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Coronavirus: le misure di sicurezza in Toscana e in Valdichiana

Coronavirus: le misure di sicurezza in Toscana e in Valdichiana

La necessità di prevenire un contagio di Nuovo Coronavirus su larga scala ha provocato l’irrigidimento delle misure di sicurezza su tutto il territorio nazionale; stiamo infatti vivendo una situazione di emergenza sanitaria da trattare con la giusta dose di responsabilità, tenendo conto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia per tale virus.

In questo speciale approfondimento, che verrà aggiornato in caso di necessità, troverete maggiori informazioni sulle misure di sicurezza adottate in Toscana e tutte le informazioni utili per contattare i responsabili sanitari in caso di necessità.

Le misure di sicurezza in Italia

Con il decreto del governo, firmato nella notte di lunedì 9 marzo, si estendono le misure di sicurezza del decreto di sabato 7 marzo per contenere la diffusione del virus. Il provvedimento è valido su tutto il territorio nazionale e vieta ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. L’obiettivo è quello di evitare ogni spostamento in entrata e in uscita e all’interno degli stessi territori, delimitando quindi una “zona rossa” in tutta Italia (salvo i casi di necessità lavorativa, emergenza e motivi di salute). Le misure, inizialmente valide fino al 3 aprile, sono state prorogate fino al 3 maggio.

Sono in vigore fino al 3 maggio le seguenti misure:

  • Limitare gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari (lavoro e salute, acquisto di beni di prima necessità);
  • Sono sospese tutte le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato;
  • Sono sospese le attività di pub, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
  • Sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura come biblioteche e archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali;
  • Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato. Sospese anche le attività di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo;
  • Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;
  • È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto;
  • L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;
  • È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimobilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
  • L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; sono tuttavia sospese le cerimonie civili e religiose, compreso quelle funebri. Sospeso anche l’accesso ai cimiteri pubblici.

Queste misure si aggiungono alla sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado fino al 3 maggio,nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, per cui si raccomanda invece la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

A queste misure sono seguite ulteriori limitazioni relative ai pubblici esercizi. La chiusura riguarda tutte le attività commerciali non essenziali e sarà valida fino al 3 maggio. Durante tutto questo periodo, quindi, potranno rimanere aperte soltanto le seguenti attività commerciali:

  • Negozi di alimentari
  • Negozi di elettronica e di informatica
  • Tabaccherie
  • Benzinai
  • Ferramenta
  • Farmacie, parafarmacie e negozi di articoli sanitari
  • Edicole
  • Negozi di ottica e profumeria
  • Negozi di animali domestici
  • Lavanderie
  • Servizi di mensa e catering
  • Servizi bancari, finanziari e assicurativi
  • Attività industriali, agricole e zootecniche
  • Servizi di trasporto pubblico
  • Servizi funebri
  • Cartolerie e librerie
  • Negozi di abbigliamento per bambini e neonati

Possono inoltre rimanere aperti i negozi online ed è consentita la consegna a domicilio.

La chiusura si è allargata a tutte le attività produttive industriali e commerciali, con il decreto del 22 marzo, a eccezione di quelle considerate non strettamente necessarie. Con un’ordinanza del Ministero della Salute è stata decisa una ulteriore stretta agli spostamenti:

  • è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
  • non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
  • nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

In linea generale, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute.

Le misure di sicurezza in Toscana

Anche la Regione Toscana ha recepito le direttive nazionali e internazionali per contenere il rischio di diffusione, pertanto anche il nostro territorio deve rispettare determinate misure di cautela e conoscere le procedure da effettuare in caso di contagio. Sono 8.700 i tamponi risultati positivi al Covid-19 registrati in Toscana, alcuni in attesa di validazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Di essi 995 sono clinicamente guariti, 833 pazienti sono definitivamente guariti, 705 sono deceduti; spetterà in ogni caso all’Istituto di Sanità Superiore attribuire le morti al coronavirus, dal momento che si tratta di persone con un età media piuttosto alta, affette da più patologie. Per quanto riguarda i ricoveri, sono in totale 994, di cui 174 in terapia intensiva. Dal monitoraggio risultano in Toscana 17.261 persone in isolamento domiciliare (che prevede sorveglianza attiva e una serie di misure cautelari), di cui 5.173 in isolamento domiciliare.

Le misure di sicurezza emanate dalla Regione Toscana indicano la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 3 maggio, in linea con la direttiva nazionale. Scatta inoltre la quarantena obbligatoria per chi arriva in Toscana, che dovrà contattare le autorità sanitarie e mettersi in isolamento per 14 giorni, oltre all’obbligo per i turisti di fare rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Per quanto riguarda la riapertura degli esercizi commerciali dal 14 aprile, la Regione Toscana ha emanato un’ordinanza aggiuntiva per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che prevede:

  • Obbligo di sanificazione dei locali prima della riapertura
  • In caso di febbre o altri sintomi influenzali, il lavoratore è obbligato a rimanere casa e il datore di lavoro deve assicurarsi ogni giorno, all’inizio del turno, il rispetto della disposizione, anche mediante autocertificazione del dipendente.
  • Lo spostamento dal proprio domicilio al posto di lavoro (e viceversa) è preferibile che avvenga individualmente. 
  • Obbligo alla frequente e minuziosa pulizia delle mani, ad indossare guanti monouso e mascherine in tutte le possibili fasi lavorative che assieme ai detergenti dovrà fornire il datore di lavoro, la distanza di sicurezza tra le persone di almeno 1,80 metri.  Si invita anche a posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l’utenza.
  • L’accesso dei clienti dovrà essere regolamentato e scaglionato, anche in funzione degli spazi disponibili e differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e uscita. Entra solo chi indossa mascherina protettiva che copra naso e bocca e dopo sanificazione delle mani ed aver indossato guanti monouso. Per questo all’ingresso di ogni negozio ci dovrà essere un dispencer con liquido per lavarsi le mani e guanti da poter indossare. I clienti in attesa di entrare dovranno rispettare, anche fuori, la distanza di sicurezza.
  • Almeno due volte al giorno i negozi dovranno essere puliti, assicurando al contempo un’adeguata aerazione e ricambio dell’aria.

Con la successiva ordinanza, la Regione inoltre ha concesso dal 24 aprile la riapertura ristoranti e locali che somministrano alimenti per la vendita di cibo da asporto. La vendita da asporto, che potranno effettuare tutti i ristoranti e i locali, anche artigianali, dovrà essere effettuata previa ordinazione on-line o telefonica. Resta invece sospesa per i ristoranti ogni forma di consumo sul posto.

Inoltre la Regione ha dichiarato l’obbligo di indossare mascherine in tutte le situazioni in cui deve essere mantenuta la distanza sociale di sicurezza. La distribuzione gratuita delle mascherine FFP1 monouso sta avvenendo a opera della Protezione civile e dei Comuni; è inoltre possibile ritirare gratuitamente nelle farmacie e nei supermercati 5 mascherine a persona alla volta per un massimo di 30 mascherine in un mese.

In particolare è obbligatorio l’utilizzo della mascherina:

  • in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, in presenza di più persone, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente;
  • in spazi aperti, pubblici o aperti al pubblico, quando, in presenza di più persone, è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale;
  • fermo restando il rispetto del mantenimento delle misure di distanziamento sociale, le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai sei anni e alle persone che non tollerino l’utilizzo delle mascherine a causa di particolari condizioni psicofisiche (attestate da certificazione)

Dal momento che l’utilizzo delle mascherine è obbligatorio nei casi sopra descritti, è importante conoscerne il corretto uso e i comportamenti da seguire quando si è in presenza di altre persone. Ecco le linee guida del Servizio Sanitario Toscano.

Ricordiamo infatti che l’OMS non ha modificato le linee guida sull’uso delle mascherine, che dovrebbero essere riservate agli operatori sanitari e l’uso estensivo potrebbe creare carenze di questi dispositivi per chi ne ha più bisogno. Inoltre le mascherine potrebbero creare un falso senso di sicurezza, e il rischio di trascurare altri elementi essenziali, come l’igiene delle mani e il distanziamento fisico.

La situazione in Valdichiana

Le misure di sicurezza riguardano anche il territorio della Valdichiana, che fa parte dell’ambito sanitario dell’Asl sud-est; sono molti i Comuni in cui si registrano casi di positività al virus e che hanno messo in atto strategie di contenimento dell’emergenza sanitaria, sull’onda dei decreti nazionali.

Nel Comune di Chiusi, in cui si sono registrati gran parte dei casi di positività al virus, è avvenuto anche il primo decesso in Valdichiana: un uomo di 86 anni che era ricoverato alle Scotte di Siena, in terapia intensiva dallo scorso 4 marzo. Il Sindaco Juri Bettollini ha emanato un’ordinanza aggiuntiva per inibire l’accesso a tutti i parchi, giardini, aree gioco e le sponde del lago di Chiusi, oltre alla chiusura delle fontanelle e delle quattro “casine dell’acqua” per evitare assembramenti di persone. Sempre allo stesso scopo, si sono aggiunte le ordinanze per vietare qualunque lotteria e gioco lecito nei tabacchi e la chiusura del Sentiero della Bonifica (a pedoni, biciclette e tutti i veicoli).

Simili decisioni, per la chiusura dei parchi pubblici e limitazioni agli spostamenti per  garantire il rispetto della distanza interpersonale, si registrano anche a Trequanda e Torrita di Siena. Nel centro storico di Montepulciano è stata sospesa la ZTL e lo spegnimento dei varchi elettronici, per permettere ai cittadini di raggiungere le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità dentro le mura, nonché per facilitare la consegna di medicinali e della spesa ai familiari che versano in uno stato di difficoltà e che non possono uscire di casa.

A Sarteano la maggiore criticità riguarda la  Casa di Riposo Comunale, in cui sono stati registrati molti casi di positività al virus a cui hanno fatto seguito dei decessi. È stato quindi necessario intensificare le precauzioni e un protocollo di sicurezza ancora più stringente in un luogo così rischioso, per arginare il contagio tra gli anziani ospitati nella struttura.

Facendo seguito alle risorse destinate dal Governo ai Comuni, nell’ambito del decreto “Cura Italia” a sostegno dell’economia in questa situazione di emergenza sanitaria, le rispettive amministrazioni comunali hanno messo a disposizione dei “buoni spesa”. I contributi sono destinati alle persone in difficoltà, come sostegno per acquistare prodotti alimentari e altri beni di prima necessità. I criteri sono diversi per ogni Comune, così come le modalità di accesso e di erogazione: vi invitiamo a consultare il sito web del vostro Comune di residenza per maggiori informazioni.

Per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Nottola, come accaduto negli altri pronto soccorso regionali, è stata allestita la tenda riscaldata pre-triage per l’accoglienza dei pazienti che si identificano come “a rischio” per provenienza, contatto stretto o sintomatologia di un’infezione da coronavirus. Inoltre attraverso dei check-point agli ingressi ospedalieri vengono svolti dei primi accertamenti su casi sospetti e vengono praticamente delle misure igienizzanti. Ai pazienti ricoverati è stato raccomandato di non avere più di un visitatore in camera; ai medici di famiglia è stato chiesto di rinviare gli esami non urgenti (è stata sospesa la penalità sulla mancata presentazione agli appuntamenti specialistici ambulatoriali).

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Numeri e informazioni utili

La Ausl Toscana sud est ha attivato il numero verde 800579579, attivo 24 ore su 24. Chi rientra nelle zone di competenza della AUSL Toscana sud est è tenuto a comunicarlo: i riferimenti sono dedicati in particolare ai soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva Covid-19 e a chi, negli ultimi 14 giorni, sia rientrato in Toscana dopo aver soggiornato nelle aree interessate dall’epidemia.

Nel territorio della Ausl Toscana sud est è stato inoltre attivato il gruppo C.Siamo, gestito attraverso la pagina facebook aziendale, destinato alle persone in isolamento domiciliare. Da qui si potranno rivolgere domande, perplessità e curiosità direttamente a professionisti aziendali che si sono messi a disposizione volontariamente (esperti della prevenzione, infettivologi, psicologi, psicoterapeuti). Per iscriversi è necessario inoltrare una richiesta apposita ed attendere che questa venga validata dalla AUSL; la relazione, mediata dal social network, consentirà lo scambio di opinioni in totale sicurezza e servirà per “alleggerire” gli stati d’ansia, le preoccupazioni e le paure che la quarantena può determinare.

Per avere maggiori informazioni, i cittadini possono rivolgersi al numero verde istituito dal Ministero: 1500, attivo 24 ore su 24.

(ultimo aggiornamento giovedì 23 aprile – ore 11:10)

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