Forte di un pubblico sempre numeroso ad applaudire il primo fine settimana di spettacoli, il 47° Cantiere Internazionale d’Arte presenta mercoledì 20 luglio tre appuntamenti incentrati sulla contemporaneità musicale. Si apre alle 18 all’Auditorium Falcone, con la presentazione-concerto Battiato Café Table Musik. Il compositore e scrittore Carlo Boccadoro ci accompagna, con la competenza ed acume di un carissimo amico e storico collaboratore alla scoperta di un Battiato inedito e ancora poco conosciuto, nel quale riscontriamo però tutti quei tratti di estro, lungimiranza e genialità che ne hanno caratterizzato il percorso più pop. Carlo Boccadoro, sarà impegnato anche come pianista insieme ad Andrea Rebaudengo nell’omaggio al percorso sperimentale di Franco Battiato, riscoprendo lavori inediti dell’artista siculo.
Alle 19 a San Casciano dei Bagni, il jazzista e compositore lombardo Massimiliano Milesi e il suo sassofono accompagneranno il pubblico alla scoperta di un programma in solo titolato Monodie Divaganti.
La giornata si conclude alle 21:30 presso la Fortezza di Montepulciano, dove il pianista jazz, ma con un’importante e riconosciuta esperienza internazionale nelle esecuzioni di repertorio barocco e contemporaneo, Stefano Battaglia che eseguirà al pianoforte LYRA, in memoria di Pier Paolo Pasolini, aprendo così il percorso dedicato al grande intellettuale simbolo del nostro paese nel mondo, e che sarà file rouge di tutta l’edizione del Cantiere.
Stefano Battaglia presenta il suo concerto, definendo la genesi di questo progetto d’ispirazione pasoliniana: “Ciò che rende irresistibile la sfida di mettere Pasolini in musica è proprio la comprensione della sua unitas multiplex, questa eccezionale caratteristica di molteplicità e unità che avvicina e comprende gli opposti (colto e popolare, sacro e profano, politico, etico e religioso nel contempo), la consapevolezza in linguaggi e tecniche espressive capaci di riunire, comprendere e comunicare contenuti assoluti attraverso percorsi così diversi e vari. Della tematica pasoliniana più forte, la sensibilità nei valori che espresse e per i quali lottò in contrapposizione coi valori dominanti del nostro tempo, rimane l’introspezione del dolore, la forza ed il rigore da lui emanato e perpetuato con feroce, disperata vitalità.”
1 comment