La giuria del Premio nazionale “Nottola – Mario Luzi” per la lotta al dolore non necessario ha scelto i vincitori della quinta edizione del concorso, svoltosi ancora una volta sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica. Venti i progetti e i contributi pervenuti quest’anno, tutti di grande qualità e spessore, come concordemente rilevato dalla giuria presieduta dal professor Domenico Gioffrè di Cittadinanzattiva Toscana e composta dai maggiori esperti di terapia antalgica e della farmacologia del nostro paese.
“Questo premio nato dalla collaborazione tra Cittadinanzattiva e Regione Toscana – commenta l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che è anche membro della giuria – si conferma una felicissima intuizione. La lotta al dolore inutile è un impegno fondamentale di civiltà e il “Nottola-Mario Luzi” testimonia il crescente impegno di istituzioni, operatori sanitari, ricercatori, cittadini di fronte al dovere di mettere in campo efficaci iniziative per alleviare il dolore dei pazienti. Siamo felici di constatare – prosegue Marroni – come il Premio stia diventando sempre di più un forte strumento per far crescere una nuova cultura sulla cura del dolore e garantire alle persone sofferenti una dignitosa qualità della vita durante l’esperienza di malattia”.
Il bando del concorso è articolato in tre sezioni: progetti innovativi di riduzione, controllo e cura del dolore presentati da operatori della sanità pubblica; tesi di laurea; lavori di ricerca pubblicati su riviste scientifiche. Viene inoltre assegnato un premio speciale ad una personalità della scienza e della cultura che si è distinta nell’impegno contro il “dolore non necessario”.
Per la sezione dedicata ai progetti di riduzione, controllo e cura del dolore presentati da operatori della sanità pubblica, il premio è andato ex aequo alla dottoressa Patrizia Rindi, infermiera professionale della Asl 2 di Lucca, e al dottor Andrea Sala, del reparto anestesia terapia intensiva e rianimazione dell’ospedale maggiore della Carità di Novara.
Il progetto lucchese riguarda la prevenzione e riduzione del dolore del neonato e vede il coinvolgimento di infermieri tirocinanti del corso di laurea in infermieristica dell’Università di Pisa. L’altro progetto, dedicato al dolore acuto, individua nuove modalità per proseguire a domicilio la verifica dell’eventuale presenza di dolore nei pazienti operati che, se non seguiti dopo le dimissioni, rischiano di sviluppare un dolore cronico post chirurgico.
Per la sezione dedicata alla miglior tesi di laurea, il riconoscimento è andato al dottor Alessio Vasarri, laureato in medicina e chirurgia presso l’Università di Bologna, per il suo lavoro sui limiti e le prospettive del trattamento con oppiodi nell’insufficienza renale cronica. Il dottor Vasarri potrà inoltre partecipare, a spese del Premio, ad un congresso nazionale o internazionale sul tema del dolore.
Il premio speciale destinato ad una personalità della cultura che si sia distinta per l’impegno alla lotta contro “il dolore non necessario” è stato assegnato alla professoressa Franca Benini di Padova per il suo impegno a favore di iniziative finalizzate alla riduzione e al controllo del dolore e alle cure palliative in età pediatrica. La professoressa Benini ha realizzato il primo hospice pediatrico italiano ed ha aperto il primo servizio di sedo-analgesia pediatrica per il controllo del dolore da procedura. Ha inoltre partecipato alla stesura della legge 38/2010 come specialista di riferimento per l’area pediatrica.
Non è stato assegnato, quest’anno, il premio della sezione dedicata al miglior lavoro di ricerca dedicato al dolore perché le tre pubblicazioni scientifiche pervenute, peraltro di ottimo livello, non rientravano nei termini di scadenza previsti dal bando di concorso.
La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo a Montepulciano sabato 14 settembre 2013.
Ulteriori informazioni su questa e sulle precedenti edizioni del Premio sono disponibili sul sito www.cittadinanzattivatoscana.it.