Porta Gavina trionfa nel 62° Palio dei Somari – Parlano il Presidente Rosignoli ed il fantino Peruzzi (03/04/2018)
E’ da una settimana che lo coccolano, lo ammirano, lo vezzeggiano. Ma, benché siano abbastanza abituati ad avere un tesoro simile per casa, l’impressione è che non si stancheranno per un bel po’ di contemplarlo ed accarezzarlo. Sono i contradaioli di Porta Gavina che hanno urlato, festeggiato, cantato a squarciagola per il trionfo nel 62° Palio dei Somari di Torrita e ora riversano tutto il proprio affetto sul “cittino”, il bellissimo panno dipinto da Riccardo Carrai, ovvero il drappellone di Pinocchio, come sarà ricordato per la presenza, a sorpresa, della figura del burattino di Collodi.
Porta Gavina, colori rossoneri e aria un po’ aristocratica, legata all’accesso alla cittadina dove nel 1544 si verificò l’eroico sacrificio dell’anziana popolana Nencia, uccisa dai conquistatori fiorentini per essersi rifiutata di inneggiare agli invasori, dimostrando la propria fedeltà a Siena, iscrisse subito il proprio nome nell’albo d’oro del Palio, vincendo nel 1967 la prima edizione ufficiale della carriera.
Si è poi ripetuta per tre volte consecutive, con il leggendario fantino Roberto Terrosi, detto “Miccino”, negli anni ’70 e ha continuato ad inanellare con una certa regolarità successi distribuiti nel tempo. Così, nell’opinione comune, è stata a lungo ritenuta una “vincente”, considerazione che nel terzo millennio si è rafforzata grazie alle affermazioni del 2009 e 2011.
Con il trionfo che porta la firma del Presidente Cesare Rosignoli e del fantino Andrea Peruzzi, detto “Drago”, Porta Gavina consolida la propria appartenenza ai quartieri alti del palmares: è infatti arrivata a quota 11, ad una lunghezza dalla capolista Le Fonti. Trentanove anni, ingegnere libero professionista, al sesto anno al vertice della contrada, subito dopo l’arrivo a braccia levate di Drago, Cesare Rosignoli ha personalmente prelevato il cencio di Carrai dall’arco della Chiesina della Madonna delle Nevi e lo ha portato in mezzo al suo popolo festante. Ma nella domenica di festa aveva vissuto anche l’orgoglio di sfilare con i propri colori nella passeggiata storica, nel ruolo del Cavaliere. Più che di se stesso Cesare preferisce però parlare proprio del fantino: “Andrea è stato eccezionale per l’entusiasmo che ha messo nella sua prova e per la carica agonistica che ha dimostrato di possedere. Il comportamento in corsa è stato poi da autentico campione, la sorte ci aveva assegnato un somaro da terzo posto, lui è riuscito a renderlo vincente con una condotta impeccabile”.
Rosignoli si diverte poi con considerazioni su quanto “fa Palio”: “Se ragioniamo razionalmente sappiamo che non è vero ma non possiamo ignorare il fatto che il nostro somaro si chiamasse Lilli. E Lilli era il soprannome del babbo di Moreno Meucci (per questo detto Lillone), storico contradaiolo di Porta Gavina, una bandiera della contrada e della manifestazione: con un segno così del destino, potevamo non vincere? Non dimentichiamo poi che, dopo aver concluso la collaborazione con Mirko “Baturlo” Ciancagli, vittorioso nel 2009 e nel 2011, ci eravamo orientati verso altre scelte quando si è reso possibile l’accordo con Drago. Non ci siamo fatti scappare l’occasione ed eccoci qui a festeggiare insieme un altro felice disegno del destino”.
A sua volta Andrea Peruzzi, altro torritese DOC, 41 anni, contitolare di un impresa di impianti elettrici, non sta nella pelle dalla soddisfazione: “Non solo quest’anno ricorrevano i venti anni dalla mia prima vittoria (1998 con Cavone, la sua contrada, replicata nel ’99 e nel 2000, n.d.r.) ma anche dieci dall’ultima affermazione, ottenuta nel 2008 con la Stazione. Le ricorrenze e le cifre tonde mi sono state propizie – ammette – ma ho avuto anche intorno persone che mi hanno consentito di puntare dritto alla vittoria. Ringrazio quindi Cesare e la contrada, che mi hanno dato fiducia e accolto con calore, l’amico Maurizio Marcucci, che ha intuito e reso possibile l’accordo con Porta Gavina, e poi la mia compagna e tutta la mia famiglia, che hanno sostenuto le mie scelte ed il mio impegno”.
Con sei vittorie Drago ha eguagliato il record del compianto Maurizio Mantini, detto “Riccio”, il fantino che nel 2016 lo aveva indicato proprio come suo erede: “Io sarò eternamente grato a Maurizio per quello che disse, mi sono sentito ancora più motivato e responsabilizzato, ancora non riesco a credere di essere arrivato a sei vittorie. Anche perché cavalcare i somari è pura passione, nessuno mi obbliga ma mi alleno tutto l’anno, mi piace, mi diverte. Diciamo che prima con Riccio e poi con Drago trionfauno “stile torritese” di correre il Palio che per noi è motivo di grande orgoglio”.
Commentando la corsa, Drago dice: “ho dovuto lavorare parecchio con Lilli, sono partito sapendo che avrei dovuto chiudere tutte le porte perché se Cavone, Le Fonti o anche Refenero mi avessero sorpassato non avrei potuto rimontare o contrattaccare. Ero molto concentrato e motivato, è venuto un Palio spettacolare!”.
A proposito di cabala e di coincidenze favorevoli, anche Drago ha da dire la sua: “Per vincere il Palio dei Somari ci vuole anche una buona dose di fortuna, quella che, per esempio, nel 2016 e 2017 mi è mancata con Refenero. Ma per la prima volta sono venuti ad incitarmi amici da Siena, abbiamo scommesso che grazie a loro avrei vinto e così è andata. E poi c’ho messo anche un pezzo di cuore, ho voluto vincere ancora per onorare la memoria del babbo dei fratelli Giomarelli, contradaioli di Porta Gavina, scomparso nel fine settimana precedente la corsa”.
“Da parte mia – conclude il fantino – ho la certezza, in venti anni, di aver sempre dato il massimo; i miei risultati sono stati sempre meritati e cercati fino all’ultimo, le contrade mi stimano ma per confermare la bravura ci vogliono le vittorie e quella del 2018 è arrivata proprio al momento giusto. Non ho intenzione di smettere ma non vado ad offrirmi: spero, come è successo in questi anni, che siano ancora la mie amate contrade a cercare Drago”.
Palio dei Somari 2018: Porta Gavina vince con Drago e Milly (27/03/2018)
La contrada di Porta Gavina con il fantino Andrea Peruzzi detto “Drago” ha vinto la 62esima edizione del Palio dei Somari di Torrita di Siena. Per la contrada rossonera, che occupa uno degli angoli più eleganti e appartati del centro storico, si tratta dell’undicesima vittoria in 51 anni di Palio e 62 carriere, risultato che la pone al secondo posto dell’albo d’oro della manifestazione.
Ancor più ragguardevole il dato statistico per il quarantaduenne Drago, torritese DOC, che con questo trionfo ha festeggiato nel migliore dei modi il ventesimo anniversario del suo primo palio (vinto subito, all’esordio, nel 1998, con la propria contrada, Cavone, ripetendosi nei due anni successivi) e ha raggiunto quota sei nell’albo d’oro della manifestazione. Peruzzi raggiunge così in vetta alla classifica dei fantini il leggendario Maurizio Mantini, detto “Riccio”. Proprio Mantini, poi prematuramente scomparso, in occasione del Palio straordinario indetto nel 2016 per festeggiare i 50 anni della festa, indicò in Andrea Peruzzi il suo ideale successore.
Insieme a Porta Gavina, che si era imposta nella prima batteria eliminatoria su Porta a Sole, alla carriera finale, decisiva l’assegnazione del bel panno dipinto da Riccardo Carrai, hanno partecipato Cavone, con Michele Paolucci detto “Mojito”, Le Fonti, con Gabriele Grotti detto “Divino” e Porta a Pago, con Alessandro Stampigioni detto “Scheggia” che avevano prevalso rispettivamente su Refenero, Porta Nova e Stazione. A queste quattro si è aggiunta Porta a Sole, con Matteo Noli detto “Galletto”, che in un’emozionante manche di recupero ha guadagnato l’ultimo posto al canape.
La finale è dunque scattata, mentre il vento continuava a spazzare il Campo di Gara, senza tre “grandi” e cioè Porta Nova, la contrada che ha vinto quattro degli ultimi sette palii, sempre con Alessandro “Cobra” Guerrini, Refenero, che non vince dal 1985 e che si era affidata al bravo fantino pianese Matteo “Silenzio” Bocchi, che pure aveva dato l’impressione di riuscire ad imporsi nella batteria di recupero, e la Stazione, sempre temibilissima con il suo Francesco Ferrari detto “Spighetto”.
Dopo due partenze false, decretate dal nuovo mossiere Renato Bircolotti a causa dei somari che pressavano il canape, la partenza ha visto scattare subito al comando Porta Gavina incalzata da Le Fonti e Porta a Sole. Mentre Porta a Pago rimaneva inesorabilmente in fondo al gruppo e Cavone, accreditata del miglior somaro del lotto e penalizzata alla mossa, tentava la rimonta, Porta Gavina, Le Fonti e Porta a Sole davano vita ad un confronto a distanza ravvicinatissima. Le Fonti ha anche dato l’impressione di poter insidiare la prima posizione di Porta Gavina ma Drago ha messo in gioco tutta la sua riconosciuta maestria, riuscendo ad ottenere il meglio dal somaro Milly ed a chiudere costantemente ogni varco utile per gli inseguitori. Così ha tagliato il traguardo da trionfatore con un margine rassicurante sulle altre finaliste.
Subito dopo il Presidente rossonero Cesare Rosignoli ha prelevato il drappellone e ha dato il via, insieme al popolo che inneggiava a Drago e a Milly, alla prima tornata di festeggiamenti che, come vuole la tradizione, è destinata a concludersi nel cuore della notte.
Prima della partenza della finale sono stati consegnati altri premi molto attesi: alla comparsa di Refenero è stato assegnato l’ambitissimo “Sfoggiato” ovvero l’artistica realizzazione in legno di olivo che va alla contrada autrice della migliore passeggiata storica, valutata da giudici ed esperti provenienti da altre feste popolari, mentre la contrada di Cavone ha fatto l’en-plein nel concorso per gli sbandieratori e tamburini. Tra lacrime di gioia (e di delusione per qualche sconfitto), i premi sono andati agli sbandieratori Mirko Giomarelli e Vittoria Ciumi e ai tamburini Giovanni Ciumi e Mattia Rossi. Da notare che Vittoria e Giovanni, sorella e fratello, sono figli di Massimo ma, in questo caso, soprattutto di Sandra Spadacci, contradaiola biancoverde, ricordata insieme a pochissime altre come sbandieratrice donna quando la presenza del sesso femminile, in questa arte, era davvero una rarità.
La sfida tra le squadre di sbandieratori e tamburini è andata in scena il sabato sera, in notturna, subito dopo la presentazione del panno di Carrai; gli specialisti si sono esibiti fortunatamente senza vento ma in una piazza insolitamente gelida , con la colonnina di mercurio che non superava i 3°.
Oltre che dalla presenza di un gran pubblico, la domenica del Palio dei Somari di Torrita di Siena è stata caratterizzata dalla partecipazione di un numero particolarmente elevato di rappresentanti istituzionali, a partire dal Prefetto di Siena Armando Gradone. Larghissima poi la rappresentanza di Sindaci, non solo dei Comuni della Valdichiana senese e aretina.
L’affluenza di spettatori è stata cospicua fin dalla mattina quando il Vescovo Stefano Manetti ha officiato la benedizione delle Palme e poi la Messa alla quale hanno assistito le comparse delle otto contrade. Sotto un bel sole, di stampo finalmente primaverile, si è poi mosso l’elegante corteo storico, con oltre 200 figuranti, che ha attraversato tutto il centro storico. Particolarmente apprezzato il ruolo della banda del Palio che, oltre a scandire i momenti del cerimoniale e ad attribuire solennità ai vari movimenti, ha proposto i nuovi inni delle contrade, composti dal Maestro Mirko Rubegni ispirandosi ad alcuni grandi classici.
Molto bene ha funzionato il sistema della viabilità sia grazie al perfetto funzionamento dei collegamenti con i bus navetta, che hanno consentito al pubblico di lasciare le auto nei parcheggi esterni, senza intasare il centro storico, sia all’attento lavoro della Polizia Municipale.
Al termine della manifestazione, che in otto giorni ha avuto un andamento ideale dal punto di vista organizzativo, nonostante il maltempo del primo fine settimana, grande soddisfazione è stata espressa da Yuri Cardini, Presidente dell’Associazione Sagra di San Giuseppe, che ha rivolto un ringraziamento a tutto lo staff e alle otto contrade, ha sottolineato la professionalità del mossiere e della nuova equipe di giudici, si è complimentato con i vincitori ed ha espresso l’auspicio che nel 2019 il Palio possa tornare a svolgersi in condizioni ambientali autenticamente primaverili.
Programma tutto in notturna per la Vigilia del Palio (23/03/2018)
Sale ancora la tensione che circonda il Palio dei Somari di Torrita di Siena che per il sabato, giorno di vigilia della sfida sul tufo, propone un programma interamente in notturna. La suggestione del buio, rotto solo da potenti fasci di luce proiettati su Piazza Matteotti, rende ancor più affascinanti e spettacolari i due elementi principali della serata, la presentazione del panno che andrà alla contrada vincitrice della corsa, dipinto quest’anno da Riccardo Carrai, e le sbandierate che vedranno prima in competizione le squadre di sbandieratori e tamburini delle otto contrade e poi l’esibizione degli antichi Castelli di Torrita.
Rimasto finora top secret, il Palio sarà prima mostrato al pubblico, che dal 2017 può prendere posto sui gradoni che circondano la piazza e consentono una perfetta visuale, e poi sistemato nella Chiesa delle SS Flora e Lucilla per la benedizione e la successiva presentazione da parte dell’autore.
Riccardo Carrai, 42 anni, nato proprio a Torrita di Siena, ora residente con la famiglia a Rosia, è stato scelto direttamente da Yuri Cardini, Presidente della Sagra di San Giuseppe: “Quando Yuri mi ha chiamato non pensavo assolutamente alla realizzazione del panno. Sono legatissimo a Torrita ed al Palio, ho già collaborato dipingendo tamburi e realizzando una bandiera, ma non avrei immaginato di dover dipingere il drappellone. L’incarico mi ha onorato, ho lavorato con grande impegno, ora attendo solo il momento della presentazione”.
Laureato in Scienze Politiche, proveniente da una lunga esperienza professionale come grafico, Carrai ha sempre coltivato una smisurata passione per il disegno e dal 2015 è impegnato professionalmente come illustratore e pittore: “Subito dopo aver accettato la commissione mi sono reso conto che, negli anni, avevo già ragionato su possibili palii. Ho quindi messo in ordine le idee e iniziato il lavoro: il formato verticale mi piace ma, nel caso dei drappelloni, si tratta di proporzioni molto spinte che richiedono una progettazione particolare”.
Parlando poi dello stato d’animo con cui Carrai ha svolto l’incarico dice: “Sono partito – risponde Carrai – con l’idea che si trattasse di un lavori al pari di altri e invece ammetto che mi sono sentito progressivamente caricato di una grossa responsabilità, più grande di quanto pensassi. E’ un lavoro pubblico, che investe un’intera comunità e che va a toccare temi anche molto personali. Quasi superfluo aggiungere quindi che sono molto emozionato”.
Alle cene propiziatorie investitura ufficiale dei fantini (22/03/2017)
Dopo alcune serate in cui a dominare sono stati il senso di comunità e il piacere di partecipare collettivamente ad una grande festa, il Palio dei Somari 2018 riprende vertiginosamente quota proponendo, per venerdì, uno degli appuntamenti che, al contrario, esalta proprio l’appartenenza ad una fazione.
A Torrita di Siena è arrivato infatti il momento delle cene propiziatorie ovvero dei grandi banchetti che precedono di meno di 48 ore la corsa sul tufo e in cui ciascuna contrada affida al fantino la propria sorte.
In realtà per l’edizione 2018 della carriera torritese di thrilling se n’è vissuto ben poco visto che, con anticipo, l e otto contendenti hanno scoperto le carte, dichiarando le proprie scelte.E se ben sei contrade hanno confermato il fantino del 2017, due hanno messo a segno i colpi che hanno fatto più rumore.
Si tratta di Porta Gavina, che potrà valersi della classe e dell’inesauribile grinta del quarantaduenne torritese Andrea “Drago” Peruzzi, e di Refenero, la “nonna” del palio, a secco di vittorie addirittura dal 1985, che schiererà l’esordiente Matteo “Silenzio” Bocchi. Le due novità sono in qualche modo legate perchè Cesare Rosignoli, Presidente di Porta Gavina, non appena ha appreso che Drago non avrebbe indossato, come nei due anni precedenti, il giubbino di Refenero, lo ha contattato ed ha concluso l’accordo. La contrada rossonera aveva infatti terminato la felice collaborazione con l’aretino Mirko “Baturlo” Ciancagli, che ha portato ben due palii nell’elegante zona del centro storico, e non si è fatta sfuggire l’attuale “re” della piazza, il fantino in attività con il maggior numero di vittorie, sia pure ex-equo, ben cinque.
La dirigenza di Refenero è invece giunta al ventinovenne Bocchi, amiatino di Piancastagnaio, tramite un’amicizia comune: “Silenzio non è un fantino professionista – precisa il Presidente bianco-celeste Manuele De Bellis – ma ha esperienza nel mondo dei cavalli, i primi contatti erano stati avviati un paio di anni fa, per il 2018 si sono create le condizioni per concretizzare la collaborazione”. Ed è chiaro che ora Refenero punti sul fattore sorpresa per liberarsi della scomoda “cuffia”.
Le conferme portano invece i nomi anzitutto del trionfatore dell’edizione 2017, Alessandro “Cobra” Guerrini, 31 anni, anch’egli giunto a quota cinque successi, rimasto fedele a Porta Nova. Scelte immutate, in fatto di fantini già titolati, anche per Cavone, con Michele “Mojito” Paolucci, 42 anni, vincitore nel 2016 sia pure grazie al somaro scosso, e per la Stazione che conferma Francesco “Spighetto” Ferrari, 37 anni, vittorioso all’esordio nel 2014 e artefice della “stella” per aver portato il decimo sigillo nel palmares della contrada bianco, rossa e blu.
Completano il campo dei partenti Gabriele “Divino” Grotti, torritese di 29 anni, per Le Fonti, alla quarta presenza con la sua contrada; il ventenne laziale Alessandro “Scheggia” Stampigioni, al secondo palio con Porta a Pago, e il ventitreenne Matteo “Galletto” Noli, di Lucignano Valdichiana, al quinto anno con Porta a Sole.
Un quiz-spettacolo e studenti-reporter animano la settimana del Palio (21/03/2018)
Il Palio dei Somari propone per mercoledì 21 marzo l’appuntamento più ludico e scanzonato dell’intero programma. Alle 21.00 il Palasport di Torrita di Siena ospita infatti il quiz-spettacolo “Chissà se in contrada si sa” che vede in competizione le squadre delle otto contrade.
Formata da quattro componenti, due giovanissimi e due adulti, ciascuna formazione dovrà muoversi su un grande tabellone numerato, affrontando semplici (e spesso esilaranti) prove di abilità fisica ma soprattutto rispondendo a domande sul Palio, sulla sua storia e sulle stesse contrade. Sotto l’agile forma del quiz, la formula invita dunque a conoscere a fondo la festa anche nelle sue espressioni più spontanee, come i canti popolari, e riesce a coinvolgere un pubblico sempre numeroso, capace di affollare anche gli spalti del Palasport. Ne scaturisce una competizione all’insegna del buonumore, grazie anche alla brillante conduzione degli organizzatori, ma estremamente sentita e quindi affrontata con il massimo impegno e con grande serietà.
Sarebbe più corretto dire “condurranno” visto che i ragazzi, con l’aiuto degli insegnanti e dello staff del Palio, hanno creato un vero e proprio telegiornale. Sul palco degli Oscuri si alterneranno dunque i conduttori dell’inedito TG, non necessariamente incentrato sulle vicende paliesche, mentre sullo schermo saranno proiettati, sotto forma di collegamenti in diretta, i servizi realizzati nei giorni precedenti.
Al divertimento nel presentarsi nei panni di giornalisti e reporter, andati in viaggio nel tempo, gli studenti hanno abbinato un approfondimento della storia di Torrita tra il ‘300 ed il ‘500, il periodo, cioè, in cui si sono verificati alcuni fatti storici salienti; la fantasia si è invece potuta sbrigliare immaginando un Palio dei Somari già esistente in quell’epoca.
Nella stessa occasione la Dott.ssa Maria Silvia Corbelli, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Parini, presenterà in anteprima il progetto già in corso di realizzazione per il 2019 e cioè una “Guida al Palio dei Somari” che presenta un particolare elemento di originalità. Alla redazione stanno infatti contribuendo tutti e tre gli ordini della scuola, da quella dell’infanzia, che cura la colorazione delle illustrazioni, alla primaria, che ha intervistato i fondatori della festa, fino alla secondaria, i cui studenti, oltre a scrivere i testi, coordinano l’intero lavoro.
Le Taverne più forti anche del maltempo
L’annunciato arrivo di una nuova perturbazione, con pioggia incessante, ha costretto gli organizzatori a modificare il programma della seconda giornata del Palio dei Somari di Torrita di Siena. Annullato l’appuntamento della domenica mattina con “Somarando”, proprio a causa delle precipitazioni, in quel momento particolarmente intense, nel pomeriggio si è svolta la Festa dei giovani sbandieratori e tamburini non più però in Piazza Matteotti ma nel Palatenda. Al coperto (ed anche al riparo dal vento, temuto soprattutto dagli alfieri) si sono quindi esibite le scuole del Palio dei Somari e del Bravìo delle Botti di Montepulciano, del quartiere Canneti di San Quirico d’Orcia e del terziere Porta Fiorentina di Castiglion Fiorentino.
La tregua concessa dal meteo nel pomeriggio ha consentito invece di confermare l’appuntamento con le Taverne che già sabato sera, nonostante il tempo incerto, hanno fatto registrare un grande afflusso di pubblico; gli avventori, provenienti da tutta la Val di Chiana, hanno gustato le proposte gastronomiche delle cucine di contrada e si sono poi trattenuti fino a notte fonda nella piazza centrale, degustando le classiche frittelle di San Giuseppe (quest’anno lodate anche dai più esigenti gourmet) e seguendo gli spettacoli e l’intrattenimento musicale. E’ stata soprattutto una diversa sistemazione delle Taverne, che rispetto al passato offrono ora un numero ben più consistente di posti al coperto, a permettere di non rinunciare ad uno degli appuntamenti più partecipati dell’intera manifestazione.
Il programma del Palio dei Somari 2018 prosegue lunedì 19 marzo, alle 18.00, al Palasport, con “Figuranti e scrittori in erba”, evento che segna un ulteriore potenziamento del rapporto tra la festa e il mondo della scuola.Come spiega la Prof.ssa Maria Silvia Corbelli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “G. Parini” di Torrita di Siena, “quest’anno, d’accordo con gli organizzatori, abbiamo sdoppiato il tradizionale incontro con le scuole. Una serata unica non era infatti più sufficiente, anche sotto il profilo logistico, per dare spazio a tutte le iniziative realizzate dal nostro istituto in collaborazione con il Palio”.
Protagonisti di questo primo appuntamento saranno i bambini della Scuola dell’infanzia “Mago Burletto” di Montefollonico, le sezioni C e D della sezione “Arcobaleno” di Torrita e le classi quinte della scuola primaria sempre di Torrita. “I più piccoli intoneranno i canti popolari del Palio – anticipa Alessandro Guazzini, componente della Commissione Corteo Storico, delegato a curare la collaborazione con la scuola -, i ragazzi delle sezioni A e B a tempo pieno si esibiranno invece nei movimenti della sfilata indossando i costumi del corteo, rispondendo ai tempi scanditi da sbandieratori e tamburini ed esaltando i valori di bellezza, eleganza e portamento che esprime la passeggiata storica”.
“I ragazzi di Torrita – sottolinea Guazzini – dai piccoli ai più grandi, sanno ormai tutto di bandiere, tamburini e corsa con i somari; quest’anno abbiamo portato nelle scuole il corteo storico con tutto il suo profondo significato. Insegnanti, ragazzi e famiglie sono stati eccezionali, il lavoro è stato impegnativo ma ci ha regalato grandi soddisfazioni ed anche enorme divertimento, attendiamo con impazienza il debutto di lunedì”.
Il Palio dei Somari poi per mercoledì 21 marzo propone l’appuntamento più ludico e scanzonato dell’intero programma: alle 21.00 il Palasport di Torrita di Siena ospita il quiz-spettacolo “Chissà se in contrada si sa” che vede in competizione le squadre delle otto contrade.
Formata da quattro componenti, due giovanissimi e due adulti, ciascuna formazione dovrà muoversi su un grande tabellone numerato, affrontando semplici (e spesso esilaranti) prove di abilità fisica ma soprattutto rispondendo a domande sul Palio, sulla sua storia e sulle stesse contrade. Sotto l’agile forma del quiz, la formula invita dunque a conoscere a fondo la festa anche nelle sue espressioni più spontanee, come i canti popolari, e riesce a coinvolgere un pubblico sempre numeroso, capace di affollare anche gli spalti del Palasport. Ne scaturisce una competizione all’insegna del buonumore, grazie anche alla brillante conduzione degli organizzatori, ma estremamente sentita e quindi affrontata con il massimo impegno e con grande serietà.
Mentre, la seconda serata dedicata alle scuole è invece in programma per giovedì 22 marzo quando, alle 21.00, al Teatro degli Oscuri, gli studenti della terza media a tempo pieno proporranno un inedito TG medievale del Palio con servizi e interviste.
Primo giorno della festa, estratte le batterie della corsa
I contradaioli non hanno però perso di vista il gioco dei bussolotti che ha dato un esito come sempre elettrizzante. Dunque nella prima batteria si confronteranno le contrade di Porta a Sole e di Porta Gavina, Poi, a seguire, scenderanno sul tufo, Refenero – Cavone, Porta Nova – Le Fonti e Porta a Pago – Stazione. Come è noto le vincenti conquisteranno un posto per la finale, decisiva per l’assegnazione del panno dipinto da Riccardo Carrai, mentre le sconfitte si giocheranno il quinto posto al canape in una batteria di recupero tradizionalmente al cardiopalma.
Il sabato dell’edizione 2018 del Palio dei Somari è stato caratterizzato anche dall’apertura del mercato dell’artigianato medievale, intitolato alla storica eroina Nencia, uccisa nel 1544 per non essersi piegata al dominio dei conquistatori senesi, e soprattutto dall’avvio della Taverne. Le succulente proposte gastronomiche delle otto contrade torritesi, distribuite nel centro storico, e impreziosite quest’anno dalla partnership con l’Associazione per la tutela e la valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana, hanno richiamato come sempre un grande pubblico. Le Taverne di Torrita godono infatti di grandissima e meritata notorietà e rappresentano un appuntamento immancabile per migliaia di avventori che, verso la metà di marzo, non si fanno sfuggire l’occasione di cenare tra antiche mura, nei borghi e nelle piazzette.
Ora si torna a guardare al meteo che, per la domenica, sembra non poter promettere condizioni ideali. Il programma della seconda giornata del Palio 2018 prevede comunque l’apertura di Somarando, la kermesse che mette al centro dell’attenzione i quadrupedi protagonisti della festa. Adulti e soprattutto bambini, accompagnati dagli allevatori, potranno “fare tondino”, provando a condurre il somaro; in un’altra area sarà allestita la mostra degli esemplari di diverse razze italiane.
Mentre il centro storico continuerà ad essere animato dal mercatino della Nencia, alle 16.00 prenderà il via la settima edizione della Festa dei giovani sbandieratori e tamburini. Oltre a quella di Torrita di Siena, in Piazza Matteotti si esibiranno le scuole del Bravìo delle Botti di Montepulciano, del quartiere Canneti di San Quirico d’Orcia e del terziere Porta Fiorentina di Castiglion Fiorentino. Infine alle 19.00, sempre meteo permettendo, riapriranno le golose Taverne, accompagnate dalle esibizioni di giullari, trampolieri e artisti di strada e poi dagli spettacoli in piazza che chiuderanno a tarda ora la domenica.
Nelle Taverne trionfa la gastronomia, emozioni contradaiole per il sorteggio
Si leva finalmente il sipario sul Palio dei Somari di Torrita di Siena, edizione 2018. Dopo la presentazione ufficiale svoltasi a Firenze, presso il Consiglio Regionale, alla presenza del Presidente dell’assemblea Eugenio Giani, sabato 17 marzo avrà inizio infatti la serie di eventi che culminerà domenica 25 nella sfida sull’ovale di tufo tra le contrade in onore di San Giuseppe.
Secondo un copione subito intensissimo (e ormai ampiamente collaudato), la prima delle otto giornate di festa sarà caratterizzata dalle Taverne, dove a trionfare è il cibo, ma anche dall’estrazione delle batterie eliminatorie della carriera a dorso di ciuco e dal Mercatino della Nencia che cita un’eroina della storia torritese del 1544 e trasforma l’incantevole centro di Torrita in una multicolore fiera dell’antiquariato e dell’artigianato di ispirazione medievale.
Ad aprire per primo, alle 15.00 di sabato, sarà proprio il mercatino; un modo piacevole per trascorrere il pomeriggio in attesa di uno dei momenti più attesi dai contradaioli. Nella sala consiliare del Palazzo Comunale il Sindaco Giacomo Grazi, con il Presidente dell’Associazione Sagra di San Giuseppe Yuri Cardini e con i Presidenti delle otto contrade, procederà infatti all’estrazione delle quattro batterie eliminatorie del Palio; in contemporanea, in Piazza Matteotti, andrà in scena la rievocazione dell’arrivo in città, nel 1358, dell’avventuriero Anichino di Bongardo, poi sconfitto nella battaglia di Torrita dai perugini, che comunicherà in maniera spettacolare il responso dei bussolotti.
Nel clima suggestivo del crepuscolo, tra bandiere, tamburi, chiarine e figuranti in costume, si conosceranno così gli accoppiamenti che designeranno le prime quattro finaliste; le perdenti di ciascun confronto diretto avranno a disposizione una batteria di recupero per agguantare in extremis il quinto posto al canape della carriera decisiva.
Subito dopo, alle 19.00, apriranno i battenti le Taverne ovvero i luoghi dove è possibile degustare i migliori piatti della tradizione secondo una formula itinerante che, di pietanza in pietanza, conduce in alcuni dei luoghi più suggestivi del centro cittadino.
Così al “Pagone”, ritrovo della contrada di Porta a Pago, sarà servita l’ormai celeberrima zuppa di verdure accompagnata da crostoni; nelle Taverne “La Cripta”, della contrada di Cavone, e “La Nencia”, curata da Porta Gavina e Porta a Sole, non mancheranno gli immancabili pici conditi con il sugo o con la salsa all’Aglione della Valdichiana. Al Braciere della Piana la contrada della Stazione offrirà Bocconi di salsiccia e pane mentre la Taverna del “Re Fenero”, che cita chiaramente la contrada biancoceleste, proporrà la scottiglia di cinghiale. Al pane, ai dolci, al vino ed al vinsanto provvederanno le taverne curate dalle contrade de Le Fonti e di Porta Nova.
Contemporaneamente lungo i borghi e nelle piazze si esibiranno giullari, musici e trampolieri che coinvolgeranno il pubblico prima delle serie di spettacoli che, tra musica e suggestioni medievali, condurrà fino alla tarda notte.
Domenica mattina, confidando nella clemenza di un meteo che tiene un po’ con il fiato sospeso, il programma si aprirà alle 10.00, ai Giardini pubblici, con Somarando, l’iniziativa che consente soprattutto ai bambini di familiarizzare con gli asinelli, veri protagonisti della manifestazione. Mentre nel centro storico proseguirà il Mercato della Nencia, alle 16.00, in Piazza Matteotti, si terrà la Festa dei giovani sbandieratori e tamburini e dalle 19.00 si ripeterà il rito delle Taverne, accompagnate dall’intrattenimento degli artisti di strada e dagli spettacoli musicali in piazza.
A Torrita le Contrade e il Palio sono elementi della comunità
Ancora poche battute e poi si leverà il sipario sull’edizione numero 62 del Palio dei Somari di Torrita di Siena. Ad aprire gli otto giorni di festeggiamenti in onore di San Giuseppe, che culmineranno domenica 25 marzo nell’imprevedibile e spettacolare carriera sul tufo, sarà il fine settimana delle Taverne, ricco come sempre di appuntamenti molto attesi e coinvolgenti.
Torrita di Siena – Ma prima che le chiarine comincino a squillare e le bandiere a sventolare, facendo salire la pressione paliesca, è Yuri Cardini, Presidente dell’Associazione Sagra di S. Giuseppe, a rivelare il particolare profilo della festa 2018. Quarantadue anni, geometra, torritese DOC, cresciuto fin da bambino nell’atmosfera del Palio e Presidente per due mandati, dal 2002 al 2008, della Contrada di Cavone, Cardini racconta così il progetto su cui è nata l’edizione ormai alle porte.
“Abbiamo individuato un tema che consentisse di ricostruire e consolidare la storia del Palio dei Somari ma capace anche di valorizzare Torrita di Siena e di lasciare un’eredità alla comunità. Lo scorso anno avevamo scelto i costumi del corteo storico, quest’anno i bozzetti del drappellone”.
Come avete organizzato la ricerca?
“Non nascondo che siamo stati aiutati dalla fortuna. Subito dopo la fine del Palio 2017, abbiamo deciso di mettere a posto alcuni archivi e da un armadio è spuntato un fascio di disegni e pitture, fortunatamente conservati da qualcuno, che hanno rivelato essere i bozzetti. Ne abbiamo recuperati ben quaranta, dal 1982 ad oggi, e abbiamo così potuto allestire, con la collaborazione della Pro Loco, la mostra “Abbozzi di Palio”.
C’è un altro aspetto del Palio 2018 che lega particolarmente la festa alla comunità.
“Si, ed è un elemento sostanziale, direi strutturale, del Palio, al quale, insieme al Sindaco Giacomo Grazi, la cui sensibilità di uomo di Palio si è dimostrata fondamentale, abbiamo lavorato per un anno. Questa delicata attività si è concretizzata in due atti del Comune, entrambi di enorme importanza. Con uno, che ha richiesto una modifica dello Statuto Comunale, approvata il 18 novembre 2017, le otto Contrade sono state riconosciute come realtà storiche, sociali e culturali della comunità. Con il secondo atto, approvato il 31 gennaio scorso con voto unanime, il Comune ha modificato la convenzione che lo lega all’Associazione Sagra di San Giuseppe, raddoppiando sia la durata della stessa (da tre a sei anni) sia l’entità del contributo annuale, passato da 5.000 a 10.000 Euro”.
Si può dire che con questi atti il Palio dei Somari di Torrita di Siena sia stato istituzionalizzato?
“Si può e si deve dire!” sottolinea Cardini. “Questi obiettivi erano nel mio programma, per me è stato un onore ed una grande soddisfazione raggiungerli. Inoltre questo traguardo rafforza il rapporto tra la festa e l’Amministrazione Comunale, andatosi negli anni un po’ sbiadendo. Nessuno potrà più toccare il Palio, tutte le forze che vi contribuiscono possono lavorare con più tranquillità, pianificando il futuro ed eventuali investimenti. E questi atti non giovano solo alle contrade o alla Sagra ma all’intera comunità”.
Subentrato ad otto
bre 2016 al dimissionario Fosco Tornani, lei giungerà nel 2018, dopo due dei tre anni previsti, alla fine del suo mandato. Può fare previsioni sul futuro della presidenza?
“Nel momento in cui sono stato indicato per la sostituzione di Tornani, ho dato piena disponibilità e mi sono tuffato nell’impegno. Non mi sono però mai sentito un semplice traghettatore, ho accettato per garantire continuità ad un progetto. Ritengo che per realizzare compiutamente un programma due anni siano troppo pochi; se quindi l’associazione mi vorrà ancora al proprio vertice, sono pronto a proseguire nell’incarico di Presidente”.
Il Palio dei Somari, patrocinio delle Regione Toscana e un mese di eventi per la 62ª edizione
Il ricco calendario di appuntamenti messo a punto dall’Associazione Sagra San Giuseppe per la 62ª edizione del Palio dei Somari, la festa dedicata a San Giuseppe, è stato presentato dal presidente dell’Associazione Yuri Cardini
Torrita di Siena – Il programma è stato presentato alla Casa della Cultura di Torrita di Siena alla presenza degli otto presidenti delle otto contrade di Torrita di Siena.
La 62esima edizione del Palio sarà all’insegna della continuità con il passato, eventi nuovi e collaudati faranno da contorno alla corsa sul tufo di domenica 25 marzo. Novità importante di questa edizione è l’attribuzione del patrocinio da parte delle Regione Toscana. Per la prima volta nella storia del palio, infatti, la manifestazione torritese potrà godere dell’aiuto della Regione Toscana.
La manifestazione si aprirà all’insegna della novità: sabato 24 febbraio infattì verrà inaugurata la mostra dal titolo “Abbozzi di Palio”, realizzata grazie al supporto della Pro Loco. In questa occasione saranno visibili bozzetti realizzati dai pittori del Palio in cinquant’anni di storia della festa, disegni preparatori, alcuni dei quali sono stati successivamente riportati su stoffa, mentre altri sono rimasti “abbozzi”, in quanto non selezionati dalle commissioni incaricate di scegliere tra più proposte quale sarebbe stata dipinta. Oltre ai bozzetti, saranno esposti anche degli abiti che in passato hanno fatto parte del corteo storico.
Si tratta di un’iniziativa molto importante, sia in quanto risultato della preziosa collaborazione tra Associazione Sagra San Giuseppe e Pro Loco, sia perchè la mostra rimarrà aperta oltre il termine della manifestazione, in modo tale da permettere sempre a chi visiterà Torrita di conoscere il Palio.
Gli appuntamenti della 62esima edizione entreranno nel vivo sabato 17 marzo nel centro storico a partire dalle 15:00 con il caratteristico Mercato de La Nencia, per proseguire, alle 18:30 nella sala del Consiglio Comunale, con il sorteggio e l’abbinamento delle batterie della Corsa. Il pubblico in piazza potrà assistere allo spettacolo di rievocazione storica che accompagna l’evento. Alle 19:30, l’apertura delle Taverne, i banchetti dove va in scena tutta la tradizione dell’enogastronomia locale in un centro storico animato dagli spettacoli degli artisti che, tra musica e performance in stile medievale, allieteranno gli ospiti sino a tarda notte.
Domenica 18 la giornata si apre alle 10:00 con Somarando, l’evento che permette di conoscere da vicino il mondo di questo animale così caro al popolo torritese. Prevista un’area espositiva di razze asinine, e uno spazio di mostra mercato dove si potrà scoprire i tanti prodotti ricavati dal latte d’asina.
Prosegue tutto il giorno il Mercato de La Nencia, mentre alle 16:00 in Piazza Matteotti si esibiranno i giovani sbandieratori e tamburini delle scuole partecipanti alla VII Festa della Bandiera. Alle 19:30 riaprono Taverne, per la seconda serata che si concluderà con ancora spettacoli per le vie del centro storico.
Lunedì 19 alle 18:00 i bambini delle scuole materna e primaria presenteranno il progetto “Figuranti e scrittori in erba”, mentre mercoledì 21sarà la volta di Chissà se in Contrada si sa, lo storico quiz tra Contrade in tema di curiosità e cultura paliesca. Giovedì 22 si torna nel centro storico, precisamente al teatro degli Oscuri, con “Il notiziario del Castello”, iniziativa realizzata dagli alunni della scuola media inferiore dell’Istituto Scolastico G. Parini di Torrita. Venerdì 23 i Contradaioli si riuniranno per le cene propiziatorie, nel corso delle quali verranno ufficialmente presentati i fantini che saliranno a dorso di somaro la domenica successiva.
Sabato 24, alle 21:30, farà il suo ingresso in piazza il Palio, scortato dagli Sbandieratori e i Tamburini delle otto Contrade che alle 22:00 si sfideranno nella gara a coppie. A seguire, la riconsegna del premio Sfoggiato da parte della Contrada Cavone, la quale si è aggiudicata il premio per il miglio corteo storico nel 2017, e l’esibizione degli Sbandieratori e i Tamburini dei quattro Castelli di Torrita.
L’indomani, domenica 25, l’ingresso del corteo di ciascuna Contrada in piazza Matteotti, la benedizione delle Palme e quindi la Santa Messa, officiata da Don Roberto Malpelo nella Chiesa delle S.S. Flora e Lucilla. Al termine della funzione, il pubblico in piazza potrà assistere alle esibizioni di Sbandieratori e Tamburini con una migliore visuale grazie alle pedane introdotte su tre lati di Piazza Matteotti nella scorsa edizione. Dopo che l’intero corteo avrà sfilato per il centro storico, l’appuntamento sarà per tutti alle 15:30 al Gioco del Pallone dove alle 16:00 si correrà il Palio dei Somari.
In caso di pioggia, la Corsa sarà rinviata a lunedì 2 aprile, giorno di Pasquetta.
Riconfermato anche quest’anno il servizio navetta per il 17, 18, 24 e 25 marzo, giorni clou della manifestazione. Permetterà a torritesi, e non solo, di raggiungere il centro storico lasciando la propria auto nei tanti parcheggi punti di raccolta.