L’arte che abbandona i luoghi convenzionali e va incontro a un pubblico sempre in cerca di nuovi stimoli culturali, è questo il nuovo progetto de Le Vie del Teatro in Terra di Siena. Una nuova associazione che si propone di realizzare gli accadimenti teatrali in un palcoscenico sconfinato, che immedesima e rappresenta il mutamento dei valori, verso un vero e proprio cambiamento epocale.
Questo palcoscenico è caratterizzato da case, giardini, pievi, abbazie, castelli e granai, ovvero l’intero territorio della Valdichiana, Valdorcia e delle Terre di Siena. Questi territori saranno i veri protagonisti degli accadimenti teatrali, spazi deputati ad accogliere di volta in volta i laboratori e gli spettacoli.
La nuova associazione è stata presentata ieri, 30 luglio, alla Biblioteca Comunale di Sarteano, alla presenza del Sindaco Francesco Landi, di Marilisa Cuccia, presidente dell’Abbazia di Spineto e presidente dell’associazione e di Marco Filiberti direttore artistico e fondatore.
Marco Filiberti, autore e regista di cinema e teatro, è già stato segnalato all’attenzione di pubblico e critica con “Poco più di un anno fa” e “Il compleanno”, film approdati con grande successo al Festival di Berlino e alla Mostra del Cinema di Venezia. Presidentessa dell’associazione è Marilisa Cuccia, da sempre grande amante del teatro, che con questa associazione vuole ridare a questa realtà culturale la sua dimensione artigianale e restituire a questi luoghi la loro vocazione artistica.
“Ho accolto con grande entusiasmo – commenta Marilisa – questo progetto perché sono da sempre attenta al teatro. E’ una delle attività che permette di crescere e arricchirsi, e che in questi ultimi anni è stata meno al centro dell’attenzione. Mi piace questa nuova forma di fare teatro, lavorare con i ragazzi e partecipare con il pubblico. Il desiderio di questa drammaturgia è difendere un patrimonio storico e ambientale di rara bellezza e integrità e, al contempo provare ad interpretarlo, con un pensiero rivolto anche alle generazioni future”.
Le Terra di Siena si trasformano così in una sorta di “distretto culturale”, capace di conferire ad una intera comunità un suo ruolo specifico nel “risorgimento” della cultura. Marco Filiberti commenta così:
“ Credo che questo territorio che ancora ambisce ad essere non solo un luogo fisico, ma un luogo del’anima possa farsi interprete di una proposta di un’esistenza sostenibile anche attraverso un Via legata al territorio”.
Il sindaco Francesco Landi si dice orgoglioso e felice della nascita di questa nuova associazione nonostante la difficile realtà economica in cui ci troviamo ad affrontare:
“Investire in cultura, di questi tempi è molto difficile e i continui tagli in bilancio rendono ancora più difficile andare incontro alle esigenze della cittadinanza”.
Per dare avvio all’attività dell’associazione, verranno messi in scena due spettacoli, il primo dal 3 al 5 settembre alla Dimora Buonriposo e sarà la nuova produzione di Marco Filiberti, Conversation Pieces, basata sul poema drammaturgico Manfred e sulla tragedia in versi Cain, entrambi di George Gordon Byron, adattati dal regista come un morality play in due atti unici e ridotti a due personaggi. La messa in scena all’aperto, essenziale e sospesa tra acqua, terra e cielo, gioca con una struttura in fieno, ideato dallo scenografo Benito Leonori, richiama i resti di un anfiteatro greco-romano. In scena gli attori David Gallarello e Luigi Pisani.
Il secondo appuntamento sarà dal 31 ottobre al 1 novembre, con “Le ultime sette parole di Cristo” di e con Giovanni Scifoni, che avrà come scenario la chiesa dell’Abbazia di Spineto. Tra ironica leggerazza romanesca e profondità filosofiche e spirituali, Scifoni indaga il messaggio cristologico alla luce della disillusione di un’epoca di transizione quale la nostra.