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‘Identità’, il Festival Orizzonti svela il programma della 19esima edizione

‘Identità’, il Festival Orizzonti svela il programma della 19esima edizione

La 19esima edizione del Festival Orizzonti 2021 prende vita e presenta la sua ‘Identità’ in una conferenza stampa organizzata presso il Teatro Mascagni della Città di Chiusi, alla quale sono intervenuti Juri Bettollini, Sindaco di Chiusi e Presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte, Fulvio Benicchi, Direttore Generale Fondazione Orizzonti d’Arte, Patrizia Coletta, Direttore Fondazione Toscana Spettacolo Onlus e Gianni Poliziani, direttore artistico Fondazione Orizzonti d’Arte.

La nuova edizione del Festival, il cui tema scelto è l’identità, si svolgerà dal 1 all’8 di Agosto 2021 nel centro storico di Chiusi e sarà in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. Per questa nuova edizione la Fondazione Orizzonti ha scelto di sviluppare il programma attorno al concetto identità perché la pandemia e il difficile periodo che siamo stati chiamati a vivere ha fatto, in qualche modo, perdere la nostra identità, facendola diventare qualcosa di poco conto, presi a disegnare possibili scenari futuri indipendenti dalla nostra volontà. Ma la nostra identità, il nostro essere padroni indiscussi delle nostre vite non poteva non prendere il sopravvento e per questo la nuova edizione del Festival Orizzonti è una combinazione di identità diverse.  Ogni evento, ogni spettacolo permetterà di immergersi in storie raccontate attraverso prosa, teatro ragazzi, laboratori, musica, danza, canto e mostre, il tutto immerso nella straordinaria bellezza del centro storico, epicentro di una settimana intera di eventi distribuiti in orari diversi.

“Anche quest’anno, nonostante il periodo non facile dal punto di vista economico e sanitario, riusciamo a far vivere alla nostra città il Festival Orizzonti, con un’identità ricca e con prospettive chiare e lungimiranti. La pandemia ha duramente colpito anche il settore artistico, mesi contrassegnati da rinunce, rinvii e ristrettezze economiche facendo mancare al nostro tessuto sociale quelle idee e quei progetti che ci permettono di vivere a pieno la bellezza della nostra città, del nostro Festival Orizzonti e del nostro teatro. La 19esima edizione del Festival Orizzonti rappresenta un punto di vera ripartenza, non solo delle attività della Fondazione ma di tutto il comporto artistico del nostro territorio. Ed è con una ritrovata e nuova energia ottimismo che dobbiamo tornare a vivere il nostro teatro, la nostra vita artistica e la nostra città perché questo ci ripaga di tutti gli sforzi e i sacrifici fatti nell’ultimo periodo. Ringrazio tutti nostri sponsor che rappresentano il vero valore aggiunto per la vita culturale di Chiusi e tutto il Cda della Fondazione per l’enorme lavoro svolto per farsì che Chiusi anche quest’anno possa vivere l’arte e la cultura appieno: Marco Fè, Giannetto Marchettini, Lucia Marcucci; il direttore generale Fulvio Benicchi, l’attuale direttore artistico Gianni Poliziani, i dipendenti Arianna Fè e Daniele Cesaretti, grazie a tutti e buon festival!” – è il commento del presidente della Fondazione e sindaco di Chiusi, Juri Bettollini.

Uno degli obiettivi principali della Fondazione Orizzonti per il 2021, era quello di riacquistare e di tornare ad organizzare gli spettacoli in Piazza Duomo e così è stato: Piazza Duomo sarà il punto centrale di attrazione. Il ritorno nella sua sede naturale, dopo due anni di assenza, è un segno di grande volontà da parte della Fondazione e dell’amministrazione comunale di valorizzare un evento che è ormai entrato nella tradizione culturale di Chiusi.

Da direttore generale della Fondazione Orizzonti mi permetto di dire che quest’anno avere dato vita al Festival è motivo di grande orgoglio per tutto il Consiglio di Amministrazione – dichiara Fulvio Benicchi, direttore generale della Fondazione Orizzonti d’Arte –  In primis ringrazio la Fondazione Toscana Spettacolo che oltre ad aiutarci con la scelta artistica, ha contribuito in maniera importante a livello organizzativo ed economico. La collaborazione con FTS va avanti ormai da tre anni e credo sia stata una delle cose più importanti che il consiglio di amministrazione sia riuscito a fare. Mi sento di ringraziare poi tutte le amministrazioni locali che ci hanno sostenuto confermando gli sponsor e la loro presenza. Per noi tutto questo è una grandissima soddisfazione, significa che la Fondazione Orizzonti, nonostante tutto, rimane un punto saldo della nostra comunità. Per il Festival Orizzonti 2021 mi auguro che tornando in Piazza Duomo e aumentando la programmazione il pubblico sia più invogliato a partecipare. Il Festival rappresenterà un momento di ripartenza per la comunità chiusina e perché no un ponte verso un futuro più roseo

“Quello che proponiamo in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Fondazione Orizzonti d’Arte – spiega la direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – è un programma multidisciplinare in cui trovano posto la prosa, la danza, la musica ed il circo contemporaneo. Sono 12 gli appuntamenti che dal primo all’8 di agosto verranno ospitati nei luoghi più suggestivi del centro storico di Chiusi, animando la vita culturale della città e dando nuovo slancio alla socialità nell’estate che segna la ripartenza delle attività teatrali dal vivo. L’offerta artistica risponde alle esigenze di pubblici diversificati: dagli adulti, ai più piccoli, al pubblico delle famiglie. Paolo Hendel, Simone Cristicchi, Paolo Rossi, Roberto Latini, Gianni Poliziani, gli Ottoni dell’Orchestra della Toscana sono solo alcuni degli interpreti che compongono il cartellone del Festival Orizzonti: un programma ricco, caratterizzato dalla qualità, in grado di emozionare e far riflettere”.

 “Il Festival Orizzonti arriva in un momento importante, un momento di grande rinascita. Un rinascimento che, ripensandolo quindici mesi fa, avrebbe fatto sorridere e forse anche di più. Stiamo tornando a vivere le nostre vite come più ci piace, sperando che lo sia in maniera definitiva. Forse questo periodo ci ha cambiati dentro o forse no, resta comunque la voglia di provare sensazioni vere, di ritornare nelle strade e nelle piazze a riprenderci le nostre emozioni. Ho riflettuto a lungo su cosa avrebbe potuto definire il periodo passato e come identificare il nostro Festival. Ho pensato ad un viaggio, al viaggio personale che ognuno di noi ha fatto e ha realizzato in questo periodo particolare. Un viaggio che ci ha fatto capire quanto sia importante la nostra libertà anche nelle piccole cose, soprattutto nelle piccole cose. Un viaggio che non ci ha fatti spostare nemmeno di un metro fisicamente, ma ci ha fatto correre con la fantasia fino in capo al mondo. Un viaggio che ci ha aiutati a riscoprire una parola fondamentale nelle nostre vite: “Identità”, intesa come essere, come volontàdi esserci, di partecipare, di vivere, di distinguerci gli uni dagli altri, di avere senso di appartenenza ad una comunità, di essere unici, di essere sempre attori principali e protagonisti assoluti delle nostre vite” – spiega il direttore artistico Gianni Poliziani

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