Il Decreto Cultura è legge: tutte le novità
Con l’approvazione definitiva da parte del Senato, il Decreto Cultura portato in aula da Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività culturali del Governo Renzi, è diventato legge. Il Decreto Cultura contiene importanti misure per il settore, una serie di agevolazioni fiscali e di misure per incentivare l’economia culturale e tante altre novità, che passeremo in breve rassegna.
Artbonus. Il Decreto Cultura prevede un credito d’imposta del 65% per donazioni a favore di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, musei, siti archeologici, biblioteche e archivi pubblici, spese di investimento per teatri pubblici e fondazioni lirico-sinfoniche. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per la trasparenza, i soggetti beneficiari delle erogazioni liberali dovranno comunicare mensilmente al Mibact l’ammontare delle erogazioni ricevute e il loro utilizzo, sia nei propri siti web istituzionali che nel sito del Mibact.
Grande Progetto Pompei. Viene rafforzata la normati anticorruzione, innalzata la garanzia a corredo delle offerte delle imprese dal 2% al 5% del prezzo base del bando e viene adottato un piano di gestione dei rischi e individuazione di un responsabile di comprovata esperienza e professionalità. Al fine di rispettare la scadenza del programma comunitario e accelerare la realizzazione degli interventi è costituita una segreteria tecnica di progettazione presso l’Unità Grande Pompei, composta da non più di 20 persone.
Reggia di Caserta. Entro il 31 dicembre 2014 partirà il progetto di riassegnazione degli spazi dell’intero complesso della Reggia di Caserta, comprendente la Reggia, il Parco reale, il Giardino all’inglese, l’Oasi di San Silvestro e l’Acquedotto Carolino, con l’obiettivo di restituirlo alla sua destinazione culturale, educativa e museale. A tal fine verrà nominato un commissario straordinario, consegnatario unico dell’intero complesso, che dovrà coordinare tutti i soggetti pubblici e privati operanti negli spazi del complesso della Reggia per garantire la realizzazione del progetto.
Tax Credit. Il Decreto Cultura intende attrarre investimenti esteri in Italia nel settore della produzione cinematografica, grazie all’innalzamento del limite massimo del credito d’imposta da 5 a 10 milioni di euro. Tale innalzamento è previsto per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d’opera italiana, film o parti di film stranieri. Lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al e cinema e agli audiovisivi viene inoltre aumentato da 110 a 115 milioni di euro. Le misure comprendono agevolazioni sul credito di imposta a favore delle piccole sale cinematografiche esistenti dal 1° gennaio 1980, pari al 30% dei costi sostenuti per il restauro e l’adeguamento strutturale e tecnologico. Il beneficio è relativo agli anni 2015 e 2016 e potrà essere utilizzato anche per il ripristino di sale inattive.
Periferie. A partire dal 2014, una quota pari al 3% delle risorse aggiuntive annualmente previste per le infrastrutture e iscritte nello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è destinata alla spesa per investimenti in favore dei beni culturali. Per i prossimi tre anni, 3 milioni di euro di queste risorse sono destinati a finanziare progetti culturali nelle periferie urbane elaborati dagli enti locali.
Capitale della Cultura. Ogni anno il Consiglio dei Ministri conferirà il titolo di “Capitale italiana della cultura”. I progetti presentati dalla città designata saranno finanziati dal Cipe, su proposta del Mibact, a valere sulla quota nazionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Viene inoltre creato il “Programma Italia 2019” per riconoscere l’importanza strategica dei progetti presentati da tutte le città italiane candidate alla ‘Capitale europea della cultura’.
Giovani. Il Decreto Cultura prevede una deroga alle norme che limitano l’assunzione di personale a tempo determinato in favore dei giovani nel settore cultura. Gli istituti e i luoghi della cultura pubblici, infatti, potranno assumere professionisti di età non superiore a 40 anni da impiegare nel rafforzamento dei servizi di accoglienza e assistenza al pubblico e nel potenziamento degli interventi di tutela, vigilanza, ispezione, protezione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
Soprintendenze. I pareri delle soprintendenze potranno essere riesaminati d’ufficio o su istanza di un’altra amministrazione pubblica. Il riesame dovrà avvenire entro 10 giorni dalla richiesta da parte di una commissione regionale di garanzia interna al Mibact. Per scongiurare ritardi, se la commissione non darà il parere nei 10 giorni si intenderà confermato il parere del soprintendente.
Direttori dei grandi musei. Previsto l’inserimento di procedure di selezione pubblica nei poli museali e negli istituti della cultura statale di rilevante interesse nazionale, relativamente agli incarichi dirigenziali. Le selezioni pubbliche, per una durata da 3 a 5 anni, potranno riferirsi a dirigenti anche esterni alle Pubbliche Amministrazioni, purché siano di comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali ed esperienza di gestione di istituti e luoghi della cultura.
Foto libere nei musei. Sarà possibile scattare liberamente foto nei musei per uso personale e senza scopo di lucro. Sono esclusi i beni archivistici e e librari, per i quali restano in vigore le norme attuali per la consultazione e l’accesso ai documenti.
Digitalizzazione turistica. Per sostenere la competitività del sistema turismo, favorendo la digitalizzazione del settore, per i periodi di imposta dal 2015 al 2019, agli esercizi ricettivi singoli o aggregati, è riconosciuto un credito d’imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti fino all’importo massimo complessivo di 12.500 euro. Il credito di imposta è riconosciuto esclusivamente per spese relative all’acquisto di siti e portali web, inclusa l’ottimizzazione per i sistemi di comunicazione mobile, programmi informatici per prenotazioni online ed e-commerce, per potenziarne la distribuzione sui canali digitali, per servizi di comunicazione e web marketing, per la realizzazione di impianti wi-fi. Anche le agenzie di viaggi e i tour operator incoming potranno beneficiare per tre anni di un credito di imposta del 30% dei costi sostenuti per investimenti in digitalizzazione.
Riqualificazione strutture ricettive. Il Decreto Cultura prevede altre tax credit in favore delle spese sostenute dagli alberghi per l’ammodernamento delle strutture e degli arredi. Al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva per accrescere la competitività delle destinazioni turistiche, alle strutture ricettive esistenti alla data del 1° gennaio 2012, è riconosciuto un credito d’imposta del 30% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Beni demaniali per nuovi itinerari turistici. Per favorire la realizzazione di itinerari moto-ciclo turistici, le case cantoniere, i caselli e le stazioni ferroviarie o marittime, le fortificazioni e i fari possono essere concessi in uso gratuito a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da giovani fino a 35 anni. Il termine di durata della concessione non potrà essere superiore a 7 anni.
Distretti turistici. Il Decreto Cultura prevede la creazione di distretti turistici grazie all’individuazione di zone a “burocrazia zero” dove sono semplificate le procedure di avvio ed esercizio delle attività imprenditoriali. Dal 2015, inoltre, anche le imprese turistiche create da persone di età inferiore ai 40 anni potranno godere delle agevolazioni fiscali previste per le start up.
Task-Force calamità. A seguito del verificarsi di eventi calamitosi per i quali sia vigente o sia stato deliberato lo stato d’emergenza, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, con proprio decreto, può, in via temporanea e comunque per un periodo non superiore a cinque anni, riorganizzare i propri uffici esistenti nelle aree colpite dall’evento calamitoso, fermo rimanendo la dotazione organica complessiva.
ENIT. Per assicurare risparmi della spesa pubblica e migliorare la promozione dell’offerta turistica nazionale, il Decreto Cultura prevede la trasformazione dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) in ente pubblico economico, sottoposto alla vigilanza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’ENIT, nel perseguimento della missione di promozione nazionale del turismo, interviene per individuare, organizzare, promuovere e favorire la commercializzazione dei servizi turistici, culturali e dei prodotti enogastronomici, tipici e artigianali in Italia e all’estero, con particolare riferimento agli investimenti nei mezzi digitali.