Un weekend estivo all’insegna del medioevo fantastico: dall’1 al 4 agosto, Sarteano abbandona il XXI secolo per tuffarsi nel bel mezzo del XV secolo. La prima edizione di Civitas Infernalis, che vi abbiamo già annunciato nei giorni scorsi, si chiuderà questa sera con gli ultimi spettacoli. Il centro storico di Sarteano è stato invaso da menestrelli, giocolieri, pizzicagnoli, cuoiai e speziali, immergendo abitanti e visitatori in un’atmosfera magica. Decine di bancarelle dedicate alle Arti e agli Antichi Mestieri sono state disseminate per le strade, mentre giullari e musicisti hanno allietato il borgo fino a tarda sera. Le taverne delle contrade si sono messe all’opera per offrire dei menù dal sapore medievale: dalla zuppa di lenticchie al caldaro di lumache, dalla faraona all’uva all’agnello scottadito.
L’atmosfera medievale di Sarteano ha sposato alla perfezione la magia del fantasy: sabato 3 agosto la Filarmonica di Sarteano ha eseguito le più conosciute colonne sonore tratte dai film fantastici di fronte al Teatro degli Arrischianti. Questa sera, durante la serata conclusiva di Civitas Infernalis, è previsto lo spettacolo itinerante “L’orco, pollicino, calandrino e l’elitropia” e l’esibizione dei Viatores, un gruppo di artisti di strada che ha calcato le feste medievali più importanti d’Italia.
L’evento principale di Civitas Infernalis è stato il gioco di ruolo dal vivo di sabato 3 agosto, che ha coinvolto grandi e piccini tra le vie del centro storico e il castello, grazie al supporto delle associazioni di Sarteano. I giocatori sono stati catapultati all’interno di un mondo fantastico ambientato nella Sarteano del 1410, in cui i malvagi Gaeli cercano di conquistare i cinque anelli magici custoditi dal Piccolo Popolo. Le cronache del saggio Adalunco, che rappresentano la base dell’ambientazione in cui si è svolto il gioco di ruolo, così recitano:
“Quando Sarteano, dominato dai conti Manenti, fu attaccato da quel certo condottiero Ladislao il guastagrano, il contado tutto venne devastato. Ferocia inaudita avevano i suoi soldati e donne e bambini della campagna furono costrette a ripararsi dentro la Rocca alta. Ma il popolo, pieno di fede e vitalità, si difese tutto. E fu con l’aiuto degli impavidi cavalieri che il conte, con il suo segreto mago Simeone, riuscirono a difendere la città. Ed io, testimone di questi fatti, sono qui a raccontarvi di questa vittoria e del primo di quei cavalieri, Tony, colui che con fierezza e abilità conquistò al nemico i cinque anelli che nascondono poteri immensi per queste terre: con facilità e leggiadria lui conquistò il primo l’anello della terra, che da grandi frutti e grano dorato; e poi quello dell’acqua, che scorre tranquilla e fa girare le ruote dei mulini. Mentre la piazza attendeva speranzosa egli conquistò l’anello dell’aria, fresca e pulita; l’occhio vigile e attento, la postura perfetta sul destriero, il cavaliere corre ancora e ancora con maestria ecco che prende l’anello del fuoco, caldo d’inverno, che scalda i cuori dei popolani e, mentre il cavallo si stanca rallentando il passo ma mantenendo anch’esso vigoroso il compito da portare avanti ecco che conquista l’ultimo anello quello della sapienza, della medicina e della forza. Ora creature magiche, invisibili agli occhi degli uomini, tengono nascosti questi amuleti rendendo pace e giustizia a Sarteano. Il primo giorno del mese d’agosto il popolo tutto accorrerà al castello per udire le trombe e i tamburi dei festeggiamenti, gioire insieme e applaudire i piccoli paggi che si esibiranno in volteggi e acrobazie. Ma ecco che mentre ognuno festeggia, un popolo dai capelli blu, i Gaeli, arriverà a sorprendere tutti. Impugnando armi forti e terribili, chiederanno subito battaglia quei micidiali….e battaglia sarà! Tra i colpi di lancia il popolo sarteanese si difenderà ma tra i Gaeli c’è un druido dotato di grandi poteri magici. I suoi grandi poteri e gli sguardi terribili dei trolls, che lo accompagnano, faranno paura ai cavalieri e al capitano del popolo che chiederà aiuto al mago bianco, conoscitore di tutti gli incantesimi di questo e dell’altro mondo: richiamerà tutte le creature fatate, prima invisibili, per proteggere il potere dei cinque anelli, e lo chiamerà il Piccolo Popolo, capace di piccole magie. Il druido si ritirerà, per il momento, ma deciso a scovare gli anelli, così da poter utilizzare la sua magia nera in questo mondo, si accampa insieme ai suoi guerrieri ai piedi del castello e i trolls conquistano la foresta degli alberi parlanti.”
Come nelle migliori tradizioni del genere, sono stati i buoni a vincere: il Piccolo Popolo ha conservato gli anelli magici e ha scacciato i Gaeli. Sarteano è al sicuro, almeno fino alla prossima edizione di Civitas Infernalis! Questa sera, dalle ore 17 in poi, il borgo sarà invaso dai festeggiamenti e dagli spettacoli itineranti per assaporare gli ultimi istanti di medioevo, prima di tornare alle consuete atmosfere del 2013.