Valorizzare gli edifici storici, in un contesto di provincia (quindi con meno persone, meno turisti, meno investimenti e meno opportunità rispetto ai grandi centri urbani) in cui è presente una grande offerta turistica nel settore della cultura, dell’architettura e dell’arte, non è un’impresa semplice. Soprattutto se ogni piccolo paese o borgo può vantare edifici storici che meritano attenzione e progetti di valorizzazione. La sfida quindi è quella di fare sistema, di trovare sinergie, di focalizzare gli impegni in alcuni settori principali che possano fungere da traino, per evitare la dispersione di energie e di risorse.
Rocca Manenti Art (RAM, come da presentazione dello scorso luglio) ha l’ambizione di diventare un progetto che spicca nell’offerta culturale del territorio. Un progetto promosso dalla Pro Loco di Sarteano, dalla cooperativa Clanis Service con il supporto dell’amministrazione comunale, che ha trovato piena sinergia oltre che dal mondo associativo anche dalle imprese del territorio, che hanno sponsorizzato l’evento culturale che ha avviato il nuovo corso di Rocca Manenti.
Il castello che domina Sarteano ha una storia millenaria: prende il nome dai Conti Manenti, signori della cittadina in epoca medievale, e nel corso dei secoli ha goduto di una notevole fama militare per la sua capacità di resistere agli assedi degli eserciti nemici. La struttura del castello, così austera e squadrata, crea un particolare fascino in quella che non è soltanto una fortificazione, ma un’opera architettonica di enorme valore storico e culturale. Eppure, la principale funzione del castello in epoca medievale, ovvero quella di garantire la difesa di Sarteano, ha perso importanza già dal Rinascimento.
Quale poteva essere il futuro per Rocca Manenti, se non quello di una riconversione? Da una difesa militare, alla difesa dell’arte e della cultura. Una volta ristrutturato, il castello di Sarteano è stato protagonista di eventi teatrali, spettacoli e iniziative di vario tipo per animare la vita della cittadina. Tuttavia, questa è la prima volta che ci troviamo di fronte a un progetto di ampio respiro: RAM, Rocca Manenti Art, aspira a trasformare il castello in un contenitore d’arte per ospitare in maniera continuativa mostre di fotografia ed eventi artistici in generale. Quattro piani, quattro stanze per piano, quattro metri per quattro di grandezza per ogni stanza: una disposizione che sembra studiata appositamente per i percorsi artistici. Le opere fotografiche esposte lungo i binari delle sale, con quelle forme pulite e contemporanee, si mischiano alle strutture austere e medievali del castello, in un suggestivo percorso che dal ponte levatoio si snoda fino alle terrazze che si affacciano sul meraviglioso panorama circostante. E poi dalla cima di nuovo fino al piano terra, seguendo una lunga scalinata a chiocciola scavata nella roccia.
La prima mostra di questo ambizioso progetto è una personale di Yoshie Nishikawa, fotografa giapponese di fama internazionale. L’artista lavora tra Tokyo, New York, Londra e Milano e può vantare una carriera trentennale e numerose pubblicazioni di rilievo. Le opere in mostra a Rocca Manenti si susseguono lungo le sale in un percorso a ritroso, attraverso particolari giochi di luci e di ombre; dalle bambole della madre ai pesci in ambienti metafisici, dai corpi nudi e sofisticati, alla convivenza tra analogico e digitale nell’arte fotografica. Un percorso artistico di rilievo internazionale, quindi, che vuole anche celebrare i 150 anni dalla firma del trattato di amicizia e commercio tra Italia e Giappone. La mostra ha avuto il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia ed è stata inaugurata nel giorno dell’anniversario dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima: un altro elemento simbolico che trasforma il castello di Sarteano da opera architettonica per la guerra a contenitore d’arte in tempo di pace.
L’obiettivo del progetto non è soltanto quello di valorizzare il castello a livello artistico, ma anche quello di utilizzare la cultura come volano per il settore turistico fuori dai mesi estivi: grazie all’organizzazione di eventi culturali di alto livello, Rocca Manenti potrebbe infatti favorire gli afflussi turistici, oltre ad ampliare l’offerta per i visitatori già presenti nel territorio. Nella prima settimana di apertura sono stati registrati circa 1500 ingressi al castello, il doppio rispetto ai numeri dello scorso anno, quindi i primi riscontri sono positivi; un altro elemento importante è rappresentato dall’impegno delle associazioni e delle attività commerciali che hanno deciso di investire nel progetto, come tassello del sistema di promozione del buon vivere locale chiamato Sarteano Living.
Il nome della mostra di Yoshie Nishikawa è “Tutto Scorre” (Shogyoumujoi): ogni istante è diverso e la fotografia registra, interpreta e commenta il cambiamento. Anche se la fotografia potrebbe essere considerata come l’arte capace di rendere un’immagine ferma e immobile nel tempo, in realtà tutto cambia a seconda della percezione dell’osservatore. Lo stesso concetto potrebbe essere applicato al castello di Sarteano: tutto scorre, tutto cambia, la prospettiva muta continuamente. Da struttura militare a contenitore d’arte, il cambiamento percorre inesorabile anche opere architettoniche che potrebbero sembrare immobili e immutabili. La sfida per il futuro sarà quella di affrontare il cambiamento, mantenendo alto il valore culturale e mutando la funzione in base al contesto: una sfida raccolta da Rocca Manenti Art per un progetto che non vuole rimanere confinato in un istante nel tempo, ma lanciarsi verso un futuro a difesa dell’arte e della cultura.