“La Divina Commedia” di Dante Alighieri è da sempre considerato il prodotto più alto della letteratura italiana; non riguardando solo il poeta come individuo, l’opera è in grado di rappresentante l’intero genere umano. È forse per questo che ‘La Divina Commedia’ è il testo più usato per gli adattamenti teatrali, risultando, con i suoi oltre sette secoli di vita, sempre attuale, moderna e corrente.
Lo stesso motivo che ha spinto Mario Bastreghi, poliziano, appassionato di classici della letteratura e di teatro, nonché regista per passione della Compagnia Amatoriale del Teatro dei Concordi, ad adattare e mettere in musica ‘La Divina Commedia’ di Dante per lo spettacolo di fine anno dell’Associazione “Il Fierale” di Acquaviva di Montepulciano.
Uno spettacolo che nelle sue due rappresentazioni ha fatto registrare il tutto esaurito con un gradimento unanime, tanto che sabato 11 febbraio ‘La Divina Commedia’ di Bastreghi torna, in via del tutto straordinario e in tutta la sua spettacolarità, in scena, ma questa volta al Teatro Poliziano di Montepulciano. Un ulteriore replica è poi prevista per sabato 25 marzo al Teatro Mascagni di Chiusi.
Bastreghi nella sua ‘Divina Commedia’ intreccia i versi del poema con i successi della musica leggera degli anni ’60 e ’80. Cinque gli atti in cui l’autore ha diviso le tre cantiche dantesche, lasciando più spazio all’Inferno. Nel primo si narra dell’incontro tra Dante e Beatrice e del loro amore platonico e cortese fino alla morte di lei che darà a Dante lo spunto per scrivere la Divina Commedia. Poi saranno rappresentati i momenti e i personaggi più famosi dell’Inferno e del Purgatorio per finire con Beatrice che attende Dante nel Purgatorio e lo accompagna in Paradiso.
Bastreghi, come ha lavorato sul testo?
“Sintetizzare in poco meno di due ore di spettacolo un’opera così imponente mi sembrava arduo. Quindi ho cercato di dare maggior risalto agli episodi danteschi più conosciuti per favorire la comprensione ad un pubblico più ampio possibile. Delle tre cantiche, quella che viene maggiormente illustrata è l’Inferno, dove troviamo Caronte, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino e Lucifero, mentre nel Purgatorio incontriamo Catone Uticenze e Pia de’ Tolomei. La parte finale è dedicata all’incontro di Dante con Beatrice, che poi accompagnerà il poeta a visitare il Paradiso”.
La trama si è intrecciata con famose canzoni della musica leggera italiana, come ha scelto i brani da utilizzare?
“Le canzoni utilizzate sono, a parte qualcuna degli anni 2000, le più famose degli anni dal 60 all’80, che secondo me sono gli anni più prolifici, e che ultimamente sono ritornate di moda. Adamo, Endrigo, Battisti, Mina, Celentano, Morandi, Patty Pravo, Baglioni, Venditti con i vari gruppi rock (i Nomadi, i Pooh, Dik Dik), sono gli artisti che hanno costituito la colonna sonora della mia gioventù, e, conoscendo bene le loro canzoni, mi è rimasto abbastanza agevole scegliere quelle i cui testi risultavano maggiormente inerenti alla trama dello spettacolo per poter procedere al riadattamento”.
Mario Bastreghi, nel portare in scena la sua Divina Commedia, ha lavorato molto sui componenti della Compagnia dei Concordi, una compagna di teatro amatoriale che si impegna nell’attività teatrale per pura passione e diletto. Come ha lavorato sugli interpreti?
“Qui sta all’abilità degli interpreti di ‘entrare nella parte’ imparando il prima possibile i nuovi testi delle canzoni per potersi poi calare nei vari personaggi. Negli anni questa capacità si è affinata e tutta la compagnia ha avuto una grande maturazione artistica, sia sotto l’aspetto canoro che scenico. Qualcuno di loro ha già avuto esperienze teatrali amatoriali e può dare consigli agli altri. Siamo fortunati ad avere nella Compagnia due persone esperte come Massimo Tosi e Valeria Garavelli che curano la parte musicale e aiutano gli altri interpreti con i loro preziosi suggerimenti. La parte scenografica è curata da uno staff diretto da Gianni Culicchi mentre Luca Culicchi, oltre ad occuparsi delle luci, si dedica anche agli “effetti speciali” ed alle video-proiezioni. Anna Monciotti è la coordinatrice della parte costumi, molti dei quali ci vengono messi a disposizione dalla Compagnia del Bruscello di Montepulciano, che non finiremo mai di ringraziare per la preziosa collaborazione”.
Ci sono state particolari difficoltà che ha riscontrato in fase di componimento piuttosto che nell’assegnazione delle parti?
“Una volta messa a punto la traccia della sceneggiatura, si passa all’assegnazione dei vari personaggi agli interpreti in base alle loro caratteristiche sia di recitazione che canore. Successivamente, e questa è la fase più difficoltosa, si passa alla ricerca delle canzoni e quindi al successivo adattamento dei testi alla trama, che, con grande “soddisfazione” da parte degli interpreti, si conclude sempre a pochi giorni dal debutto. Non sempre i pezzi musicali scelti si adattano alle caratteristiche degli interpreti (anche perché molti non erano ancora nati quando ascoltavo quelle canzoni) e, fortunatamente di rado, in quei casi bisogna trovare brani più “appropriati”.
La ‘Divina Commedia’ di Bastreghi ha raggiunto un successo inaspettato fin dal suo debutto avvenuto lo scorso dicembre. In quell’occasione Bastreghi e tutta la Compagnia ha dimostrando di aver raggiunto piena maturità e padronanza della scena e questo li ha portati verso altri palcoscenici come il teatro Poliziano di Montepulciano e il Teatro Mascagni di Chiusi.
Se lo aspettava questo enorme successo?
“Visto il gradimento ottenuto dai precedenti spettacoli, ero abbastanza ottimista, anche se, come sempre, fino al giorno del debutto, c’è qualcosa che fa stare in ansia. Sul palco si alternano 15 cantanti, una decina di altri personaggi, un balletto formato da 20 bambine delle scuole elementari e un gruppo formato da 15 aiutanti dietro le quinte. Coordinare le varie esigenze è molto difficile, però, con la disponibilità e la pazienza di tutti, si riesce sempre a raggiungere l’obiettivo con risultati, per ora, molto incoraggianti”.
Le due repliche, volute fermamente da tutta la compagnia e dall’Associazione “Il Fierale” avranno uno scopo benefico e l’intero incasso sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 2016. I due spettacoli avranno il patrocinio dei Comuni di Montepulciano e di Chiusi ed il contributo di Banca Valdichiana, che hanno aderito prontamente all’iniziativa umanitaria.