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Mens Sana in Corpore Chiana:Piccoli cambiamenti per una spesa sostenibile

Mens Sana in Corpore Chiana:Piccoli cambiamenti per una spesa sostenibile

Oggi si parla molto di spesa sostenibile, ma cosa significa? Come si fa? A risponderci la nutrizionista Virginia Lucherini, scrittrice della rubrica Mens Sana in Corpore Chiana.

Una spesa sostenibile è un atto di coscienza e consapevolezza nei confronti dell’ambiente in cui viviamo, sempre più inquinato e danneggiato dalle nostre malsane abitudini, e significa mettere in pratica anche piccoli cambiamenti quando siamo al supermercato che possono davvero fare la differenza diminuendo l’impatto ambientale.

La prima cosa che consiglio per iniziare a fare una spesa più consapevole è quella di controllare dispensa e frigo di casa prima di andare a fare la spesa per capire il reale bisogno di acquistare i prodotti; quindi, molto utile a tale scopo, è stilare una lista della spesa con i cibi di cui abbiamo davvero necessità e non solo quelli di cui abbiamo voglia in quel momento. Ciò ci permette di fare un focus preciso sui cibi mancanti e di non acquistare cibi inutili evitando così anche lo spreco alimentare.

Una volta al supermercato è preferibile utilizzare il cestino piuttosto che il carrello grande (a meno che non si debba fare una spesa importante o per più famiglie) in modo da non avere la tentazione di riempirlo troppo con prodotti che non ci servono. Meglio ancora portare da casa delle borse di stoffa in cui riporre i prodotti man mano che li prendiamo dagli scaffali e portarli a casa senza l’uso di buste di plastica. Oggi le piccole buste per la spesa sono per lo più biodegradabili e riutilizzabili anche per gettare i rifiuti, ma esistono ancora grandi sacchi in plastica spessa che inquinano moltissimo l’ambiente una volta gettate via.

Nel reparto “frutta e verdura” acquistiamo solo prodotti di stagione: questa scelta, oltre ad essere sana poiché gli alimenti di stagione hanno le proprietà nutrizionali di cui necessita il nostro corpo in quella determinata stagione, farà bene anche all’ambiente perché i prodotti non di stagione costano di più (coltivarli fuori stagione ha un costo maggiore). 

Non per questo allora dobbiamo cadere nella scelta di cibi che da noi sono fuori stagione ma provengono da altri Paesi dell’Europa e del mondo, perché anche questo ha un impatto ambientale molto forte: se pensiamo al trasporto servito per portare da noi quei prodotti, inevitabilmente pensiamo alla quantità di emissioni di anidride carbonica prodotta. 

Il suggerimento è quello di scegliere il più possibile alimenti locali, meglio se a km 0, dove vengono coltivati, raccolti al momento e venduti. Il mercato è un ottimo luogo dove mettere in pratica questi consigli e anche pensare di creare un proprio orto, per chi ne ha la possibilità in termini di spazio esterno, è un’idea sana e sostenibile. 

Inoltre, nella nostra zona ci sono molte aziende agricole che producono vegetali di stagione di qualità e non solo, anche cereali, farine e carni allevate e cresciute qui: sta a noi andarle a cercare nella campagna Valdichiana e selezionare i prodotti che ci interessano.

Infine, scegliamo frutta e verdura sfusa e non confezionata: gli imballaggi in plastica, oltre ad essere nocivi per la nostra salute in quanto contenenti interferenti endocrini (sostanze che interferiscono con i nostri ormoni portando nel tempo anche a patologie serie) sono nocivi anche per il nostro pianeta. Una volta scelti i prodotti da acquistare riporli possibilmente in sacchetti di carta (anche portati da casa) o nei sacchetti compostabili messi a disposizione dal supermercato.

La maggior parte dei prodotti presenti al supermercato sono confezionati per ovvi motivi igienico-sanitari; tuttavia, anche tra questi prodotti c’è differenza in base al tipo di confezione. È sempre bene preferire cibi conservati in vetro o cartone piuttosto che in plastica e alluminio, sia perché i primi si riciclano meglio dei secondi sia per motivi salutari (anche l’alluminio, come la plastica, è un interferente endocrino). 

Quando possibile è preferibile scegliere alimenti sfusi, tipo legumi, cereali, frutta secca, semi oleosi, per evitare confezioni e imballaggi di vario tipo. Purtroppo, sul nostro territorio ci sono ancora pochi negozi che permettono di acquistare prodotti sfusi, ma ci auguriamo che incentivando i consumatori a questo tipo di acquisto la richiesta cresca e di conseguenza nascano nuovi punti vendita per una spesa più sostenibile.

Per gli amanti del caffè un altro piccolo cambiamento da fare per ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente è quello di scegliere cialde del caffè compostabili o meglio ancora tornare alla cara vecchia moka. Ne trarrebbe vantaggio sia il pianeta (pensate a quanta plastica in meno ci sarebbe!) sia il nostro palato che riscoprirebbe il vero aroma del caffè.

Una scelta importante sarebbe quella di non acquistare più l’acqua in bottiglie di plastica, ma in vetro oppure più semplicemente bere l’acqua del rubinetto che nel nostro territorio è fortunatamente potabile. Nel caso voleste accertarvi della potabilità dell’acqua dell’acquedotto dal quale vi rifornite vi basterà andare su sito di Nuove Acque e inserire i dati richiesti. La ricerca vi mostrerà tutti i parametri necessari (pH, durezza, conducibilità, nitriti etc.) comparati ai limiti normativi.

Per ridurre le bottiglie piccole di acqua ci possiamo invece organizzare sostituendole con borracce (non in plastica!) da portare sempre con noi (in borsa, in auto, in ufficio…) e ricaricarle nelle varie fontanelle del paese.

Un’altra indicazione utile quando facciamo la spesa girando nei vari corridoi è quella di prendere in mano un prodotto e leggere la lista degli ingredienti (non tanto l’etichetta) per capire cosa contiene al suo interno

Per fare un esempio pratico un barattolo di passata di pomodoro deve contenere al suo interno solo pomodoro e al massimo sale, non altro! 

Se si cominciano a leggere una serie di ingredienti significa che quel prodotto è processato, ovvero lavorato, e sicuramente avrà meno benefici per la nostra salute. Inoltre, chiediamoci se davvero quel prodotto ci serve prima di riporlo nel cestino o nella borsa: lo compriamo perché ci serve realmente o solo perché ne abbiamo voglia? Anche la risposta che ci diamo può fare la differenza.

Probabilmente una spesa più attenta potrebbe costarci di più in termini economici e di questi tempi risparmiare è importante, ma sicuramente il costo più alto che paghiamo è quello di vivere in un ambiente sempre più inquinato se continuiamo a fare scelte non consapevoli. 

Da una spesa più sostenibile ne trarremo senza dubbio un guadagno, sia per la nostra salute (se pensiamo con quanta plastica in meno verremmo in contatto e quindi quante tossine in meno toccheremo e inaleremo) sia per la natura che ci circonda.

Non è facile e scontato liberarsi da subito di tutta la plastica che ci circonda e che acquistiamo con i prodotti alimentari ma anche con i prodotti per la pulizia della casa e per la cura della persona, ma possiamo iniziare a diminuirla gradualmente dalle nostre case. Anche solo un cambiamento tra quelli suggeriti può far respirare di più l’ambiente e anche i nostri polmoni.

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