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Pikappa, il pioniere ritorna nel nuovo mondo

Pikappa, il pioniere ritorna nel nuovo mondo

Potere e Potenza: il ritorno di Pikappa, il pioniere del fumetto Disney con la nuova saga su Topolino, a opera di Francesco Artibani, Lorenzo Pastrovicchio e Max Monteduro

In un lontano futuro, probabilmente, gli edicolanti ricorderanno l’estate del 2014 come l’estate in cui orde di trentenni si  riversarono alle loro bancarelle alla ricerca dei nuovi numeri di “Topolino”, il più famoso periodico per ragazzi. E non è stata colpa dell’afa, di un’improvvisa nostalgia o di un’ondata di follia. Il motivo è molto più semplice, e al contempo più complesso: il ritorno di Pikappa, con la nuova saga a fumetti “Potere e Potenza”.

Se non conoscete PK e i PKers, colmate immediatamente la lacuna con un rapido giro su Wikipedia. La testata dedicata alle avventure di Pikappa, la versione più adulta e fantascientifica di Paperinik e più in generale dell’universo Disney, fu un esperimento editoriale di incredibile successo. Pubblicata tra il 14 marzo 1996 e il 20 dicembre 2000, una serie a fumetti con 50 numeri e alcuni speciali che non definirei rivoluzionaria, bensì pionieristica. E questo ritorno lo dimostra.

pikappa potere e potenza
“Potere e Potenza”: il ritorno di Pikappa su Topolino

Sono passati quasi vent’anni: un tempo che sembra un’eternità, nel mondo del fumetto. Ma Pikappa ebbe un gigantesco seguito tra i lettori dell’epoca, che lo trasformarono in un fenomeno di costume. Lettori di una fascia d’età più alta rispetto a quella di Topolino, e che potevano seguire avventure di fantascienza tra invasioni aliene, viaggi nel tempo, cyborg e hacker, per non parlare delle tante citazioni alla letteratura fantasy e sci-fi, che stava per raggiungere il suo apice.

Dopo tanti anni dalla chiusura di Pikappa, i numerosi fan rimasti orfani si stanno godendo, in queste settimane, una nuova avventura a puntate sulle pagine di Topolino, che segue le vicende della saga originaria e non si limita a ricordare con nostalgia il passato. Proprio su Topolino, la testata dal diverso target rispetto al vecchio Pikappa, che sembrava inarrivabile per volumi di vendita e per linea editoriale. E la nuova storia di PK, “Potere e Potenza”, non è affatto edulcorata. Anzi, assume fin da subito toni epici con un mondo futuro da salvare, la presenza di tanti amici e nemici di lunga data, le armi fantascientifiche di Pikappa chiamato a scongiurare la minaccia dell’invasione aliena degli evroniani. E la morte di Paperino. Sì, avete letto bene: la morte di Paperino, nella testata ammiraglia della Disney. La storia, quindi, non è stata pensata per i tipici lettori di Topolino. È stata pensata per i Pkers, i quindicenni di allora diventati trentenni di oggi. E che, come orgogliosamente fa il sottoscritto ogni mercoledì, affollano le edicole.

Non vorrei però soffermarmi sull’importanza del ritorno di Pikappa dal punto di vista narrativo. In preparazione del suo ritorno, infatti, la Panini Comics ha organizzato una serie di iniziative sui social media e ha ottenuto un ottimo successo. Facebook, Twitter, gestione della community online: il tutto condito dal classico gadget estivo di Topolino, il “PK-Blaster” da assemblare e utilizzare per sfide di laser-game. Per non parlare del sondaggio lanciato tra i lettori e i fan sui social media, in cui veniva chiesto di scegliere una svolta decisiva nella trama della storia (salvare oppure no la Ducklair Tower, la storica base di PK): un’evoluzione della storia a bivi tipica di Topolino, certo, ma anche della gestione della community inaugurata più di quindici anni fa proprio dalla testata di Pikappa.

pikappa sondaggio
Il sondaggio per modificare la trama: che Pikappa sarebbe, senza Pkers?

Il successo del ritorno di Pikappa è la dimostrazione di quanto quel progetto editoriale fosse innovativo, a metà degli anni novanta. Pikappa fu capace di creare una community di fan attivi e appassionati, che sapevano di essere i fratelli minori delle testate maggiori della Disney. Era una nicchia, che è stata cullata e gestita sapientemente da autori ed editori. Prima ancora dell’avvento dei social network, i Pkers interagivano tra di loro fondando fan club, inondavano la redazione di fax (le mail non erano ancora così diffuse!), partecipavano e sostenevano il progetto. E la redazione, sapientemente, coltivava la community: creava un gergo (poche ragazze da quelle parti? Attenti ai criceti!), organizzava contest, regalava gadget esclusivi, cercava un contatto diretto e continuo con i lettori attraverso la rubrica della posta. Rendeva difficile reclutare nuovi lettori, ma nel contempo rendeva ancora più forte il legame con la sua nicchia, con i suoi fan appassionati.

Pikappa era capace di “essere social” prima dell’arrivo dei social network. Era innovativo nei temi e nei contenuti, ma anche nella forma e nella gestione della community. Pikappa ha sempre guardato al futuro, è stato il pioniere che ci ha portato nel nuovo mondo. Colui che negli anni novanta ha superato il trauma del fumetto italiano, mentre i manga invadevano il mercato e i sogni di una generazione. Pikappa era avanti. Aveva salpato per primo verso il nuovo mondo, vi si era stabilito e aveva goduto per anni di questa posizione di prestigio. Poi il suo tempo è finito, come accade a tutti i pionieri. Forse era arrivato troppo presto. E forse adesso è troppo tardi per rimanere. Ma questo breve (forse?) ritorno di fiamma, questo secondo sbarco nel mondo esplorato quindici anni fa, è la dimostrazione della qualità e del valore di quel progetto editoriale.

Non siamo stati noi ad aspettare Pikappa per quindici anni. È stato lui ad aspettare noi.

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