Importanti novità per l’editoria digitale: la tassazione sugli ebook scende dal 22% al 4%
La legge di stabilità 2015 approvata in Parlamento ha introdotto importanti novità in materia fiscale. Un provvedimento riguarda una modifica molto attesa sull’IVA per i libri digitali: la tassazione sugli ebook scenderà infatti dal 22% al 4%. Il provvedimento ha quindi dato una risposta positiva alla richiesta dell’Associazione italiana editori, che ha chiesto l’equiparazione della tassazione degli ebook a quella dei libri cartacei, portando entrambi i formati al 4%.
Una battaglia per l’editoria digitale che era stata portata avanti attraverso una campagna dal titolo #Unlibroèunlibro. La campagna, che ha riscosso grande successo sul web, mirava al rilancio degli ebook attraverso un abbassamento dei prezzi. Come si legge nel sito dell’iniziativa:
“In Italia i device per la lettura digitale stanno conoscendo una forte diffusione: nel 2013 gli ereader acquistati sono stati 2,4 milioni (+34,2%), i tablet 6,3 milioni (+65,7%) e gli smartphone 26,2 milioni (+43,0%). A essere in crescita è anche il tempo che gli italiani passano in loro compagnia. In un Paese dove 4 italiani su dieci (il 43% secondo Istat) leggono almeno un libro all’anno, intercettare lettori e non lettori attraverso i device che utilizzano maggiormente è la sfida da vincere per aumentare gli indici di lettura. Già oggi la lettura digitale, che nel 2013 ha registrato un +18%, cresce più di quanto non faccia la lettura dei libri di carta che, al contrario, nell’ultimo anno ha perso il 6,1%.
Perché allora, nella normativa fiscale, si parla di ebook e libri in termini differenti? Perché un libro può godere di un’IVA agevolata (4%), mentre secondo la direttiva europea un ebook è assimilato a un servizio elettronico e sconta il trattamento fiscale ordinario (22%)? Un libro è un libro, indipendente dal supporto. Perché non riconoscerlo?”
Con la legge di stabilità 2015 l’equiparazione tra i due formati è finalmente avvenuta. La differenza era stata stabilita dall’Unione Europea, che aveva stabilito che ogni bene digitale dovesse essere considerato un servizio ai fini della tassazione IVA, applicando quindi l’aliquota massima; con l’avvento degli ebook e del mercato dell’editoria digitale, però, molti paesi europei hanno cominciato ad applicare una tassazione agevolata, considerando tali prodotti un veicolo di crescita culturale e democratica.