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Molino dell’Astrone, nuova vita per il bene confiscato alla mafia

Molino dell’Astrone, nuova vita per il bene confiscato alla mafia

Lo scorso 21 luglio l’amministrazione comunale di Chiusi ha firmato il contratto di comodato gratuito per l’utilizzo dell’immobile Molino dell’Astrone. Il bene, adibito in origine ad agriturismo con annesso ristorante e piscina, rientra tra le proprietà confiscate e sequestrate alla criminalità organizzata autorizzata dal Tribunale di Napoli nel 2010.

Già a partire dal mese di gennaio 2022 il Comune di Chiusi aveva manifestato l’interesse alla destinazione del bene confiscato per fini sociali, rinnovando la precedente richiesta già inoltrata nel 2018, trasmettendo il progetto di utilizzo dell’immobile realizzato dall’Associazione “Durante e Dopo di Noi”.

Il bene è stato così assegnato in via temporanea, in attesa dell’assegnazione definitiva che avverrà al momento della decisione da parte della Corte di Cassazione. Nel frattempo, essendo stata riconosciuta la validità del progetto per fini sociali il giudice ha ritenuto fondamentale l’utilizzo del bene da parte del Comune di Chiusi.

Giovedì 21, dopo la firma dell’atto, avvenuta alla presenza del Sindaco Sonnini, dell’assessora al sociale Talozzi e dei funzionari del Tribunale di Napoli, è stato possibile effettuare anche il sopralluogo presso l’immobile, che tutt’oggi si trova in buone condizioni. Il tempo è come se si fosse fermato a dieci anni fa, con solo la vegetazione che ha preso possesso della struttura.

Nell’attesa della assegnazione definitiva sarà possibile effettuare degli interventi minimi di pura manutenzione ordinaria che permetteranno il normale utilizzo dell’immobile da parte dell’associazione.

“Il Molino dell’Astrone, un luogo sottratto alla mafia, – dichiarano il Sindaco Gianluca Sonnini e l’assessora Maura Talozzi era da tempo un progetto ed un sogno di Cristina, presidente dell’associazione “Durante e dopo di noi”. Un progetto realizzato per poter ampliare gli spazi a disposizione dei suoi ragazzi e delle loro famiglie e creare qualcosa di unico e nuovo con la collaborazione di tutti. A causa della pandemia però, tutto si era fermato, ma credendo nella bontà di questa idea, con l’aiuto degli uffici preposti, abbiamo preso contatto con il Tribunale rinnovando l’interesse per l’affidamento del bene. L’affidamento per il momento sarà solo temporaneo, perché il procedimento non è ancora concluso, ma è comunque un passo in avanti che l’Amministrazione ha fatto grazie all’ascolto, alla propositività e alla progettazione da parte dell’associazione stessa.

“Quanto raggiunto fino adesso è un evento importante per tutta la comunità ed è il riscatto di un luogo all’insegna della legalità e del bene comune. Richiederà impegno e collaborazione da parte di tutti ma ci darà la possibilità di vedere la realizzazione di un progetto unico”.

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