A Parigi la Conferenza sul clima, ma a livello territoriale?
Proprio in questi giorni 150 leader mondiali sono riuniti a Parigi per la Cop21, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Il primo obiettivo è siglare un accordo storico che limiti il riscaldamento climatico per evitare una catastrofe ambientale irreversibile.
Sulla scia di questo evento planetario, Prospettiva Valdichiana osserverà nell’uscita di questa settimana qualche dato del nostro territorio che si riferisce alle emissioni di CO2 equivalenti, ottenute moltiplicando le emissioni di ogni gas per il proprio potenziale di riscaldamento – Global warming potential (Gwp) – espresso in rapporto al potenziale di riscaldamento dell’anidride carbonica. Come sempre le analisi sono a cura dell’Istituto di Ricerca fiorentino reteSviluppo sui dati della Regione Toscana – Dip. Politiche Ambientali – IRSE 2010.
Sono 8,6 le tonnellate di CO2 equivalenti per abitante della Valdichiana Senese, un dato inferiore rispetto a quello medio provinciale (9,8) e a quello regionale (9,4). Dal 2007 al 2010 le emissioni di CO2 equivalenti del territorio sono diminuite del 4,7%, a fronte di una diminuzione provinciale del 2,4%; migliore il dato regionale, che vede una variazione negativa del 14,3%.
Rispetto alle altre aree provinciali, la Valdichiana Senese mostra un valore simile a quello del SEL (Sistema Economico Locale) Crete Senesi Valdarbia (8,3 tonnellate di CO2 equivalenti per abitante) e del Chianti (8,3); più virtuosa la zona della Val di Merse (6,8) e l’area urbana senese (5,2), mentre il dato è più alto nell’Alta Valdelsa (10,4%) e, soprattutto, nell’area dell’Amiata Valdorcia (26,9). Tutte le zone, ad eccezione della Val di Merse (+1,6%), mostrano tuttavia una riduzione di emissioni tra il 2007 ed il 2010.
Guardando a livello regionale, la provincia di Siena risulta essere una di quelle con valori più alti di emissioni di CO2 equivalenti per abitante (9,7), insieme alla provincia di Grosseto (10,1), anche se entrambe si mantengono distanti dai valori molto alti della provincia di Livorno (33,4); inferiori i valori delle altre province, in particolar modo quella di Prato (4,5), di Firenze (5,2), di Pistoia (5,5) e di Massa Carrara (5,5). Anche in questo caso il confronto 2007-2010 mostra riduzioni di emissioni per tutte le province, in particolar modo proprio per la provincia di Livorno (-25,7%), ma anche per la provincia di Arezzo (-21,5%).
Anche a livello nazionale si registra una diminuzione del livello di emissioni comune a quasi tutte le regioni italiane. Nel 2010 sono Puglia e Friuli-Venezia Giulia le regioni con il più alto valore di emissioni pro capite di gas serra (superiori alle 10 tonnellate di CO2 equivalente per abitante), mentre le regioni con emissioni procapite più ridotte sono tutte del Sud: Campania, Calabria e Basilicata.
È evidente come gli esiti della Conferenza sul clima di Parigi siano di estrema importanza, ma è necessario contribuire anche dal basso per cercare di salvare il pianeta da un meccanismo che ci sta sfuggendo di mano e per consentire un futuro alle nuove generazioni, anche perché è assai probabile che questa sia proprio l’ultima generazione in grado di poter fare qualcosa.
Prospettiva Valdichiana è una rubrica creata in collaborazione con Rete Sviluppo
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