Dopo ventiquattro ore di pausa (ma solo apparente), il 57° Palio dei Somari di Torrita di Siena si appresta a vivere una delle giornate più intense e cariche di passione del suo programma. Il venerdì sera, infatti, scatta l’appuntamento con le cene propiziatorie ovvero i maxi-banchetti che le otto contrade allestiscono per riunire la propria popolazione, dare ulteriore forza all’attaccamento ai colori di appartenenza e soprattutto presentare il fantino chiamato a lottare sul tufo per la conquista del panno dipinto.
L’assenza dal cartellone di impegni istituzionali ha consentito ai contradaioli di concentrarsi esclusivamente su questo appuntamento, dividendosi tra l’approvvigionamento e la preparazione delle pietanze, che non possono non essere luculliane, nell’allestimento degli spazi che ospiteranno i convivi ma anche nella messa a punto delle scenografie, sempre più fantasiose e imprevedibili, che costituiscono l’elemento in più delle cene propiziatorie.
Intanto il quadro delle monte si è definito e ormai non dovrebbe più presentare sorprese.Una delle novità più eclatanti è rappresentata dal ritorno di Roberto Goracci, detto “Bacchino”, contradaiolo de Le Fonti, che per ben quattro volte ha vinto il palio col giubbetto bianco-rosso, nel 2001, 2002, 2004 e 2006. Un autentico fuoriclasse, dunque, che con i propri successi ha dato un’impronta al palio di Torrita all’inizio del terzo millennio e che si presenta con tutte le carte in regola per puntare di nuovo molto in alto.
Ma fa scalpore un altro nuovo abbinamento, quello tra Porta a Pago e il giovane Jonathan “Ràfia” Guerri, dal 2006 al 2011 fantino di Refenero, poi rimasto fermo per due anni e ora di nuovo pronto a cimentarsi nella difficile sfida. La sorteggio ha voluto che Guerri, nella batteria eliminatoria, debba affrontare subito la Stazione ovvero la contrada rivale di Refenero e dunque è facile prevedere una manche che coinvolgerà tutto il campo di gara, non solo le due contrade.
Parlare della Stazione vuol dire imbattersi nella terza novità del Palio 2014, questa addirittura assoluta. Anche stavolta il Presidentissimo Massimo Bolici ha voluto sorprendere tutti ed è andato a pescare in Versilia un fantino professionista, normalmente impegnato con i cavalli ma già vittorioso in corse con i somari. Si tratta di Francesco Ferrari che potrebbe confermare sul campo la consolidata fama di Bolici di formidabile talent scout e che ha aderito senza condizioni né tentennamenti alla causa bianco-rosso-blu.
Appartiene alla categoria dei professionisti dei quadrupedi più veloci anche Alessandro “Cobra” Guerrini, aretino ventottenne che è rimasto legatissimo alla contrada di Porta Nova per la quale ha vinto gli ultimi due palii.
Le altre conferme sono quelle di Andrea “Drago” Peruzzi, il fantino in attività che vanta il maggior numero di vittorie (cinque), per Cavone; di Mirko “Baturlo” Ciancagli, trionfatore nel 2009 e 2011 per Porta Gavina, che gli ha prolungato la fiducia; di Giacomo “Granocchia” Ciancagli, fratello più giovane di Mirko, che la nuova dirigenza di Refenero, affidata a Manuele De Bellis, conferma per il terzo anno, andando a caccia di quella vittoria che libererebbe la contrada bianco-azzurra dalla scomoda posizione di “nonna” (non vince dal 1985), e, infine, di Marco “Trombino” Pieroni per Porta a Sole.