La Valdichiana è pronta ad accogliere i profughi provenienti dalla guerra in Ucraina. Le istituzioni del territorio hanno varato un piano d’emergenza, in relazione alla situazione di crisi internazionale in corso, che vede la prefettura di Siena come cabina di regia. A questo scopo sono stati attivati i Centri di Accoglienza Straordinaria (Cas) e la possibilità, da parte dei Comuni, di attivare convenzioni con il Ministero dell’Interno per l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina, che potranno accedere ai percorsi assistenziali e sanitaria in via privilegiata rispetto ad altri richiedenti di protezione.
A Chianciano Terme è stato attivato un albergo sanitario che ha accolto le prime dieci persone e i numeri sono destinati a crescere. I primi arrivi riguardano principalmente donne con bambini, ospitati all’Hotel Firenze. Nei prossimi giorni sono previsti altri arrivi, anche a Montepulciano e in altri Comuni della Valdichiana.
“Sono persone disorientate che arrivano da una situazione difficilissima dopo un lungo viaggio avendo lasciato a casa mariti, figli e padri a combattere – ha detto il prefetto di Siena Maria Forte – siamo tutti pronti ad aiutarli ma è molto difficile quantificare i flussi perché stanno arrivando in forma non organizzata. Chi arriva ha parenti o amici ma non sempre possono ospitarli”.
In merito all’emergenza umanitaria causata dalla guerra in Ucraina, l’Asl Toscana sud est, in supporto alle Prefetture e agli enti territoriali, ha comunicato di aver predisposto le azioni necessarie per gestire la sorveglianza sanitaria ai profughi in arrivo.
Una volta che i cittadini ucraini sono arrivati nei nostri territori e segnalati alle Prefetture, il Dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana sud est provvederà ad effettuare i tamponi entro 48 ore dal loro arrivo; i test saranno eseguiti nella rete della Asl insieme al volontariato e alle farmacie. Nei cinque giorni successivi all’effettuazione del tampone, la singola persona dovrà osservare il regime di auto sorveglianza con obbligo di indossare la mascherina Ffp2, salvo che rientri in una categoria esentata. Chi non è vaccinato o non ha completato il ciclo vaccinale potrà ricevere il vaccino anti-Covid su base volontaria entro cinque giorni dal proprio arrivo.
Oltre al Covid, verrà attivata la verifica e l’eventuale vaccinazione per tutte le altre patologie come difterite, tetano e pertosse, e si procedere all’offerta di vaccini contro il morbillo, parotite, rosolia e al test per lo screening per la tubercolosi. Alle persone che arrivano sarà poi fornita una tessera codice STP (Straniero temporaneamente presente) per accedere alle cure ambulatoriali e ospedaliere o alle prestazioni occasionali di assistenza primaria (medici di medicina generale) e alla scelta del pediatra per i bambini.
All’interno del sito della prefettura è possibile trovare i moduli relativi all’accoglienza e all’ospitalità per i profughi ucraini. Per segnalare arrivi non ufficiali e attivare il percorso sanitario, è possibile chiamare il numero verde regionale 800556060
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