Da lunedì 11 maggio online una piattaforma multimediale promossa dagli organizzatori del festival cortonese, con contributi fotografici e di narrativa visuale per raccontare a livello globale la vita durante la pandemia
“The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance” è il nome di una piattaforma che sarà pubblicamente consultabile da lunedì 11 maggio e che ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento internazionale per raccontare la pandemia da coronavirus. L’archivio sarà infatti costantemente aggiornato sull’impatto del COVID-19 sulla nostra vita, a livello globale, attraverso i linguaggi della narrativa visuale (foto, video, testi, suoni). L’obiettivo è quello di tenere aperto l’archivio finché non sarà trovato un vaccino per il virus, raccontando la lunga fase di convivenza che ci aspetta. Il progetto è stato realizzato in collaborazione tra Cortona On The Move e Intesa Sanpaolo (con il contributo di Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Council of Europe – European Commission), coinvolgendo fotografi e videomaker di fama mondiale.
I contenuti della piattaforma sono organizzati in otto capitoli tematici, attraverso progetti d’autore commissionati ad artisti la cui linea narrativa principale è costituita dalle storie scaturite in questo periodo di crisi, concentrandosi su temi come l’emergenza sanitaria, il contraccolpo economico, le conseguenze sociali e individuali. Tra i principali temi ci sono quindi il vuoto urbano, l’isolamento domestico, l’abitudine alla nuova normalità e la rivincita della natura negli spazi lasciati dall’uomo. L’obiettivo è quello di creare un archivio permanente che raccolga immagini, documenti, fatti, riflessioni ed emozioni di questo periodo storico drammatico e unico.
I progetti sono stati commissionati dal festival internazionale di visual narrative Cortona On The Move che, come operatore culturale, sente l’esigenza e allo stesso tempo la responsabilità di raccontare questo periodo storico che lascerà un segno indelebile nelle società contemporanee e future. Un’esigenza condivisa da Intesa Sanpaolo, nella consapevolezza che il compito di un’impresa bancaria di rilevanza nazionale sia di concorrere non solo alla crescita economica, ma anche a quella culturale e civile del Paese.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, afferma: «Rafforziamo la nostra collaborazione con Cortona On the Move, anche nel nuovo format e ancor più nel particolare momento storico che stiamo vivendo, rinnovando l’interesse per la fotografia come strumento di indagine sociale e di approfondimento del presente. Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo guarda da sempre con attenzione a questo linguaggio espressivo di grande attualità. Lo dimostrano le tante iniziative recentemente realizzate attorno alle nostre collezioni, come sull’Archivio Publifoto, e soprattutto l’annuncio della nascita delle Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo a Torino, quarto museo della Banca, principalmente dedicato alla fotografia e al mondo digitale.»
La visione parte dall’Italia per allargarsi al mondo. Dall’11 maggio saranno online sulla piattaforma: Covid on Scene di Alex Majoli, un racconto dell’Italia da nord a sud durante il lockdown; Simon Norfolk ed Edoardo Delille che con Lost Capital e Silenzio indagano la bellezza in una Londra e una Firenze deserte; la prima parte di un ampio lavoro di Gideon Mendel che, ancora da Londra, narra i cambiamenti nella vita delle persone fuori e dentro casa; il progetti video Afuera, attraverso cui il visual artist Luis Cobelo getta da un terrazzo uno sguardo a 180 gradi sul lockdown di Barcellona, Sill air in cui Harsha Vadlamani rappresenta la fase di distanziamento personale in India, COndiVIDendo 19 di Mattia Crocetti: un progetto di ritratto collaborativo con italiani a casa durante il lockdown; Gabriele Galimberti che con Support Local Business avvia la riflessione sulle conseguenze economiche del Covid-19 attraverso le storie di rivincita dei negozi di prossimità; Next stop, in cui Daniele Ratti fotografa le autostrade e gli autogrill italiani svuotati dalla pandemia e sempre in Italia Mattia Balsamini e Raffaele Panizza ci raccontano le realtà del Made in Italy riconvertite in produzioni sanitarie e medicali per ovviare alle esigenze dell’emergenza sanitaria.
Oltre ai progetti già commissionati, dal 18 maggio partirà una open call per i visual artist realizzata in partnership con LensCulture, una delle più grandi comunità online della fotografia contemporanea, allo scopo di raggiungere tanti luoghi del mondo. Inoltre, l’archivio selezionerà e ospiterà a rotazione progetti indipendenti di visual narrative per arricchirsi di punti di vista differenti.
L’archivio non si comporrà di sole immagini d’autore. La pandemia da Covid-19 è al centro dell’attenzione di milioni di cittadini e decine di migliaia testate giornalistiche in tutto il mondo. La piattaforma dedica spazio a questo universo narrativo attraverso due sezioni distinte: social network con immagini iconiche tratte da Instagram e media con i servizi di rilievo usciti sulle testate internazionali.
“The COVID-19 Visual Project. A Time of Distance” è realizzato con il patrocinio della Regione Toscana, promosso da Comune di Cortona e Comune di Reggio Emilia e si inserisce nell’ambito del progetto “Sinergie” realizzato grazie al supporto di Presidenza del Consiglio dei Ministri / Dipartimento della gioventù e Anci.
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che, proprio per venire incontro alla normative di sicurezza per il contenimento del contagio, si è svolta in forma digitale. Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti istituzionali di Cortona On The Move e di Intesa Sanpaolo, ideatori e produttori della piattaforma, hanno partecipato il fotografo Alex Majoli, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e il Sindaco del Comune di Cortona, Luciano Meoni.
“Abbiamo sempre fatto attenzione ai contenuti visivi, ma il concetto di archivio digitale permanente è una novità. – ha spiegato Arianna Rinaldo, direttrice artistica del festival Cortona On The Move, la cui edizione 2020 è ancora in bilico a causa dell’emergenza sanitaria – Da una parte c’era la nostra necessità di documentare il momento storico in cui siamo coinvolti, dall’altra il desiderio di creare qualcosa che continui a crescere. Questa edizione del festival non si chiude, ma crea un archivio che rimarrà, in continua evoluzione, che guarda anche alle conseguenze a lungo termine di questa pandemia, non solo a livello economico, ma anche sociale e personale. Non saremo mai esaustivi, ma il progetto è ambizioso e globale, strutturato in più capitoli per prendere in considerazione diverse tematiche. La speranza è quella di arrivare anche ad altri fotografi che stanno già lavorando sul tema del COVID-19, che magari abbiano il desiderio di depositare il loro lavoro o reportage in questo archivio collettivo.”
“Siamo contenti di questo progetto, che potrà rilanciare Cortona in un momento così particolare – ha commentato il Sindaco Luciano Meoni – Stiamo vivendo una vita che nessuno avrebbe mai immaginato fino a poco tempo fa, non è facile, ma credo che tutti usciremo arricchiti da questa situazione, imparando ad apprezzare quelle bellezze che forse avevamo tralasciato con il tempo. Dobbiamo andare avanti, trasmettendo positività e voglia di fare: questo progetto potrà dare anche un contributo al rilancio del turismo, valorizzando le bellezze di Cortona stando in sicurezza.”
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