Il fine settimana del 47° Cantiere Internazionale d’Arte si apre alle 18 nel Cortile delle Carceri con l’Ensemble degli Intrigati. Organico specializzato nel repertorio d’avanguardia, costituito in maniera modulare e versatile così da presentarsi in formazioni varie, il gruppo sarà diretto da Carlo Boccadoro e Alessio Casinovi, presentando un programma impegnativo su musiche di Antonioni, Donatoni, Gentilucci, Galante, Panni, Darmanin. Un innovativo repertorio di lavori contemporanei tra cui si evidenzia la prima esecuzione italiana di 𝘏𝘦𝘬𝘢𝘵𝘦, brano composto dal giovane clarinettista Francesco Darmanin.
Alle 19:30 sarà il castello di Sarteano a farsi scenario teatrale per l’allestimento itinerante di 3//Decameron. La Nuova Accademia degli Arrischianti, gruppo attivo dal 1986, porterà in scena le dieci giornate narrate dal capolavoro del Boccaccio. La regista Laura Fatini firma quindi 10 novelle: le prime tre (Melchisiedec e il Saladino, Paganino da Monaco, Lo Stalliere del Re Agilulfo) saranno rappresentate venerdì 22 e il 29 luglio; altre tre (Tancredi e Ghismunda, Pietro di vinciolo, Chichibio e la gru) il 23 e il 30 luglio; infine quattro (Peronella e il doglio, Calandrino e Buffalmacco, Pinuccio e la Niccolosa, Ghino di Tacco e L’abate di Cluny) saranno messe in scena negli appuntamenti domenicali del 24 e del 31 luglio. Tradotti con differenti declinazioni teatrali, i testi di Boccaccio si scopriranno tra i boschi e le mura antiche del Castello, invitando il pubblico a seguire l’itinerario tracciato dai 33 attori, musicisti e tecnici.
Alle 21:30 si torna nella piazza principale di Montepulciano, per la grande danza, con due diverse coreografie. Si inizia con Ototeman, proposta per la prima volta in Italia dalla COB-Compagnia Opus Ballet, di e con Sofia Galvan e Stefania Menestrina, guidate dalla direttrice artistica Rosanna Brocanello che delinea l’idea del lavoro: “Le due interpreti hanno completa libertà fisica e concettuale. Un flusso di movimento che ha portato alla creazione di immagini mutaforme che appaiono e scompaiono esattamente come nascono. Tra queste, di maggior ispirazione è stata la figura del totem, un’entità naturale o soprannaturale con un significato simbolico che viene evocata dentro di sé. Lo spirito-guida è in questo caso una versione leggera, ironica, complice e spensierata di loro stesse.”
A chiudere l’evento ci sono due stelle della danza internazionale: Silvia Azzoni e Oleksander Ryabko, principal dancers dell’Hamburg Ballett John Neumeier, una delle più prestigiose istituzioni del mondo. Echoes of life è il titolo dello spettacolo che unisce le creazioni di Kristina Paulin, Marc Jubete e Thiago Bordin; l’estetica neoclassica si staglia sulla musica dal vivo eseguita dal pianista Michal Bialk che esegue brani di Debussy, Glass, Schumann, Rachmaninoff, Schubert, Tscherepnin, Ravel, Bach; con il coordinamento artistico di Azzurra Di Meco.