meglio! Chiara è stata costretta ad interrompere la sua attività agonistica nel canottaggio a diciotto anni, nel momento in cui era stata selezionata per partecipare al mondiale junior, a causa delle scomparsa di suo padre. Attualmente, oltre al lavoro in banca, è istruttrice di GROUP Cycling in alcune palestre della provincia di Siena e circa quattro anni fa ha rispolverato la sua passione per canottaggio.

Per lei lo sport è una palestra di vita, un’ancora di salvezza nei momenti tristi e un rifugio nei momenti bui, insomma una casa e una famiglia dove condividere gioie e dolori.

image(1)Chiara, tu hai iniziato a praticare il canottaggio all’età di undici anni, uno sport po’ insolito per una bambina di quell’età, cosa ti ha spinto a farlo?

“Nel lontano 1994 ho scelto di fare canottaggio perché ero una bambina un pò obesa e non mi trovavo bene con il mio fisico. Questo sport mi incuriosiva e dal momento che ho iniziato a praticarlo mi ha aiutato, il mio corpo è cambiato e in insieme a lui anche la mia esistenza, non potevo più fare a meno di questo sport”.

Nell’ultimo periodo hai riscosso grandi successi, ce ne vuoi parlare?

“Dopo 11 anni lontano dai remi, ma non dallo sport, ho conquistato il secondo posto ai campionati italiani Indoor, per i canottieri Pontedera. Nel 2013, il secondo posto ai campionati di Coastal Rowing con la canottieri Porto Azzurri dell’isola d’Elba”.

Perché, hai sempre gareggiato in altre Società d’Italia e non per quella di Chiusi?

“La mia presenza non troppo gradita nella Società in cui sono cresciuta e quindi ho deciso di fondare un’altra società per potermi allenare a Chiusi: la Canottieri Dlf Chiusi. Oltre ad essermi tolta questa soddisfazione e aver realizzato questo sogno, il 2014 e’ stato un crescendo di emozioni: medaglia d’oro e d’argento nel singolo master alle regionali di Sabaudia, da qui la decisione di partecipare ai campionati italiani svoltisi a San Miniato (PI), dove ho conquistato la medaglia d’argento nel singolo e il bronzo nel quattro di coppia con tre ragazza di Monopoli. Poi la gara che non ti aspetti, il risultato che non ti aspetti: il campionato europeo a Monaco di Baviera, e qui ho conquistato una medaglia d’argento ad un secondo e dieci decimi dall’oro”.

image(3)Un 2014 fatto di titoli e grandi emozioni. Come ti prepari per affrontare le gare?

“Prima delle gare mi preparo seguendo un programma d’allenamento ben preciso e suddiviso in microcicli settimanali con carichi crescenti in percentuale. E’ un allenamento a 360 gradi che si compone di corsa, bici, pesi, vogatore e tanta barca. Solitamente la settimana della gara si fanno gli ultimi ritocchi senza affaticarsi più di tanto, il tutto deve conciliare con il mio lavoro e la mia famiglia”.

Quindi tanto allenamento e una buona dose di affetto contribuisco ai successi di questa giovane canottiera chiusina. Quali consigli daresti a chi volesse iniziare a praticare questo sport?

“A chi decide di praticare il canottaggio dico di lasciarsi rapire da questo sport così affascinante e allo stesso tempo coinvolgente. Uno sport che richiede tanto sacrificio e grande impegno, ma alla fine vieni ripagato e premiato da ottimi risultati, sia per lo sviluppo fisico e che per la mente. Io adoro “lo sport del remo”, come io amo definirlo”.

E noi de La Valdichiana non ci resta che fare un grande in bocca a lupo a Chiara per le sue prossime imprese sportive, quella del 6/7 settembre all’Isola d’Elba e quella del 13/14 settembre con il Campionato Italiano di Coastal Rowing, canottaggio in mare aperto nel singolo femminile, a Pesaro.

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