Attraverso una serie di riaperture stabilite dai decreti nazionali, la gestione sanitaria della pandemia da Nuovo Coronavirus è giunta alla “Fase 2” che ci vedrà convivere con il virus, dopo le misure più stringenti di lockdown della “Fase 1” e della transizione iniziale alla “Fase 2”. Per quanto riguarda la Regione Toscana, ordinanze aggiuntive andranno a modificare alcune di queste misure, con ricadute immediate per il nostro territorio.
In questo speciale approfondimento, che verrà aggiornato in caso di necessità, troverete maggiori informazioni sulle misure regionali e sulle principali ordinanze locali relative alla Fase 2 e alla suddivisione del Paese in zone gialle, arancioni e rosse per il periodo autunnale e invernale.
La suddivisione del Paese in zone
L’autunno ha portato un notevole aumento dei casi di contagio e una crescente diffusione del virus. Una seconda ondata che ha fortemente limitato la capacità di tracciamento dei contatti e che rischia di sovraccaricare il sistema sanitario: i decreti governativi di ottobre e novembre, quindi, hanno portato a nuove chiusure e limitazioni, facendoci retrocedere alla Fase 2A.
Restano validi i principi fondamentali che dovranno guidare la nostra socialità durante questa fase: tutti coloro che presentano i sintomi del contagio e una temperatura corporea maggiore di 37,5°C devono rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante. Inoltre rimane valido il divieto di assembramento nei luoghi pubblici e l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro (ma in Toscana è raccomandato almeno il metro e ottanta) e l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto.
Il DPCM del 3 novembre introduce ulteriori restrizioni e rimarrà in vigore fino al 15 gennaio. Alcune misure sono valide per tutto il territorio nazionale, altre sono diverse a seconda delle regioni, seguendo un criterio incrementale collegato al rischio e all’andamento del contagio nei territori specifici, sulla base dello specifico documento pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Toscana: zona gialla – gravità moderata
Dopo un periodo di zona rossa e di zona arancione, da domenica 20 dicembre la Toscana torna in zona gialla. Sono quindi in vigore le misure valide per tutto il territorio nazionale, oltre alle misure specifiche per le regioni arancioni, fino al 15 gennaio:
- Coprifuoco: dalle 22 alle 5 sono consentiti solo spostamenti per esigenze di lavoro, salute o necessità;
- Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, salvo per motivi di lavoro, salute o necessità. Sono comunque consentiti gli spostamenti necessari allo svolgimento della didattica in presenza, il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, il transito verso regioni con classe di rischio inferiore;
- È consentito svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, in forma personale, purché nel rispetto della distanza di sicurezza di due metri;
- Vietate le sagre, gli eventi, le feste, i convegni e i congressi. Sospesi i concorsi pubblici;
- Chiusi i musei, le biblioteche, i teatri, i cinema, le sale da ballo e le discoteche. Sospese palestre e piscine, centri termali e centri benessere.
Negozi e locali commerciali
I locali commerciali possono rimanere aperti, a patto di rispettare gli specifici protocolli di sicurezza ed evitando di far rimanere i clienti all’interno più del tempo necessario all’acquisto. Le principali limitazioni riguardano bar, ristoranti e attività di ristorazione:
- Orario di apertura ridotto dalle 5:00 alle 18:00;
- Il servizio ai tavoli consentito per un massimo di quattro persone, a meno che siano conviventi;
- Dopo le 18:00 è vietato consumare cibi e bevande in prossimità dei locali;
- Permessa la consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22:00, con divieto di consumazione sul posto;
- Obbligo di ingressi dilazionati e di esposizione di un cartello con numero massimo di persone ammesse;
- Alberghi e altre strutture ricettive potranno continuare i servizi di ristorazione, soltanto per i loro clienti;
- Restano aperti gli autogrill e gli esercizi che forniscono alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Nelle giornate festive e prefestive rimarranno chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ma potranno restare aperte le farmacie, i punti vendita di generi alimentari, i tabaccai e le edicole al loro interno.
Per chiarimenti aggiuntivi, è possibile consultare le FAQ ufficiali del Governo. Qua sotto è invece possibile scaricare il modulo di autocertificazione in caso di necessari e inderogabili spostamenti fuori dal proprio Comune o durante l’orario di coprifuoco (che può essere compilato anche al momento dei controlli, attraverso i documenti in possesso delle forze dell’ordine).
Le ultime ordinanze regionali
Regole per gli spostamenti in zona arancione
Con una specifica ordinanza regionale sono stati regolati gli spostamenti per la zona arancione. Sono consentiti gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione:
- In comuni limitrofi per prodotti necessari alle proprie esigenze o per maggiore convenienza economica, anche per accedere ai ristoranti con asporto;
- In comuni limitrofi per usufruire, in caso di rapporto fiduciario consolidato, di attività e servizi alla persona (ad esempio parrucchieri, estetisti, carrozzieri)
- Per andare a trovare, anche in comuni di aree differenti, i figli presso l’altro genitore;
- Per la cura dei terreni e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo;
- Per raggiungere seconde case, camper o roulotte, imbarcazioni di proprietà per manutenzione e riparazione necessarie e urgenti in tutta la Regione;
- Per attività di raccolti tartufi e funghi a titolo professionale;
- Per accudire gli animali allevati.
È consentito lo svolgimento dell’attività da parte dei centri estetici e degli esercizi di toelettatura degli animali, l’attività di controllo faunistico, l’attività venatoria nel proprio comune e la pesca sportiva e dilettantistica nella propria provincia. Le attività motorie e di sport di base presso centri e circoli sportivi possono essere svolte all’aperto.
Per i centri culturali, centri sociali e centri ricreativi è consentito, esclusivamente a favore dei rispettivi associati, effettuare la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze.
Il rientro presso residenza, domicilio, abitazione dalle zone arancioni e rosse è consentito solo per coloro che hanno sul territorio regionale il proprio medico di medicina generale o il pediatra di famiglia. Sono comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, per motivi di salute o di studio.
Viene inoltre chiarito che tutte le attività formative devono svolgersi a distanza: sono consentite in presenza soltanto le attività pratiche, i laboratori e gli stage. Tutte le tipologie di corsi possono svolgersi in presenza soltanto in forma individuale, mentre sono consentiti soltanto a distanza se in forma collettiva.
Arrivano le Rsa total Covid per la gestione degli ospiti positivi
Attraverso l’ordinanza apposita, alcune Residenze sanitarie assistite per anziani saranno riconvertite in Rsa total Covid per tutta la durata dell’emergenza sanitaria. Le Asl predisporranno l’elenco delle strutture da riconvertire, principalmente quelle con una maggiore percentuale di positivi, la cui gestione è affidata in modo condiviso alle USCA e al medico di famiglia, in accordo con gli specialisti dei gruppi territoriali e le unità di crisi aziendale per le Rsa.
L’obiettivo è quello di garantire il massimo grado di separazione tra ospiti positivi e negativi così da ridurre i contagi. L’ordinanza indica la modalità di gestione dei positivi, dei positivi che si negativizzano, e dei negativi presenti nelle strutture convertite in Rsa total Covid che necessitano di temporaneo trasferimento in altre Rsa no Covid, garantendo il più possibile la vicinanza territoriale.
Seconde case e spostamenti
Con una specifica ordinanza la Regione Toscana intende regolare gli accessi nel territorio e limitare gli spostamenti provenienti dalle “zone rosse” verso le seconde case. Sarà pertanto concesso lo spostamento presso il proprio domicilio, abitazione, o residenza soltanto per coloro che in Toscana hanno il medico di famiglia o il pediatra. Sono consentiti in ogni caso i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute e di studio, come ad esempio per gli studenti universitari fuori sede.
Centri commerciali e negozi
Attraverso l’ordinanza n.100 sono state emanate delle linee guida per l’accesso agli esercizi commerciali per la Regione Toscana:
- Accesso consentito a una sola persona per nucleo familiare ai supermercati e ai centri commerciali;
- Accesso consentito a non più di una persona ogni 10 metri quadri, tramite contingentamenti agli ingressi o percorsi differenti;
- Per le medie e grandi strutture di vendita, all’ingresso devono essere posizionati rilevatori di temperatura corporea per impedire l’accesso in caso di febbre superiore a 37,5°;
- Qualora per l’accesso a singoli esercizi commerciali sia prevedibile la formazione di file, dovrà essere indicata, con apposita segnaletica a terra, la distanza interpersonale di almeno 1 metro da mantenere nella fila. La stessa distanza interpersonale deve essere indicata anche nelle rampe o scale mobili.
Strutture socio-sanitarie
Il neopresidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha firmato una nuova ordinanza che riguarda le modalità di accesso alle strutture socio sanitarie (non sarà consentito l’accesso ai familiari degli ospiti delle residenze, salvo situazioni particolari la cui valutazione è rimessa alle direzioni delle strutture; saranno sospesi anche i rientri in famiglia fino al termine dello stato di emergenza sanitaria); gli strumenti necessari per garantire la comunicazione tra ospiti e familiari (avverrà tramite videochiamata o messagistica con gli operatori o tramite telefono con gli ospiti); i nuovi ingressi dal domicilio e dall’ospedale come i rientri in Rsa da ospedalizzazioni temporanee e pre-isolamento (tramite appositi moduli di accoglienza, garantendo così un ulteriore filtraggio di circa 10 giorni contro la diffusione del virus in una possibile fase di incubazione); la campagna vaccinale e screening Covid (tamponi rapidi, test sierologici, tamponi molecolari per personale e ospiti, quando e da chi devono essere somministrati); la cartella elettronica dell’utente; il ruolo dei medici di famiglia e degli usca nei confronti dei pazienti Covid e il ruolo dei team specialistici multiprofessionali a livello zonale-ospedaliero.
Sanità
L’ordinanza n.96 firmata dal Presidente Eugenio Giani, messa a punto insieme al nuovo assessore alla sanità Simone Bezzini, contiene i seguenti interventi restrittivi:
- Limite alle visite negli ospedali: solo i pazienti particolarmente fragili potranno essere visitati dai parenti per tempi molto contenuti;
- Vengono attivate le centrali operative di coordinamento delle attività sanitarie delle tre Asl per un uso ottimale di tutte le risorse, ospedaliere e territoriali;
- Le Asl dovranno reperire almeno 1500 camere in strutture ricettive alberghiere da destinare alla funzione di Albergo Sanitario fino alla fine di dicembre, con possibilità di prosecuzione;
- Attivate 30 unità Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per la gestione dei casi Covid positivi a domicilio o presso alberghi sanitari.
Dodici milioni di mascherine per la protezione individuale, frutto di una fornitura delle scorse settimane, sono stati trasmessi ai sindaci dei Comuni non capoluogo della regione e sono in corso di distribuzione alla cittadinanza.
Informazioni e chiarimenti per il territorio della Valdichiana
Anche per la Valdichiana valgono le normative stabilite dalle ordinanze regionali e dai decreti governativi. I territori sono tenuti a monitorare e comunicare tempestivamente l’andamento della curva epidemiologica, per valutare l’eventuale introduzione di nuove misure restrittive. Inoltre i sindaci possono chiudere aree dei rispettivi comuni in cui non sia possibile garantire il distanziamento fisico.
In seguito all’aumentare dei casi positivi a Chiusi, il Sindaco ha firmato un’ordinanza in vigore dal 30 novembre che prevede:
- la chiusura al pubblico dei cimiteri comunali e delle attività connesse ai servizi cimiteriali;
- la chiusura di tutti i parchi pubblici, giardini, aree gioco del territorio comunale, nonché le sponde fruibili intorno al lago di Chiusi;
- la chiusura del sentiero della Bonifica;
- la chiusura di tutti i fontanelli pubblici e delle casine dell’acqua;
- la sospensione dei mercati settimanali di Chiusi Città e Chiusi Scalo;
- la limitazione dell’accesso alle attività commerciali, aperte in base ai vigenti DPCM, a non più di una sola persona per famiglia.
(ultimo aggiornamento sabato 19 dicembre – ore 11:15)
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