Il Comune di Monte San Savino, in virtù del decreto ministeriale, che riguarda l’introduzione dell’Imu sui terreni agricoli, non è stato più riconosciuto come comune montano o di collina.
In seguito a tale riclassificazione i terreni agricoli ancora esenti dall’imposta Imu saranno solo quelli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con requisito previdenza agricola.
La Casa comunale savinese si trova infatti ad un’altitudine di 330 metri s.l.m. e quindi rientra nello scaglione da 281 metri fino a 600 metri, cioè dove i terreni agricoli posseduti da soggetti privi dei requisiti suddetti sono tenuti al versamento dell’IMU.
Per tali terreni il termine per versamento dell’imposta municipale propria relativa all’anno 2014 è stato prorogato al 26 gennaio 2015. Il Sindaco Margherita Scarpellini alla luce della nuova imposta governativa ha scritto al Presidente Piero Fassino dell’Anci e Sara Biagiotti di Anci Toscana per esprimere la sua più viva preoccupazione sulla situazione venutasi a creare.
“Nello specifico al nostro comune è stato quantificato un taglio di euro 323.397,88 in ragione dell’Imu sui terreni agricoli – sottolinea Margherita Scarpellini – tutto questo sulla scorta di un provvedimento Ministeriale che ha tolto a Monte San Savino l’esenzione da comune montano di cui aveva finora beneficiato. Il taglio in questione determina un forte aggravio per gli equilibri di bilancio già verificati in sede di assestamento, nonché per il rispetto del patto di stabilità. Interpretando una volontà condivisa da tutti i colleghi Sindaci ho chiesto un intervento immediato presso il Governo affinché si arrivi ad una celere rideterminazione con effetti meno devastanti per gli enti locali e per i cittadini”.