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Niente più servizi condivisi tra Sinalunga, Torrita e Trequanda

Niente più servizi condivisi tra Sinalunga, Torrita e Trequanda

Il 22 dicembre scorso si è svolto il consiglio comunale del comune di Sinalunga e nella seduta è stata decretata la fine dell’associazione dei servizi, ovvero la condivisione della maggior parte delle funzioni fondamentali  tra i comuni di Sinalunga, Torrita e Trequanda.

In seguito a questa decisione riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto dell’opposizione del comune di Sinalunga, composta da Movimento 5 Stelle Sinalunga, Lista Civica Angelina, Lista Civica Centro Destra e Rifondazione Comunista

“Tutta l’azione di governo è stata incentrata su questo principio definito dal PD locale ormai come unica forma possibile di gestione della macchina amministrativa. Quindi responsabili d’area condivisi tra i tre comuni, dotazione di infrastrutture per il funzionamento degli uffici in convenzione, modus operandi di erogazione dei servizi standardizzati, tutto buttato al vento per un capriccio di un sindaco emulatore renziano che una mattina si sveglia e decide di mandare tutto all’aria.

Il rottamatore Sindaco di Torrita di Siena ha deciso infatti di recedere dal 1 gennaio 2015 da tutti i servizi in convenzione con Sinalunga e Trequanda, alcuni dei quali firmati pochi mesi fa. Ora la domanda al semplice cittadino sorge spontanea: o il Sindaco rottamatore è un illuminato ed ha capito che i servizi in convenzione, al pari di quelli gestiti con l’Unione dei Comuni, sono una balla colossale che per anni ci hanno proposto come unica soluzione ai problemi, oppure l’uomo solo al comando di impronta renziana, con questa mossa ha deciso di rottamare il partito unico PD che lo ha votato, distruggendone di fatto tutta e la sola linea politica di questi decenni, l’associazione dei servizi e l’Unione dei Comuni.

La risposta ce l’avremo sicuramente a breve, nel frattempo, non rimane che denunciare la totale incapacità di programmazione politica del PD in questi anni nel nostro territorio, non più capace di gestire una nuova classe politica che ne ha sfruttato il bacino di voti, ma che poi gestisce il partito a propria immagine e somiglianza. Ma questa è una storia già vista anche a livello nazionale. Adesso però chi ripaga i cittadini di tutto questo? Soprattutto se questi servizi in convenzione facevano risparmiare tanti soldi, come faremo adesso con i bilanci comunali? Ci saranno ovviamente nuovi tagli ai servizi ed aumenti delle imposte locali. Ci aspetta un sereno 2015.”

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