Eccoci al nostro terzo appuntamento con la Raccolta Differenziata, una buona pratica per risparmiare risorse e soldi, che però ancora stenta a diffondersi nei territori rurali come il nostro per diversi motivi. (Leggi: Raccolta differenziata: i Comuni più virtuosi della Valdichiana e Guida alla raccolta differenziata: #1 PLASTICA).
Oggi parliamo della raccolta della CARTA, un materiale che diamo spesso per scontato perché fa parte della nostra quotidianità apparentemente da sempre. Data la sua antichità, potremmo essere indotti a pensare che il suo ciclo di produzione sia sostenibile, se è andato avanti per così tanti secoli senza che non sorgessero problemi, ma la realtà delle cose è un po’ diversa.
La produzione della carta richiede l’impiego di molte sostanze chimiche, che fortunatamente con il passare del tempo stanno diventando sempre meno tossiche grazie alle normative nazionali e internazionali. Ad esempio, la resina utilizzata oggi è di origine vegetale e viene applicata lungo il percorso, evitando la contaminazione dell’acqua e riducendo al minimo l’impatto ambientale.
In passato, come sbiancante si usavano il cloro o il solfato di sodio, che oltre ad essere dannosi per l’ambiente erano pericolosi anche per gli operai che li maneggiavano. Oggi sono stati sostituiti con coloranti ottici, meno dannosi e meno costosi. Anche i pigmenti usati per colorarla possono essere tossici, a seconda della loro composizione.
Con l’avvento della meccanizzazione dei processi produttivi, l’uso della carta come materiale usa e getta è diventato un’abitudine molto economica. Negli ultimi 40 anni, il consumo mondiale di carta è aumentato del 400%: la maggior parte viene prodotta da alberi piantati appositamente per questo scopo in monoculture, che sono risaputamente dannose per l’ambiente, perché impoveriscono il suolo, riducono la biodiversità e privano alcune specie animali del loro habitat. Tuttavia, la produzione di carta non grava particolarmente sul problema della deforestazione, in quanto il numero di alberi nel mondo è aumentato del 297%.
La raccolta differenziata di carta e cartone in Italia è solida: nel 2015 registra oltre 3,1 milioni di tonnellate, +0,5% rispetto all’anno precedente. I dati Comieco mostrano una sostanziale stabilità della raccolta di carta e cartone al Nord e al Centro mentre il Sud continua il suo trend di crescita.
I motivi per cui si ricicla la carta sono generalmente il risparmio (di soldi e risorse) e la riduzione dell’inquinamento dato dai processi produttivi. In tutti i comuni sono presenti i cassonetti gialli per la raccolta della carta, sui quali solitamente è riportato cosa può e cosa non può essere buttato lì dentro.
VANNO NEL CASSONETTO DELLA CARTA
I poliaccoppiati con prevalenza di carta, come i cartoni per le bevande (prima svuotati e sciacquati), vanno in genere nella raccolta differenziata carta, ma per esserne certi occorre seguire le indicazioni del gestore della raccolta differenziata e le indicazioni fornite dal produttore sull’imballaggio.
NON VANNO NEL CASSONETTO DELLA CARTA (ma nell’indifferenziato)
COME SI RICICLA
Schiaccia e spezza le scatole di cartone prima di gettarle. Ridurne il volume permette di avere più spazio nei cassonetti e di poter lavorare meglio il materiale presso l’impianto di valorizzazione.
Elimina nastri adesivi, colla, etichette, punti metallici e altri materiali dal cartone prima di metterlo nel cassonetto.
Gli imballaggi ingombranti non vanno lasciati fuori dal cassonetto, ma vanno portati in discarica. Chiamando la discarica o compilando questo modulo online, è possibile prenotare il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti presso la propria abitazione.
COME RISPARMIARE SPRECANDO MENO CARTA?
Ricordiamoci che sprecare carta è un costo! Non dobbiamo mai dimenticare che quando compriamo un prodotto al supermercato paghiamo anche il materiale dell’imballaggio, e che con le nostre tasse paghiamo lo smaltimento della spazzatura: più ne produciamo più ci costa). Esistono vari modi per ridurre la quantità di carta che buttiamo nel cestino ogni settimana, ecco alcuni consigli:
PENSA PRIMA DI STAMPARE
USA LA CARTA IN MODO EFFICIENTE
USA CARTA PIÙ SOTTILE
RIDUCI LA POSTA INDESIDERATA
RIUSA LA CARTA!
NON COMPRARE CARTA CHE NON PUÒ ESSERE RICICLATA
PREFERISCI I FORMATI DIGITALI ALLA CARTA, QUANDO POSSIBILE
Oggigiorno sarebbe buon costume che tutte le strutture pubbliche e tutti gli uffici si dotassero di cestini per la raccolta differenziata, per incentivare il personale a gettare con consapevolezza i propri rifiuti. Molte persone sostengono di non fare la raccolta differenziata perché semplicemente non ci pensano, ma questa non può essere una scusa per giustificare lo spreco.
Link utili e fonti: